Un ponte marittimo tra le coste dell’Africa occidentale e le banchine del Mediterraneo si rafforza attraverso il dialogo istituzionale e la cooperazione logistica. È quanto emerso dalla visita di una delegazione di operatori portuali provenienti da Senegal, Capo Verde e Nigeria, accolta nei giorni scorsi dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, in collaborazione con la Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile.
L’incontro ha rappresentato un’occasione strategica per approfondire i temi della governance portuale, dello sviluppo infrastrutturale sostenibile e delle connessioni intercontinentali tra i sistemi portuali africani e le reti logistiche europee.
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In primo piano, il modello dei Ports of Genoa, che si conferma asset logistico di primaria rilevanza nel panorama europeo. Il sistema portuale ligure — che comprende i porti di Genova, Pra’, Savona e Vado Ligure — è stato osservato con particolare interesse per la sua capacità di coniugare efficienza operativa, intermodalità e visione strategica.
Oltre al ruolo di sbocco naturale per le merci dirette al Nord Italia e al Centro Europa, è stato evidenziato il crescente peso delle connessioni ferroviarie, con la Svizzera e, dal prossimo settembre, anche con la Germania. Queste tratte, sempre più integrate con il corridoio Reno-Alpi, rendono lo scalo genovese un gateway logistico competitivo, anche in ottica di decarbonizzazione dei trasporti.
La visita si inserisce in un contesto più ampio, in cui l’Africa occidentale sta rafforzando il proprio ruolo nelle dinamiche del commercio marittimo globale, sia come area di esportazione di materie prime, sia come futuro hub manifatturiero. In questo scenario, la costruzione di relazioni bilaterali con i porti mediterranei appare fondamentale per promuovere investimenti infrastrutturali, scambio di know-how e collaborazione nella formazione professionale.
«Si è trattato di un momento di confronto concreto e operativo — ha sottolineato un portavoce dell’Autorità di Sistema — che conferma l’interesse crescente dell’Africa per i modelli portuali europei e la volontà del sistema ligure di posizionarsi come piattaforma privilegiata per i traffici sud-nord».
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L’iniziativa, sostenuta anche da programmi europei di cooperazione internazionale, mira a rafforzare una visione condivisa dello sviluppo portuale, fondata su innovazione, sostenibilità e integrazione logistica, in linea con le nuove direttrici della Blue Economy.
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