Avrebbe dovuto utilizzare i fondi del Pnrr per investire nella sua azienda, specializzata nel settore della moda, ampliarla e apportare delle migliorie che avrebbero contribuito al suo sviluppo sul territorio invece li avrebbe spesi per pagare debiti pregressi, compresi gli stipendi arretrati dei suoi dipendenti. Un giochetto che è stato scoperto dalla guardia di finanza del comando provinciale di Ancona che ha denunciato il legale rappresentate dell’attività, ubicata a Camerano, per malversazione di erogazioni pubbliche e dichiarazioni mendaci. Un presunto utilizzo illecito il suo di 150mila euro di soldi che avrebbero potuto far felici altre aziende se spese correttamente. Da un anno i militari indagavano sull’attività, conosciuta nel territorio e al momento inattiva con la produzione. Mesi e mesi di ricerche e confronti di documenti per un’analisi certosina prima di arrivare al reato contestato da cui il legale rappresentante si potrà difendere se l’inchiesta porterà anche ad un processo.
La finanza è arrivata all’azienda dall’approfondimento della posizione economica dell’indagato emersa da una specifica analisi di rischio condotta con la collaborazione della Simest, Società Italiana per le Imprese all’Estero, del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti e che elargisce finanziamenti finalizzati a supportare l’internazionalizzazione delle aziende nell’ottica della transizione ecologica e digitale. L’incrocio delle informazioni ottenute dall’analisi delle banche dati in uso al Corpo, unito all’ispezione della documentazione contabile, ha permesso ai militari del Gruppo di Ancona di far emergere le condotte ritenute presumibilmente criminose. Nello specifico, le fiamme gialle anconetane hanno rilevato che la persona sottoposta ad indagine, avendo ottenuto la prima tranche di un finanziamento agevolato di 150mila euro, erogato dalla citata società pubblica, avrebbe utilizzato tali somme per finalità estranee all’agevolazione in questione fornendo, in sede di presentazione della domanda di ammissione, dichiarazioni poi non conformi sull’utilizzo delle stesse. Così per il legale rappresentate è partita la denuncia. Non solo, in sede di presentazione della domanda di ammissione al finanziamento l’indagato avrebbe impropriamente attestato l’adozione di un apposito modello organizzativo finalizzato alla prevenzione dei reati presupposti di cui alla normativa in materia di responsabilità amministrativa degli enti. Per tale motivo la società è stata segnalata all’autorità giudiziaria per l’adozione delle eventuali sanzioni pecuniarie ed interdittive previste dal predetto decreto legislativo.
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