I dazi USA costeranno 350 milioni di euro alle imprese veneziane


 I dazi USA al 30 per cento imposti dall’Amministrazione Trump potrebbero innescare, a partire dal prossimo mese di agosto, una serie di effetti diretti, ma anche indiretti – come l’ulteriore apprezzamento dell’euro, un aumento dell’incertezza dei mercati finanziari e un incremento del costo di molte materie prime – in grado di provocare un danno economico alle esportazioni e più in generale a tutto il sistema produttivo della Città Metropolitana di Venezia per un importo che potrebbe sfiorare i 350 milioni di euro all’anno. A stimarlo è l’Ufficio studi della CGIA.

Effetto dazi USA sulle imprese veneziane

Gli Stati Uniti sono il terzo paese di destinazione delle nostre vendite al di là delle Alpi, dopo la Francia con 1,15 miliardi di euro e la Germania con 655,8 milioni. Complessivamente, nel 2024 il territorio veneziano ha venduto in tutto il mondo quasi 6,1 miliardi di euro di beni e servizi (vedi Tab. 1).

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

I dati dell’anno scorso ci segnalano che le esportazioni delle imprese ubicate nella ex provincia di Venezia verso gli USA hanno raggiunto quota 617,6 milioni di euro (pari all’1 per cento dell’intero export italiano negli States che ammonta a 64,7 miliardi di euro).

Rispetto al 2023 le vendite “veneziane” nel paese a stelle e strisce sono aumentate in termini monetari di 7,3 milioni di euro (+1,2 per cento). Tra le 107 province italiane monitorate dalla CGIA, la nostra, per quanto concerne lo stock esportato nel paese del Presidente Trump, si colloca al 30° posto (vedi Tab. 2).

Colpite per prime le bevande

La prima voce merceologica venduta oltre oceano è costituita dalle  bevande (grazie, soprattutto, all’acqua e alle bibite prodotte dalla San Benedetto di Scorzè  e, in piccola parte,  anche ai vini dell’ex Consorzio Lison di Pramaggiore) con un importo di  189,5 milioni di euro. Seguono i servizi legati alle attività creative, artistiche e d’intrattenimento con 57,3 milioni, altre macchine con 42,8 milioni, macchine per la formatura dei metalli con 41,6 milioni e motori/generatori con 39 milioni.   Il vetro, al settimo posto, cuba 30,2 milioni di euro, le calzature, all’ottavo posto, 22,7 milioni e i mobili, al nono posto, 18,1 milioni. I primi 20 gruppi di prodotti incidono per il 90,5 per cento del totale delle vendite realizzate negli Stati Uniti (vedi Tab. 3).

Cosa fare per attenuare l’onda d’urto causata dall’Amministrazione americana che, molto probabilmente, si abbatterà anche sul sistema economico veneziano?

“Innanzitutto – esordisce il Presidente della CGIA Roberto Bottan –  Bruxelles ha 15 giorni di tempo per negoziare con Washington e raggiungere un accordo che sia più giusto e più equo di quello avanzato sabato scorso dal Presidente Trump. A livello nazionale, invece, dobbiamo pianificare una serie di politiche commerciali in grado di diversificare i mercati di sbocco delle nostre vendite all’estero, cercando di allargare, dove possibile, la nostra influenza in UE. Inoltre, bisogna rilanciare i consumi interni per compensare, almeno in parte, gli effetti negativi che saranno provocati dai dazi americani. Come? Continuando a ridurre il peso delle tasse, lasciando così più soldi in tasca a famiglie e imprese”.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Oltre i dazi USA anche i soldi del PNRR

Oltre a ciò, vi è un’altra grossa criticità che, da almeno un anno, “turba” gli artigiani mestrini: la necessità di mettere a terra i soldi del PNRR.

“Entro la metà del 2026 – conclude Bottan – dovremo spendere altri 110 miliardi di euro a livello nazionale che potrebbero contribuire in misura determinante a dare un volto nuovo, moderno ed efficiente a tutto il Paese. Siamo in forte ritardo, ma lo sforzo va fatto ora, altrimenti rischiamo di dover restituire a Bruxelles i soldi non spesi. Se si verificasse ciò, sarebbe una vera iattura”.

I dati sull’export della Città Metropolitana di Venezia

Tab. 1 – L’export della Città Metropolitana di Venezia

Rank
2024
Città Metropolitana di Venezia Export
2023
(mln euro)
Export
2024
(mln euro)
Var. %
2024/2023
1 Francia 1.200,4 1.149,6 -4,2
2 Germania 710,5 655,8 -7,7
3 USA 610,3 617,6 +1,2
4 Austria 401,2 359,6 -10,4
5 Regno Unito 294,4 266,3 -9,6
6 Spagna 249,5 238,7 -4,3
7 Paesi Bassi 355,2 235,6 -33,7
8 Polonia 166,0 168,5 +1,5
9 Cina 135,2 135,6 +0,3
10 Belgio 111,5 116,2 +4,2
11 Svizzera 117,1 103,9 -11,3
12 Romania 99,8 102,6 +2,8
13 Canada 104,8 96,1 -8,4
14 Slovenia 78,0 82,3 +5,5
15 Croazia 80,7 77,6 -3,8
16 Repubblica ceca 66,3 72,3 +9,1
17 Ungheria 67,2 68,9 +2,6
18 Svezia 68,4 67,5 -1,3
19 Australia 63,7 65,2 +2,3
20 Grecia 66,6 63,1 -5,3
  Città Metrop. di Venezia 6.698,0 6.095,9 -9,0
UE-27 (post Brexit) 4.124,8 3.822,0 -7,3
Extra Ue 2.573,2 2.273,9 -11,6
  di cui BRICS 328,8 311,6 -5,2

Elaborazioni Ufficio Studi CGIA su dati Istat (2024 provvisori)

L’export veneto senza Dazi USA per province

          Tab. 2 – L’export del Veneto negli USA per province – 2023/2024 (*)

(milioni di euro)

Rank nazionale Province 2023 2024 Var. ass.
2024-2023
Var. %
2024/2023
6 Vicenza 2.318,2 2.209,4 -108,7 -4,7
12 Treviso 1.280,2 1.345,6 +65,4 +5,1
14 Padova 1.234,6 1.239,6 +5,0 +0,4
20 Belluno 1.222,2 930,2 -292,0 -23,9
22 Verona 807,7 858,0 +50,3 +6,2
30 Città Metropolitana di Venezia 610,3 617,6 +7,3 +1,2
77 Rovigo 90,9 72,6 -18,3 -20,1
VENETO 7.564 7.273 -291 -3,8
  ITALIA 67.166,0 64.759,4 -2.406,6 -3,6

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat (*) Dati 2024 provvisori e non definitivi

L’export in USA senza dazi

Tab. 3 – L’export della Città Metropolitana di Venezia negli USA.

I primi 20 gruppi di prodotti

(in milioni di euro)

Rank Gruppi 2023 2024 Var. ass.
2024-2023
Var. % 2024/ 2023 Inc. % su totale
(2024)
1 CA110-Bevande 168,1 189,5 +21,4 +12,7 30,7
2 RR900-Prodotti delle attività creative, artistiche e d’intrattenimento 54,9 57,3 +2,4 +4,4 9,3
3 CK282-Altre macchine di impiego generale (a) 11,5 42,8 +31,3 +273,1 6,9
4 CK284-Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili 27,0 41,6 +14,6 +54,1 6,7
5 CJ271-Motori, generatori e trasformatori elettrici ecc. 37,0 39,0 +2,0 +5,5 6,3
6 CK289-Altre macchine per impieghi speciali (b) 46,5 37,0 -9,5 -20,4 6,0
7 CG231-Vetro e prodotti in vetro 34,2 30,2 -4,0 -11,7 4,9
8 CB152-Calzature 30,4 22,7 -7,8 -25,5 3,7
9 CM310-Mobili 26,2 18,1 -8,0 -30,7 2,9
10 CJ274-Apparecchiature per illuminazione 15,5 14,3 -1,2 -7,8 2,3
11 CH244-Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi 8,1 9,4 +1,4 +16,7 1,5
12 CL291-Autoveicoli 0,0 8,4 +8,3 +56.981,4 1,4
13 CH257-Articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta 5,3 7,7 +2,4 +45,5 1,2
14 CB141-Articoli di abbigliamento, escluso l’abbigliamento in pelliccia 13,9 7,6 -6,3 -45,4 1,2
15 CH259-Altri prodotti in metallo (c) 7,7 7,1 -0,6 -7,8 1,2
16 CH251-Elementi da costruzione in metallo 5,3 6,4 +1,0 +19,6 1,0
17 CG222-Articoli in materie plastiche 6,6 5,7 -0,9 -14,3 0,9
18 CM321-Gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; pietre preziose lavorate 5,0 5,6 +0,6 +11,6 0,9
19 CB151-Cuoio conciato e lavorato; articoli da viaggio, borse, pelletteria ecc. 3,7 4,6 +0,9 +24,3 0,8
20 CB132-Tessuti 4,6 4,6 +0,1 +1,1 0,7
  Primi 20 gruppi di prodotti 511,5 559,6 +48,1 +9,4 90,5
  Totale export Città Metropolitana di Venezia negli USA 610,3 617,6 +7,3 +1,2 100

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat (2024 provvisori)

LEGENDA

  • CK282-Altre macchine di impiego generale – Forni, bruciatori, sistemi di riscaldamento; macchine e apparecchi di sollevamento/movimentazione, macchine/attrezzature per ufficio (esclusi computer) ecc.
  • CK289-Altre macchine per impieghi speciali – Per la metallurgia, per l’industria alimentare, per il TAC, per lavanderie, per la carta/cartone, per le materie plastiche/gomma ecc.
  • CH259-Altri prodotti in metallo – Bidoni, imballaggi leggeri, molle, bulloni ecc.
  • CB139-Altri prodotti tessili – Ricami, tulle, pizzi e merletti e fabbricazione di feltro ecc.
  • CK281-Macchine di impiego generale – Motori/turbine, apparecchiature fluidodinamiche, altre pompe, compressori, rubinetti e valvole, cuscinetti, ingranaggi ecc.
  • CG234 – Altri prodotti in porcellana e in ceramica – Sanitari in ceramica, isolatori, per uso tecnico industriale ecc.

CJ279-Altre apparecchiature elettriche – Per saldature e brasature, di insegne elettriche, di resistenze/conde





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