Farmaceutica, Francesco Rocca nominato commissario straordinario per l’investimento di Novo Nordisk ad Anagni




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Arriva l’ufficialità della nomina del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca a commissario straordinario del programma di investimento della Novo Nordisk ad Anagni (Frosinone).

La multinazionale farmaceutica danese ha investito oltre 2 miliardi di euro tra il 2025 e il 2029 per l’ampliamento dello stabilimento ex Catalent – acquisito nel 2024 per 16,5 miliardi di dollari – e la sua trasformazione in un centro d’eccellenza per la produzione di farmaci contro l’obesità e il diabete. Il progetto inoltre dovrebbe riuscire a creare 1.500 nuovi posti di lavoro qualificati.

Non sorprende che quindi il piano industriale, denominato «Novo Nordisk Fill and Finish Expansion Anagni», sia stato riconosciuto dal governo come di interesse strategico nazionale il 13 marzo 2025.

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Da notare per giunta che si tratta dell’investimento più grande degli ultimi cento anni della Novo Nordisk fuori dai confini della Danimarca. L’impianto produttivo di Anagni si affiancherà a quelli di Bloomington (Usa) e Bruxelles (Belgio), diventando uno dei tre hub globali di Novo Nordisk, grazie all’introduzione di tecnologie avanzate di automazione e robotica.

L’obiettivo della nomina

Il conferimento, avvenuto con decreto del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni su proposta del sottosegretario Alfredo Mantovano, punta a dare certezza sui tempi di realizzazione di questo investimento, mettendo al centro la digitalizzazione e la riduzione della burocrazia autorizzativa centralizzando il processo: «Il presidente della Regione Lazio avrà i poteri di dare tutte le autorizzazioni necessarie sul modello del Ponte Morandi», ha spiegato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Un modello che è uno dei motivi, secondo il titolare del Mimit, per cui l’Italia «è diventata lo scorso anno il Paese più attrattivo per gli investimenti esteri nel contesto europeo, con oltre 35 miliardi di euro in investimenti esteri in Greenfield, molti di più di quanto lo scorso anno abbiano ottenuto Francia o Germania». (riproduzione riservata)



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