Giovani Imprenditori – | ELEUTHEROMANIA: IL DESIDERIO DI LIBERTÀ CHE ACCENDE L’IMPRESA

Esiste una forza primordiale, un impulso innato che spinge l’essere umano a cercare la libertà. Questo desiderio, che prende il nome di eleutheromania (dal greco ἐλευθερία), è più di una semplice aspirazione: è un bisogno viscerale, un fuoco interiore che arde nelle menti più audaci.

Per i giovani imprenditori, questa sete di libertà e indipendenza è l’energia che alimenta l’innovazione, che trasforma i sogni in progetti concreti, che supera le paure e sfida le convenzioni.

Troverete questo spirito nelle storie degli imprenditori e dei leader che abbiamo incontrato in questo numero di QI che avete tra le mani.

Da Francesca Corrado, fondatrice della Scuola del fallimento, che ha scelto di rompere il tabù dell’errore, creando uno spazio in cui la libertà di sbagliare è vista come sperimentazione, come un passo necessario verso la crescita personale e professionale. Ed è proprio questa, la lezione che ritroviamo nella storia di Giuliano La Barbera, fondatore di Full Truck, che ha saputo trasformare le difficoltà e i fallimenti in occasioni di rinascita imprenditoriale.

Passando per la storia di Chiara Piotto, intervistata dalla nostra redazione in occasione dello scorso Convegno Voci, e segnata dal concetto di eleutheromania. Nel mondo del giornalismo esiste, infatti, una lotta quotidiana per mantenere la libertà di parola e il diritto alla verità, in un’epoca difficile in cui le fake news e l’intelligenza artificiale minacciano l’autenticità dell’informazione.

O ancora la sfida della libertà energetica, discussa nel convegno L’atomo per l’industria a Caorso, che rappresenta una battaglia per costruire, attraverso la diversificazione delle fonti e l’innovazione tecnologica, un futuro energetico più sostenibile e autonomo per il nostro Paese.

E poi il progetto nazionale Talentis, di cui in questo numero vi raccontiamo la ripartenza e le prospettive future, che dà voce a tutti quei giovani imprenditori che, liberando la loro creatività, hanno il coraggio di rifiutare le strade già battute, di cercare nuove soluzioni, di reinventare il modo in cui viviamo e lavoriamo.

La libertà, inoltre, come ci ricorda Jean-Paul Sartre, è anche responsabilità. In L’Essere e il Nulla, Sartre scrive: “L’uomo è condannato a essere libero; perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa”. Per noi giovani imprenditori, questo principio è e deve essere fondante. Siamo chiamati a rispondere non solo al nostro desiderio di autodeterminazione ma anche al senso di responsabilità verso la società in cui operiamo. Ogni decisione imprenditoriale, ogni innovazione, ha un impatto su ciò che ci circonda.

E forse è proprio in questo difficile equilibrio tra libertà e responsabilità, in questa consapevolezza, che risiede la vera sfida dell’imprenditore e dell’impresa: creare valore economico senza perdere di vista l’etica e il bene comune.

Buona lettura