La scadenza del 9 luglio imposta dalla Casa Bianca per trovare accordi che evitino l’aumento dei dazi USA è dietro l’angolo. Visti gli scarsi progressi (solo Vietnam e Regno Unito hanno firmato accordi), già si parla di posticipi ad agosto. Anche perché i dazi ai livelli attuali stanno facendo entrare più risorse nelle casse americane (da circa 80 a 290 miliardi di dollari l’anno). Con troppi accordi, i dazi scenderebbero e non coprirebbero neppure in parte i “danni” causati dal Big Beautiful Bill. Dazi troppo alti, però, scoraggerebbero le esportazioni degli altri e le risorse estratte crollerebbero. Insomma: se, l’obiettivo dei dazi era ottenere condizioni migliori per le merci americane all’estero, per ora i risultati non si sono visti. Se invece l’intento era finanziare la manovra di bilancio la direzione è quella corretta… ma potrebbe non bastare.
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