Berlusconi, come vanno gli affari di Barbara, Eleonora e Luigi: da Flixbus a SumUp tutti gli investimenti (e i guadagni)


di
Mario Gerevini e Daniela Polizzi

Da Fininvest, la casa comune dei cinque fratelli, arrivano ricchi dividendi. Ma con la H14 i tre più giovani diversificano verso settori innovativi. L’«incrocio» di interessi con gli Elkann e Leonardo Maria Del Vecchio

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Archiviato il bilancio Fininvest con l’assemblea del 26 giugno, già ampiamente noti i risultati delle controllate (Mediaset, Mondadori) e delle partecipate (Mediolanum) quotate in Borsa, trasferiti tutti gli immobili (Villa Certosa compresa) sotto il cappello Fininvest, ormai venduto il Monza, all’appello del patrimonio Berlusconi manca il ramo più «giovane» per completare e aggiornare il quadro di famiglia a due anni dalla scomparsa del Cavaliere. Come vanno gli affari di Barbara (40 anni), Eleonora (39) e Luigi (36) che hanno consistenti attività al di fuori del perimetro Fininvest? In quale direzione hanno investito nel 2024?

Il Family office e la regia di Luigi

Al centro c’è il family office H14 ma Luigi e Barbara hanno anche le loro holding personali. E comunque la regia finanziaria della casa comune H14 è sempre del più giovane Luigi, noto nell’ambiente dei money manager come un investitore estremamente cauto. E riservato: il dominio web H14.it, per dire, è stato online per un po’ con la sola homepage, poi serranda abbassata. Le disposizioni testamentarie di Silvio Berlusconi, recepite e applicate in perfetta armonia dai figli, hanno sostanzialmente confermato e, anzi, consolidato gli assetti e gli interessi familiari. Ovvero una Fininvest casa comune, con i suoi ricchi dividendi, e la guida affidata a Marina e Pier Silvio (legati a un patto, controllano il 52% del capitale e il 76% dei diritti di voto) ma con tutti i fratelli in consiglio di amministrazione. 




















































I 48 milioni in arrivo da Fininvest

Quest’anno la holding paga 100 milioni di cedole agli azionisti, attingendo dalle riserve pari a oltre 1,3 miliardi. Quindi ai tre fratelli più giovani andranno, seguendo la linea del capitale, circa 48 milioni di cui oltre 21 nella Holding Italiana Quattordicesima. È qui che, con una scissione del settembre 2022, tutto il portafoglio di partecipazioni extra Fininvest è stato trasferito nella H14 insieme a una dotazione patrimoniale da oltre 400 milioni. Dunque sono due le holding dei Berlusconi junior: Holding Quattordicesima ancorata alla partecipazione (21,4%) in Fininvest e H14 proiettata agli investimenti in aziende innovative. Poi però Luigi per alcune sue operazioni mette in campo la E.L Holding e Barbara la Ara Investments. 

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

La piccola cassaforte (benefit) di Luigi

La piccola finanziaria di partecipazioni al 100% di Luigi si muove attraverso tre subholding (Ithaca) che a loro volta hanno quote di minoranza in società che operano in settori innovativi. È questo il faro: digitale, innovazione, tech. A fine del 2024, per esempio, ha investito su Skillvue, società italiana che supporta le aziende nella mappatura e valutazione delle competenze dei candidati. Lo ha fatto a fianco di IFF, 14Peaks, Kfund, Orbita Verticale, tutti business angel poco noti sul mercato e che assieme investono sulle applicazioni tecnologiche di frontiera ma su attività tradizionali come, appunto, la selezione del personale. Sullo stesso settore aveva già puntato con la startup JetHR.
E.L è, anche giuridicamente, una società benefit perché molti proventi delle partecipazioni vengono destinati a enti del terzo settore. Ma la consistenza del portafoglio è ancora modesta: nel 2024 i nuovi investimenti sono stati pari a 844mila euro e in totale il bilancio (che si è chiuso con una perdita di 370mila euro) riporta immobilizzazioni finanziarie per circa 11 milioni. 

Il club del gossip

In portafoglio, tra le altre, c’è il 6% di Mi Home a fianco del 20% in mano alla sorella Barbara che però recentemente l’ha girato al socio di controllo, Lorenzo Guerrieri, suo marito. Mi Home con il brand Domya gestisce e affitta appartamenti di lusso in un immobile di via Manzoni a Milano.
Gli incroci con la sorella riguardano anche Unaluna dove Barbara, attraverso una fiduciaria, ha raggiunto il 17% mentre Luigi ha acquistato sfp (strumenti finanziari partecipativi) emessi dalla società. Così risulta dal bilancio 2023 di E. L. Holding. E forse nel frattempo ha ceduto. Ma è questo forse l’investimento più interessante, non tanto per l’importo, nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro, quanto per il parterre dei soci. Cosa fa Unaluna? È una media company digitale, fondata (2021) e gestita da Franco Villa e Francesca Muggeri (15,8% a testa), che produce The Muffa, un canale social su ambiente e sostenibilità, e Whoopsee un portale di informazione su celebrità, gossip e moda. Dunque si può essere riservatissimi come Luigi Berlusconi ma investire in gossip. In Unaluna-Whoopsee hanno quote importanti anche gli Elkann, una piccola partecipazione Leonardo Maria Del Vecchio e in consiglio di amministrazione siede Andrea Stroppa, referente in Italia di Elon Musk. La società ha realizzato ricavi per 850 mila euro con un rosso di 720 mila, ma – dicono – è una startup, era previsto. 

La Ara di Barbara

Barbara con la sua Ara Investments ha perso 1,7 milioni l’anno scorso, causa svalutazione del portafoglio in cui aveva un peso rilevante la Mi Home. Ara ha inoltre una quota nella Cardi Gallery e ha dato un contributo importante in un’impresa sociale di Monza (tutoring scolastico). Insieme alla madre Veronica Lario, poi, possiede azioni nella Caravel che detiene diritti su un’azienda delle Filippine. 

La H14 al centro

Ma il cuore delle attività di investimento dei tre fratelli è la milanese H14, nata come family office e gradualmente trasformatasi in piattaforma per gli investimenti, con un attivo di 454 milioni a fine 2023. Nelle stesse carte aziendali la società si presenta come una realtà che «concentra le proprie risorse su attività operative in settori strategici, acquisendo partecipazioni dirette in società non quotate e investendo in un portafoglio diversificato di strumenti finanziari, in molti casi selezionati con il supporto di primari Istituti finanziari italiani ed esteri». La bussola sono le aziende in espansione tra tecnologia e digitale. Si tratta di somme relativamente modeste in società con un profilo di rischio contenuto, con rendimenti certi, anche se caratterizzate da un settore tech di frontiera. Come del resto è stato l’investimento nello sviluppatore di app Bending Spoons, l’ex startup da cui la H14 è uscita nel 2024. 

APPROFONDISCI CON IL PODCAST

Parola d’ordine: diversificare

All’inizio di quest’anno la holding ha rilevato una quota, nell’ambito di un round di finanziamento, della Saint Camillus International University of Health and Medical Sciences (UniCamillus), ateneo romano che applica le tecnologie digitali all’insegnamento scientifico. Così di recente sono arrivate le partecipazioni in SumUp, Flixbus e GetyourGuide. La parola d’ordine è diversificare il settore di attività e la presenza geografica all’estero. Al lavoro insieme a Luigi c’è una squadra composta una quindicina di giovani professionisti che guarda oltrefrontiera. In portafoglio centinaia di partecipazioni, tra aziende, piccole e grandi, e quote in fondi di private equity che nel 2023 hanno fruttato proventi per 12,4 milioni.
La movimentazione di queste quote ha fruttato plusvalenze su azioni per 10,4 milioni di euro. È una nuova svolta per la H14. Quattro anni fa aveva investito in minoranza sulla E80, azienda familiare di Reggio Emilia attiva nell’automazione dei processi produttivi per le imprese del largo consumo con circa 250 milioni di fatturato. Per questa azienda, che negli anni ’90 applicava i principi dell’industria 4.0, era stato valutato lo sbarco in Borsa, in Italia o addirittura a Wall Street. Poi la H14 si è affacciata sul mondo italiano degli investimenti appoggiandosi tra l’altro a The Equity Club (Tec), il club deal di Mediobanca private banking che convoglia gli investimenti delle dinastie industriali. Così sono arrivate le partecipazioni in Jakala, La Bottega, Philogen, Lincotek, con un impegno complessivo di 2,5 milioni.

Almeno un milione a testa al mese

Ora, dunque, si guarda molto più oltrefrontiera e il 2024 si è chiuso con un risultato ampiamente positivo dopo i 16,5 milioni di utile netto realizzati nel 2023, quando, in ottobre, vennero deliberati 10 milioni di dividendo ai tre fratelli. Tra questi e Fininvest si può calcolare circa un milione al mese di reddito a testa.

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.


Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.

 

8 luglio 2025 ( modifica il 8 luglio 2025 | 08:24)

Prestito personale

Delibera veloce

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati