Natalità, un appello per un nuovo patto sociale: “Sostegno concreto alle famiglie”


 Si è svolta oggi, presso la Sala Aniene della Regione Lazio, la riunione del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio della Vita e della Natalità, un appuntamento di cruciale importanza per affrontare una delle sfide più complesse e urgenti che il Paese si trova a dover fronteggiare: il calo della natalità e il conseguente invecchiamento della popolazione.
L’incontro, convocato dalla Regione Lazio, è alla presenza del Presidente Rocca e di Andrea Urbani, il direttore regionale della sanità della Regione Lazio, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni regionali, esperti del mondo accademico, membri del terzo settore e referenti di associazioni impegnate sul tema della natalità. Al centro del dibattito, l’analisi dei dati demografici e la definizione di politiche concrete e integrate per sostenere la genitorialità e contrastare il declino demografico.

A illustrare il quadro demografico regionale è stata la prof.ssa Filomena Maggino, docente di Statistica Sociale presso l’Università “La Sapienza” di Roma, che ha presentato una fotografia aggiornata e particolarmente allarmante: nel 2024, il tasso di fecondità nel Lazio è sceso a 1,17 figli per donna, confermando una tendenza negativa che si protrae ormai da anni. Un dato ben lontano dalla soglia di sostituzione generazionale (2,1 figli per donna), che evidenzia non solo una diminuzione delle nascite, ma anche uno squilibrio strutturale che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla sostenibilità del sistema sociale ed economico.

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Anche Simona Renata Baldassarre, Assessore alla Cultura, alle Politiche giovanili, alla Famiglia e al Servizio civile, è intervenuta “Questo appuntamento è l’inizio di un cammino condiviso, uno spazio di ascolto e proposta, un laboratorio di visioni concrete per affrontare una delle più grandi sfide del nostro tempo: la crisi demografica. La Regione Lazio sta affrontando con serietà e concretezza questa crisi. Lo dimostrano le numerose attività messe in campo, a partire dalla nuova proposta di Legge sulla Famiglia, Demografia e Natalità. Iniziative come l’Osservatorio della Vita e della Natalità vanno in questa direzione, suggellando quella sinergia necessaria fra pubblico e privato, realtà delle associazioni e terzo settore, che può essere il vero motore del cambiamento, anche nel settore delle politiche pubbliche. Così potremo dare forza alle famiglie, fiducia ai giovani, futuro ai nostri territori”.

A concludere i lavori è stata Donatella Possemato, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla Vita (ONV) e del Comitato tecnico-scientifico, che ha lanciato un appello a tutta la società:
“Il calo demografico non è solo un problema quantitativo. È una questione esistenziale. Dietro i numeri ci sono scelte mancate, sogni rinviati, vite che non trovano spazio. Per questo serve un nuovo patto sociale per la vita: un’alleanza trasversale che coinvolga tutti i settori – dalla scuola al lavoro, dal welfare alla cultura – per riconoscere la maternità e la genitorialità come beni comuni, da proteggere e promuovere. Non basta più denunciare il problema. Occorre una reazione corale, condivisa e costante.”

Durante l’incontro, sono stati ribaditi alcuni punti fondamentali che rappresenteranno le linee guida dell’azione dell’Osservatorio nei prossimi mesi:
* Sostegno economico concreto alle famiglie: attraverso incentivi alla natalità, contributi diretti e misure di detassazione per i nuclei familiari con figli.
* Potenziare i servizi per la genitorialità: ampliamento della rete degli asili nido, supporto alla salute materno-infantile, servizi di conciliazione.
* Politiche abitative dedicate: agevolazioni per l’accesso alla casa da parte di giovani coppie e famiglie numerose.
* Lavoro e famiglia: promozione della flessibilità lavorativa, con particolare attenzione alla parità di genere e al superamento degli ostacoli alla partecipazione femminile al mondo del lavoro.
* Cambiamento culturale: campagne di sensibilizzazione e azioni educative volte a valorizzare la famiglia e la natalità come risorse per il futuro del Paese.

L’Osservatorio della Vita e della Natalità continuerà a operare come cabina di regia scientifica e sociale, promuovendo incontri periodici, elaborando analisi statistiche e proponendo politiche integrate, fondate su evidenze empiriche e sull’ascolto attivo della società. Il suo obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento nazionale per il monitoraggio e la promozione di politiche demografiche efficaci.

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