Durante l’ultimo vertice, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e il consigliere provinciale Antonio Pasquini hanno lanciato un appello forte: «Lo stabilimento di via Risorgimento è un presidio industriale fondamentale e una risorsa per affrontare le sfide della transizione energetica»
Durante l’incontro del 30 giugno, il consigliere provinciale Antonio Pasquini e il sindaco Mauro Gattinoni hanno sottolineato l’importanza strategica del sito lecchese, chiedendo che venisse tutelato e riconosciuto il valore dell’area Ricerca e Sviluppo. «Questo stabilimento rappresenta un presidio industriale fondamentale – hanno dichiarato – ed è una risorsa per affrontare le sfide della transizione energetica».
Ma proprio qui si annida la fragilità. Riello, pur essendo tra i leader europei nella produzione di caldaie, è ancora troppo legata ai combustibili fossili. Carrier, invece, guarda con decisione alla transizione green e ha recentemente acquisito Viessmann, brand focalizzato sulle tecnologie sostenibili. Questo sbilanciamento strategico ha spinto la controllante a considerare Riello un asset “non più allineato” agli obiettivi del gruppo.
I sindacati continuano a chiedere un piano serio di riconversione industriale e garanzie per i tre siti italiani, in particolare quello lecchese. Il timore è che, in assenza di vincoli e controlli pubblici sull’operazione, possa prevalere una logica puramente finanziaria, con ricadute pesanti sui lavoratori e sul tessuto economico locale.
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