PNRR e sanità territoriale, Piemonte promosso solo sul fascicolo sanitario elettronico


Case di comunità ancora senza medici e infermieri, ospedali di comunità al palo. E ancora troppi pochi consensi alla consultazione del fascicolo sanitario elettronico. Arranca la riforma territoriale prevista dal PNRR. E il Piemonte non fa eccezione

Il report di GIMBE

A mettere a confronto gli ultimi dati Agenas, la Fondazione GIMBE. Quando manca poco più di un anno dalla scadenza finale del giugno 2026, la nostra è tra le otto regioni a non aver attivato neppure ancora un servizio negli ospedali di comunità previsti, nel nostro caso 30. 

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Va un po’ meglio con le case di comunità. Sulle 95 programmate quasi il 30 per cento ha aperto i battenti ma solo 3 hanno già tutti i servizi obbligatori dichiarati attivi ma senza personale sanitario. Accade anche altrove. Ci sono regioni tuttavia che hanno saputo fare meglio. 

Il fascicolo sanitario elettronico senza consensi

E dire che è dal potenziamento delle cure di prossimità che dovrebbe passare finalmente – decongestionando ospedali e pronto soccorso – una sanità più vicina ai cittadini. Ancora in pochi però stanno collaborando a questa rivoluzione. Meno della metà a livello nazionale ha al momento dato il proprio consenso alla consultazione del fascicolo sanitario elettronico. Destinato a diventare il grande collettore virtuale della nostra salute, semplificando molte procedure. Ancora meno, solo il 26 per cento, i consensi espressi in Piemonte, che pure vi ha già fatto confluire il 94% dei documenti previsti, collocandosi in questo caso tra le regioni più virtuose d’Italia.



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