Bonus Condizionatori Aziende 2025 | Sarden Fotovoltaico Sardegna


Le imprese che vogliono migliorare l‘efficienza energetica attraverso l’installazione di impianti di climatizzazione a basso consumo, hanno la possibilità di sfruttare numerose opportunità.

Il 2025, infatti, presenta nuove opportunità per le imprese che desiderano migliorare l’efficienza energetica dei propri spazi di lavoro. Tra queste, spicca il “bonus condizionatori aziende“, un incentivo fiscale pensato per agevolare l’acquisto e l’installazione di impianti di climatizzazione a basso consumo energetico.

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Questo bonus si rivolge a imprese, ditte individuali, partite IVA e società, consentendo di accedere a detrazioni fiscali o a IVA agevolata per l’acquisto di climatizzatori a pompa di calore ad alta efficienza. L’agevolazione è valida sia per le nuove installazioni che per la sostituzione di vecchi impianti.

L’obiettivo principale è incentivare interventi che riducono i consumi energetici e migliorano la sostenibilità degli immobili a uso produttivo o commerciale.

A seconda del tipo di intervento e del contesto aziendale, esistono due forme principali di agevolazione:

  • Ecobonus→ prevede una detrazione fiscale fino al 50% per interventi di riqualificazione energetica, coprendo le spese per l’acquisto e l’installazione di pompe di calore;
  • Bonus Ristrutturazione→ offre una detrazione del 50% per lavori edilizi su immobili strumentali (categoria C), incluse le spese per la sostituzione di impianti esistenti con nuovi.

In entrambi i casi, è possibile accedere all’IVA agevolata:

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  • al 10% su parte delle spese sostenute, come opere di manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • al 22% per la fornitura del condizionatore, se questa non avviene contestualmente all’installazione.

Possono beneficiare del bonus tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo. Questo include imprese individuali, società di persone e di capitali, professionisti con partita IVA, cooperative, consorzi ed enti non commerciali con attività economica. È fondamentale che gli interventi siano effettuati su immobili strumentali all’attività dell’impresa o del professionista.

 

Gli interventi agevolabili includono l’installazione di nuovi condizionatori a pompa di calore ad alta efficienza, la sostituzione di vecchi impianti con modelli più performanti, l’integrazione di impianti esistenti con tecnologie più efficienti e i lavori di adeguamento elettrico e strutturale connessi all’installazione.

 

Per accedere al bonus, gli impianti devono rispettare precisi requisiti:

  • essere almeno in classe energetica A+;
  • rientrare nei parametri di efficienza energetica previsti dal Dm 6 agosto 2020 (requisito per l’Ecobonus);
  • essere installati da imprese abilitate secondo la normativa vigente (DM 37/08).

Le agevolazioni sono erogate sotto forma di detrazione fiscale, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo. L’importo massimo detraibile varia in base al tipo di intervento, ovvero:

  • per la sostituzione con pompa di calore, il tetto massimo di spesa è fissato a 30.000€, con una detrazione massima fino a 19.500€;
  • per interventi combinati, invece, il tetto massimo di spesa è fissato a 60.000€, con una detrazione massima fino a 39.000€.

Oltre alle detrazioni fiscali come l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazioni, sono disponibili altri importi strumentali per le aziende che vogliono installare impianti di climatizzazione.

 

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Uno di questi è il Conto Termico 2.0, un incentivo gestito direttamente dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Il Conto Termico è pensato per sostenere interventi di efficienza energetica e la produzione termica da fonti rinnovabili. Nello specifico, si applica alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernali esistenti con sistemi come pompe di calore, sistemi ibridi, caldaie e stufe a biomassa o impianti solari termici.

L’incentivo può sottolineare che non è possibile cumulare il Conto Termico con le detrazioni fiscali come Ecobonus o Bonus Ristrutturazioni per il medesimo intervento ma è possibile cumularlo con incentivi di natura non statale, a patto che il totale degli incentivi non superi il 100% delle spese sostenute.

 

Un’ulteriore e differente opportunità è rappresentata dal Credito d’Imposta Transizione 5.0. Questo incentivo è stato introdotto nell’ambito del PNRR e si rivolge alle aziende che realizzano investimenti mirati alla digitalizzazione dei processi produttivi e all’efficienza energetica.

Viene premiato l’acquisto di beni strumentali nuovi che permettano all’impresa di conseguire una riduzione dei consumi energetici. Il beneficio si concretizza in un credito d’imposta che può arrivare fino al 45%. La percentuale del credito d’imposta ottenibile è strettamente legata all’entità della riduzione dei consumi energetici che l’investimento consente di raggiungere: se la riduzione è tra il 3% e il 6%, la percentuale ottenibile arriva fino al 35%. Se la riduzione sale tra il 6% e il 10%, la percentuale ottenibile arriva fino al 40%, e raggiunge il 45% per le riduzioni superiori al 10%.

 

N.B per poter accedere a questo credito, è necessaria una certificazione che attesti la riduzione dei consumi energetici conseguita grazie agli investimenti effettuati.

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Come abbiamo avuto modo di vedere, quindi, esistono differenti modi di acquistare impianti di climatizzazione, ma risparmiando.

Installare un impianto di climatizzazione ad alta efficienza non significa solo migliorare il comfort del tuo ambiente di lavoro, ma anche ridurre i costi energetici e beneficiare di importanti agevolazioni fiscali e incentivi.

 

Che aspetti? Approfitta subito dei bonus fiscali disponibili nel 2025, del Conto Termico 2.0 o del Credito d’Imposta.

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