“Dalle parole dei costruttori riuniti oggi a Palermo, emerge con chiarezza la consapevolezza della categoria circa il grave rischio che comporta l’assenza di flessibilità nella fase finale del PNRR. Sono preoccupazioni che condividiamo: senza una presa d’atto della realtà da parte della Commissione Europea e dei Governi, si rischia di trasformare il Piano in un elenco di incompiute, soprattutto al Sud e nelle Isole. A quel punto, l’Italia si sarebbe indebitata, lasciando i progetti a metà e senza aver creato sviluppo”. Lo afferma l’eurodeputato Marco Falcone, vice capo delegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo e componente del gruppo di lavoro congiunto delle Commissioni Econ-Budg sul Recovery and Resilience Facility, commentando le parole del presidente Giovan Battista Percacciante a seguito della riunione del Comitato Mezzogiorno e Isole di ANCE,tenutasi oggi a Palermo.
“La flessibilità sulla Coesione è certamente utile, ma non basta – spiega Falcone – perché quei fondi non possono sopperire, da soli, alla gran parte dei progetti PNRR che non sarà completa al 31 agosto 2026. È necessario che, accanto alle risorse ordinarie, l’Europa e gli Stati membri trovino soluzioni di continuità del PNRR per garantire il completamento delle opere avviate. In questo senso – sottolinea l’esponente azzurro – la linea che abbiamo votato in Parlamento europeo, su indicazione di Forza Italia e del PPE, va nella direzione giusta: una proroga a 18 mesi dei progetti che saranno maturi, ma incompleti, al 31 dicembre 2026″.
“Prendiamo atto con favore che anche il mondo delle imprese di costruzioni, attraverso l’Ance, chiede di percorrere questa strada. Forza Italia in Europa continuerà a battersi per difendere le ragioni dei territori e far sì che il PNRR resti una leva di crescita concreta, capace di trasformarsi in opere utili, servizi e coesione sociale”, conclude l’eurodeputato.
foto Mathieu Cugnot Copyright: © European Union 2025 – Source : EP
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