«Bollette dell’acqua? I bellunesi pagano il doppio rispetto a Milano»


Prosegue la battaglia dell’associazione Giovani&Futuro per ottenere un taglio concreto e strutturale delle bollette dell’acqua, che nella provincia di Belluno restano tra le più care d’Italia.

«Siamo soddisfatti di aver acceso i riflettori sulle cifre importanti di cui dispone SIB, che vanta una riserva straordinaria di quasi 60 milioni di euro, destinata a crescere ulteriormente dopo la fusione con BIM Infrastrutture. Lo scorso maggio abbiamo incontrato il CdA di SIB, presentando una proposta che puntava a ridurre le bollette dal 2026 al 2033, per un totale di 36 milioni di euro – spiega Luca Frescura, presidente di Giovani&Futuro -. Siamo contenti di aver riportato al centro del dibattito il tema della riduzione delle bollette: dopo anni in cui si parlava solo di aumenti, finalmente si torna a discutere di misure a favore di famiglie e imprese. Ma la verità è che i sindaci, nell’assemblea dei soci dello scorso 8 luglio, hanno votato per destinare l’utile alla riserva straordinaria, inserendo solo un impegno a ridurre le bollette nella delibera dell’assemblea. Impegni che, da noi, si direbbero “scritti sulla neve”: al primo sole si sciolgono, mentre i cittadini bellunesi continuano a pagare l’acqua che sgorga dalle nostre montagne il doppio rispetto a Milano. Solo due sindaci, Thomas Menia Corbanese (vicepresidente nazionale di Giovani&Futuro e sindaco di Danta) e Alessio Zanella (sindaco di Lozzo di Cadore), hanno scelto di non approvare il bilancio e la destinazione degli utili, astenendosi. Con Thomas abbiamo voluto dare un segnale chiaro. In democrazia contano i numeri e la maggioranza ha approvato la destinazione degli utili a riserva straordinaria: se davvero queste somme serviranno a tagliare le bollette, si vedrà».

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

«Mi dispiace dare cattive notizie a quei sindaci che in assemblea hanno comunque chiesto a gran voce una riduzione delle tariffe, ma SIB ha già bocciato la nostra proposta di utilizzare parte della riserva straordinaria per alleggerire le bollette. O i sindaci, in qualità di soci, riprendono in mano il controllo di SIB, oppure famiglie e imprese bellunesi continueranno a pagare più del necessario».

Frescura non risparmia una stoccata: «Non mi riferisco certo ai sindaci o delegati che hanno dichiarato apertamente che ridurre le bollette non è una priorità. Noi di Giovani&Futuro la pensiamo all’opposto e vogliamo porre una domanda semplice: se un sindaco ritiene normale far pagare bollette salate ai propri cittadini, qual è allora il suo ruolo? Per noi un primo cittadino dovrebbe impegnarsi a migliorare concretamente la vita delle persone. Altri la vedono diversamente e in democrazia questo va rispettato. Ma proprio perché siamo in democrazia è giusto che i cittadini possano scegliere: per questo stiamo già lavorando a costruire un’alternativa nei Comuni dove le amministrazioni sembrano più interessate a spremere i contribuenti che a tutelarli».

«In ogni caso – conclude Frescura – tengo a ringraziare il sindaco di Sedico, Christian Roldo, per averci provato e per l’impegno: da parte nostra c’è un’assoluta disponibilità a lavorare con chi davvero ama il territorio». 

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%