Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta un’opportunità fondamentale per il comparto agricolo nazionale. Con la revisione di fine 2024, il budget del Ministero dell’Agricoltura è stato ampliato dai 3,7 miliardi iniziali a 6,5 miliardi di euro.
Questo aumento di 2,8 miliardi, destinato direttamente al settore primario, permette di sostenere con più forza investimenti, innovazioni e sviluppo delle imprese agricole.
Contratti di filiera: obiettivi già centrati
La Commissione europea ha fissato target precisi per la misura “Contratti di filiera”: stipulare un miliardo di euro in contratti entro giugno 2025 e un ulteriore miliardo entro giugno 2026. Ad oggi, i due miliardi complessivi sono già stati trasferiti all’ente gestore Ismea, consentendo al ministero di dichiarare pienamente raggiunto l’obiettivo finanziario.
Pnrr Agricoltura: con la revisione di fine 2024, il budget del Ministero dell’Agricoltura è stato ampliato a 6,5 miliardi di euro
Foto di: OmniTrattore.it
Spesa in crescita costante
Se rapportata alla dotazione iniziale di 3,7 miliardi, la spesa si colloca intorno al 30%. Tuttavia, considerando l’intera dotazione aggiornata di 6,5 miliardi, la quota effettiva supera già il 45%, grazie alle risorse versate a Ismea.
Un dato che conferma un avanzamento solido e costante, con margini di crescita nei prossimi mesi in linea con gli investimenti in corso.
Parco Agrisolare: risultati oltre le attese
Particolarmente positivo è l’andamento della misura “Parco Agrisolare”. L’obiettivo iniziale di 500 MW di potenza da installare entro il 2026 è stato rivisto al rialzo fino a 1,7 GW.
Questo traguardo ha convinto la Commissione europea a riconoscere ulteriori 850 milioni di euro, a conferma della bontà del progetto e della sua centralità per la transizione energetica in agricoltura.
Sfida Pnrr: in linea con Bruxelles
Il ministero guidato da Francesco Lollobrigida ribadisce di essere in linea con il cronoprogramma stabilito con Bruxelles, rispettando milestone e target. La sfida del Pnrr rimane complessa, ma i progressi raggiunti dimostrano che il settore agricolo italiano sta cogliendo l’occasione per diventare più competitivo, sostenibile e proiettato verso il futuro.
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