Autoimpiego per giovani imprenditori, incentivi da 800 milioni: come ottenerli


Dopo un anno dal decreto Coesione si sbloccano le misure per il lavoro autonomo e l’autoimpiego tra i giovani. Il 12 luglio i ministri Marina Calderone, Tommaso Foti e Giancarlo Giorgetti hanno firmato il decreto attuativo previsto dagli articoli 17 e 19 del decreto Coesione (Dl 60/2024) e lo hanno trasmesso agli organi di controllo.

Si tratta di un pacchetto da 800 milioni per sostenere nuove attività imprenditoriali, professioni libere e progetti individuali in tutta Italia. Le risorse stanziate sono destinate a Neet, disoccupati e giovani imprenditori, con strumenti come il Fondo sociale europeo, il Pnrr e la collaborazione del Ente nazionale per il Microcredito.

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Il Ministero del Lavoro ha reso noto anche che i contenuti del decreto attuativo saranno illustrati questa settimana, occasione in cui verranno spiegati nel dettaglio gli strumenti a disposizione e le modalità di accesso alle misure.

Incentivi per imprenditori, 800 milioni per coinvolgere più giovani

Il ministero del Lavoro ha descritto l’iniziativa come un’azione coordinata per aumentare la partecipazione dei giovani, in particolare Neet e disoccupati, al mondo del lavoro, sostenendo idee innovative e chi avvia un’attività con percorsi formativi, tutoraggio e contributi economici. Calderone ha anche rimarcato che il provvedimento sostiene il ricambio generazionale nelle imprese e nel lavoro autonomo, puntando a rafforzare competenze e qualità.

Secondo quanto detto dal ministro per le Politiche di coesione Tommaso Foti, il Governo ha stanziato 800 milioni per favorire inclusione e inserimento occupazionale, di cui 700 provenienti dal Fondo sociale europeo plus (FSE+) e i restanti 100 dal Pnrr nell’ambito del programma Gol.

Chi può accedere agli aiuti

I destinatari sono giovani under 35 che risultano disoccupati, inattivi o in condizioni di marginalità sociale. L’Ente nazionale per il Microcredito collaborerà offrendo percorsi di orientamento e formazione, insieme a contributi per avviare attività professionali, autonome o imprenditoriali, in tutte le regioni italiane.

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Quanto valgono i contributi

Il decreto Coesione (Dl 60/2024) ha rafforzato e ampliato le agevolazioni per categorie considerate più distanti dal mercato del lavoro. Gli strumenti operativi sono due:

  • Autoimpiego Centro Nord Italia;
  • Resto al Sud 2.0”.

Entrambi si rivolgono a giovani inattivi o beneficiari del programma Gol. Si avrà un voucher per la fase iniziale, servizi di tutoraggio e accompagnamento e contributi a fondo perduto per progetti imprenditoriali.

Nel dettaglio, Autoimpiego Centro Nord Italia mette a disposizione fino a 30mila euro per beni e servizi necessari all’avvio, cifra che può salire a 40mila per investimenti in tecnologie, digitalizzazione e sostenibilità. Per investimenti tra 120mila e 200mila euro, il contributo copre fino al 60% a fondo perduto.

Per le regioni meridionali, Resto al Sud 2.0 prevede un voucher iniziale di 40mila euro, che può raggiungere 50mila per spese innovative. I contributi a fondo perduto arrivano fino al 75% per programmi sotto i 120mila euro, riducendosi al 70% per spese maggiori.

Quante persone potrebbero partecipare

La platea stimata è di circa 15mila beneficiari, con oltre il 65% concentrato al Sud. Il contributo medio previsto si aggira sui 40mila euro, tenendo conto della quota di cofinanziamento che ogni destinatario dovrà garantire in base alla localizzazione della propria iniziativa imprenditoriale.





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