Il 1° settembre 2025 ha preso il via il Bando del PNRR M.7 I.17, che mette a disposizione 1,381 miliardi di euro per finanziare interventi di efficientamento energetico nelle case popolari. Il bando prevede un contributo fino al 65% dei costi ammissibili, con prestiti a condizioni di mercato per il restante 35%.
I progetti possono riguardare interventi di riqualificazione come l’installazione di impianti fotovoltaici, il miglioramento dell’isolamento termico, e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, con l’obiettivo di ridurre il consumo energetico e le emissioni.
Fase di accesso e scadenze del bando
Il bando è suddiviso in due fasi di accesso, la prima delle quali, aperta dal 1° settembre 2025, è riservata ai progetti prioritari, ossia a quelli che riguardano edifici non riqualificati con contributi pubblici negli ultimi cinque anni. Le richieste possono essere inviate fino al 29 settembre 2025.
Dal 6 ottobre 2025, sarà possibile accedere al secondo sportello, che si estenderà fino al 30 aprile 2026. In questa fase, tutti i progetti di riqualificazione energetica potranno partecipare, inclusi quelli che non sono stati presentati nella prima fase.
Agevolazioni e sostegni finanziari
La misura prevede due tipi di finanziamenti: un contributo a fondo perduto pari al 65% del costo totale degli interventi e un prestito che copre il restante 35%, con condizioni stabilite da banche convenzionate. In particolare, il sostegno finanziario è destinato alle ESCo (Energy Service Companies) che si aggiudicheranno i contratti di realizzazione degli interventi attraverso una procedura pubblica.
Inoltre, è possibile richiedere il rilascio di garanzie SACE per i finanziamenti non coperti dalla sovvenzione, a ulteriore supporto degli investimenti delle aziende.
Differenze tra sovvenzione e prestito
Il finanziamento può essere erogato sotto forma di sovvenzione o prestito. La sovvenzione copre fino al 65% del costo del progetto, mentre il prestito, richiesto a condizioni di mercato, copre il restante 35%. Il prestito non è esente da interessi e deve essere rimborsato alle condizioni stabilite dalle banche convenzionate, ma permette alle ESCo di finanziare la parte restante del progetto.
Inoltre, la possibilità di richiedere una garanzia SACE offre ulteriore sicurezza per i finanziamenti a cui le ESCo possono accedere.
Destinatari e interventi ammessi
Possono presentare richieste di valutazione preliminare i Comuni, gli ex IACP (Istituti Autonomi Case Popolari) e le altre entità pubbliche proprietarie o gestori di edifici ERP. Gli interventi devono avere un valore complessivo compreso tra i 10 e i 30 milioni di euro, esclusivamente per costi ammissibili.
Gli interventi che possono beneficiare del finanziamento riguardano principalmente il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici residenziali, con un miglioramento minimo del 30%. Tra le soluzioni possibili ci sono l’isolamento termico, la sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore, l’installazione di impianti fotovoltaici e di sistemi di automazione per la gestione energetica.
Supporto e documentazione
Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) offre supporto alle stazioni appaltanti e alle ESCo tramite tutor dedicati, e ha messo a disposizione un kit documentale per la preparazione delle gare. In aggiunta, il GSE organizza webinar settimanali di approfondimento, che permettono alle parti interessate di acquisire una conoscenza approfondita della misura e dei suoi requisiti.
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