«Opportunità per le nostre imprese»


La Banca Centrale Europea ha annunciato un nuovo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 2%. Questa decisione rappresenta l’ottavo taglio consecutivo da giugno 2024, segnando il livello più basso dal dicembre 2022.

La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha sottolineato che l’inflazione nell’area euro si è attestata all’1,9% a maggio, al di sotto dell’obiettivo del 2%, grazie al calo dei prezzi energetici e alla moderazione salariale. Ha inoltre evidenziato che le tensioni commerciali internazionali, in particolare i dazi imposti dagli Stati Uniti, rappresentano un’incognita per la stabilità economica futura.

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Stefano Bertani, direttore di Fidi Artigiani Verona, esprime un cauto ottimismo riguardo alla decisione della BCE: «Questo ulteriore taglio dei tassi offre un’opportunità concreta per le nostre imprese, soprattutto per quelle che hanno progetti di investimento in sospeso. È probabile che si tratti dell’ultimo intervento di questo ciclo di allentamento monetario. Le aziende dovrebbero considerare seriamente l’avvio dei loro progetti ora, sfruttando le condizioni favorevoli di finanziamento. Il nostro Confidi è pronto ad assistere le imprese nell’accesso al credito e nella gestione dei rischi finanziari».

Anche Luca Luppi, presidente di Casartigiani Verona, sottolinea la portata strategica del momento: «Il taglio dei tassi è un segnale che le imprese artigiane devono cogliere. Dopo anni di incertezza e aumento dei costi, oggi si apre una finestra concreta per tornare a investire in innovazione, tecnologie e formazione. Non possiamo sapere cosa accadrà nei prossimi mesi, ma oggi abbiamo un dato certo: il costo del denaro è più favorevole. Non sprechiamo questa occasione. Come associazione, continueremo a sostenere le aziende del territorio nel percorso di crescita e transizione».

La decisione della BCE mira a sostenere la crescita economica nell’area euro, che per il 2025 è prevista allo 0,9%, sottolineano le associazioni. Le incertezze legate alle politiche commerciali internazionali e alle dinamiche geopolitiche potrebbero, però, influenzare l’efficacia delle misure adottate.

In questo scenario, le imprese sono chiamate a prendere decisioni strategiche, sfruttando le condizioni attuali per rafforzare la loro posizione sul mercato e prepararsi a eventuali cambiamenti futuri.

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