Sissar open day: tutto quello che serve per diventare più forti


Alla Fiera di Udine una giornata per presentare le attività dei 18 enti erogatori di servizi riuniti nel Sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale della Regione Friuli Venezia Giulia e nove seminari sui temi più caldi per l’agricoltura regionale

Bollettini per la difesa fitosanitaria delle colture nel rispetto dei disciplinari di produzione integrata e biologica e più in generale assistenza tecnica per la lotta alle principali fitopatie. Attività di divulgazione e formazione con incontri tecnici e visite in aziende per migliorare la competitività delle imprese agricole dal punto di vista produttivo, dell’utilizzo dei mezzi tecnici, della sicurezza sui luoghi di lavoro. E poi consigli e indicazioni per la multifunzionalità, le agroenergie e la partecipazione ai bandi Ps Pac Fvg. Queste le principali arrività svolte dal Sissar, il Sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale della Regione Friuli Venezia Giulia, che, grazie al contributo di 18 enti erogatori, supporta i progetti di ricerca e sviluppo, offre consulenza agli agricoltori e divulga le conoscenze allo scopo di rafforzare la competitività delle imprese agricole e favorire la diversificazione colturale proponendo soluzioni orientate a un’agricoltura ecosostenibile, promuovendo lo sviluppo integrato ed equilibrato delle aree rurali.

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E proprio per presentare agli imprenditori agricoli friulani tutte le attività svolte e i servizi di cui possono beneficiare, alla Fiera di Udine è andato in scena il Sissar Open Day 2025 organizzato dalla Regione in collaborazione con l’agenzia regionale per lo sviluppo rurale Ersa.

Durante la giornata i visitatori hanno potuto scegliere tra nove seminari formativi sulle tematiche più importanti per l’agricoltura friulana come la difesa fitosanitaria della vite, la gestione delle risorse idriche, la multifunzionalità e le soluzioni colturali per fronteggiare il cambiamento climatico e due tour tra gli stand degli enti erogatori per conoscere nel dettaglio i servizi offerti.

friuli
Stefano Zannier

Il supporto della Regione

«Un’iniziativa con la quale la Regione comunica e vuole evidenziare le opportunità offerte dal sistema dell’assistenza tecnica regionale – ha commentato l’assessore all’Agricoltura Stefano Zannier – che vede un insieme di partner tecnici e istituzionali che collaborano per fornire al mondo delle imprese agricole i massimi risultati in termini di ricerca applicata, innovazione, assistenza per la difesa fitosanitaria e consulenza per permettere alle aziende agricole di guardare al futuro e cogliere nuove opportunità, oltre a utilizzare le migliori tecniche agronomiche sempre in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale. Questa iniziativa avrà un seguito in futuro – ha assicurato Zannier – perché la comunicazione e l’informazione sono decisive per ottenere i migliori risultati».

Infatti, già dal 2006, con la Legge regionale 5/2006 la Regione Friuli Venezia Giulia ha istituito e finanziato il sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale (Sissar) con lo scopo di rafforzare la competitività delle imprese agricole regionali favorendo l’incremento della loro efficienza, promuovendo processi produttivi rispettosi della salute dei consumatori, dell’ambiente e del benessere degli animali e incentivando la diversificazione produttiva la multifunzionalità. Si tratta di uno strumento articolato che finanzia la ricerca applicata qualora sia funzionale alle esigenze del sistema agroalimentare regionale, promuove le azioni di informazione finalizzate all’impiego di tecniche e di mezzi di produzione rispettosi dell’ambiente e garantisce i servizi di consulenza e assistenza specialistica alle aziende agricole. I servizi vengono resi attraverso collaborazioni fra attori sia istituzionali che privati presenti sul territorio regionale.

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Il ruolo di consulenza e assistenza tecnica del Sissar è stato rinforzato all’interno del sistema dell’innovazione e della conoscenza in agricoltura (Akis, Agricultural Knowledge and Innovation System), che ha individuato in questo strumento la modalità con cui erogare i servizi di consulenza in azienda previsti dal Piano Strategico della Pac 2023-2027. La Giunta regionale, a seguito dell’approvazione della programmazione triennale del sistema Sissar, ha stanziato oltre 2,3 milioni di euro per le attività del 2025, sostenuta dai dati delle annualità precedenti e dai positivi riscontri da parte del settore primario che ne ha apprezzato l’utilità.

«La Regione investe moltissimo nell’innovazione – ha spiegato il direttore generale di Ersa Fvg Mauro Giovanni Viti – quindi aiutare le imprese agricole con la sperimentazione e affiancarle è fondamentale per dare un futuro a un settore, quello primario, che resta molto importante non solo per il Friuli Venezia Giulia ma per tutto il mondo. L’agricoltura ha bisogno di innovazione – ha puntualizzato Viti – l’assistenza tecnica che noi formiamo utilizza tecnici di livello, abbiamo accordi con le università e questo ci permette di raccontare alle imprese che ci seguono come potranno svolgere le loro attività con successo anche in futuro. Lavoriamo insieme alle aziende agricole in una sorta di sinergia pubblico-privato che ci permette di concentrare le attività di ricerca sui temi che più interessano il mondo produttivo – ha aggiunto Viti –. Anche per questo posso assicurare che l’Open day del 2025 non è un evento isolato ma lo ripeteremo in futuro».

Mauro Giovanni Viti

Le attività nel dettaglio

Le attività sperimentali e i servizi di consulenza si rivolgono in particolare a viticoltura, seminativi, orticoltura, frutticoltura e zootecnia con sperimentazioni in ambito agronomico, prove di controllo di parassiti e patogeni, preparazione e gestione di azioni dimostrative sul campo. Le conoscenze acquisite costituiscono oggetto della divulgazione tramite incontri tecnici, eventi e convegni per informare gli agricoltori, i tecnici e le parti interessate garantendo così il necessario trasferimento di conoscenze e innovazioni al territorio. Alcune di queste attività sono svolte in collaborazione con diverse istituzioni scientifiche a livello regionale, nazionale e internazionale (università, centri di ricerca, istituti tecnici locali), anche nell’ambito di progetti di ricerca finanziati.

In un contesto in continua evoluzione che richiede un costante aggiornamento, Ersa promuove la digitalizzazione dell’agricoltura, avvalendosi di nuove tecnologie come l’IoT e l’elaborazione big data. Ha inoltre sviluppato una piattaforma digitale che considera modelli matematici per prevedere gli eventi e le dinamiche delle malattie delle piante e dei parassiti e offre strumenti matematici che trattano argomenti agronomici (supporto decisionale a irrigazione e fertilizzazione, valutazione della sostenibilità attraverso il calcolo dell’impronta di carbonio e dell’impronta idrica). L’intero sistema è destinato a fornire servizi avanzati e Dss ad agricoltori e tecnici.

L’interazione dei soggetti erogatori con Ersa è particolarmente stretta per quanto riguarda il monitoraggio agronomico e fitosanitario delle principali colture arboree ed erbacee presenti in regione, finalizzato a fornire un supporto agli agricoltori nelle attività di coltivazione e difesa delle principali colture. I dati dei monitoraggi vengono acquisti ed elaborati per la produzione dei bollettini di difesa integrata e biologica e successivamente resi disponibili sulla piattaforma digitale AgriCS. Quest’ultima dispone anche di modelli previsionali di difesa fitosanitaria consultabili dagli agricoltori.

Nel 2024 il sistema Sissar ha proposto quasi 150 incontri tecnici su vari argomenti che hanno coinvolto circa 2.700 partecipanti. Per le colture arboree si è spaziato dalla difesa fitosanitaria su melo, vite e olivo, ai problemi di impollinazione su alcune colture come nocciolo e actinidia, ai laboratori pratici di potatura, all’importanza di mantenere la biodiversità del suolo anche in funzione delle produzioni agricole. Per le colture erbacee gli incontri si sono concentrati principalmente sulla qualità delle produzioni con un focus particolare sulla problematica delle micotossine che coinvolge alcune filiere.

Per le aziende zootecniche delle bovine da latte ci sono stati approfondimenti sulla gestione della mandria e sul miglioramento delle tecniche di caseificazione per ottenere un prodotto di qualità. Ci sono state occasioni per approfondire le innovazioni nel campo delle agroenergie (impianti agrivoltaici) o quelle relative all’irrigazione e alla fertirrigazione e sono state inoltre organizzate visite in altre regioni italiane a ditte sementiere, realtà produttive e centri di ricerca specializzati. Non sono mancati gli interventi sulla gestione dell’impresa agricola, la sicurezza sul lavoro, il marketing, la tenuta dei registri di produzione, la normativa dei contratti e l’adempimento degli obblighi di legge.

«Con questa giornata abbiamo voluto comunicare e far conoscere alle aziende agricole regionali le opportunità offerte dal sistema Sissar, con il quale trasferiamo loro conoscenza, innovazione e i risultati delle ricerche, affinché possano utilizzarle al meglio per migliorare la qualità e la quantità delle produzioni – ha ribadito il direttore della Direzione Risorse agroalimentari Fvg Maurizio Urizio –. I 18 enti erogatori coprono tutti gli ambiti ma l’amministrazione regionale è aperta a eventuali nuovi ingressi di soggetti che possano dare il loro contributo. La Regione ed Ersa hanno fatto e continueranno a fare investimenti cospicui per far crescere il settore e la professionalità degli imprenditori agricoli anche con iniziative come questa».

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Sissar
Maurizio Urizio
1. Difesa della vite: flavescenza dorata sotto controllo

Un vero e proprio flagello per i viticoltori del Friuli-Venezia Giulia, la flavescenza dorata è oggetto delle attenzioni dei tecnici che cercano di supportare le aziende agricole per limitare i danni della malattia. Ovviamente la prevenzione è l’arma più efficace. Se ne è parlato in uno dei seminari della giornata. Luca Governo di Unidoc ha illustrato le attività svolte nel 2024. Dieci tecnici hanno eseguito oltre 30mila osservazioni in poco meno di mille vigneti, servite per emettere avvisi e bollettini fitosanitari fruibili in maniera gratuita dalle aziende vitivinicole. Inoltre, il consorzio ha organizzato corsi di potatura e prove di efficacia della distribuzione degli agrofarmaci. Anche la fenologia è molto importante per il controllo della flavescenza dorata. Negli ultimi anni a causa del cambiamento climatico c’è stato un anticipo delle fasi fenologiche che quindi richiede un adattamento dei calendari dei trattamenti.

Sandro Bressan di Ersa Fvg ha mostrato l’evoluzione della malattia dal 2018 ad oggi. Dopo il picco del 2022 (2,18% di viti sintomatiche), le azioni di contrasto hanno iniziato a dare risultati e si è scesi allo 0,94% del 2024.

Infine, Gibil Crespan di Aiab Fvg ha parlato di difesa della vite in agricoltura biologica, soffermandosi sull’efficacia della combinazione rame-zeolite nella lotta alla peronospora. L’associazione organizza giornate dimostrative per spiegare la gestione dell’interfila con i diversi tipi di sovescio (trinciato e interrato), oppure inerbito o lavorato, oltre a laboratori per la potatura verde.

2. Innovazioni nella gestione idrica: tecnologie e strategie per un’irrigazione sostenibile

Nel workshop tre relatori hanno illustrato soluzioni tecnologiche e pratiche per affrontare la crescente scarsità d’acqua, tema centrale in un contesto di cambiamenti climatici sempre più marcati.  Mauro Schippa, esperto del Consorzio di Bonifica Fvg, ha presentato tecniche d’irrigazione di precisione, basate su un approccio che tiene conto di obiettivi produttivi, tessitura del suolo e fisiologia delle colture. Sonde capacitive, camere di pressione (Scholander) e Dss come Irriframe permettono di decidere quando e quanto irrigare, riducendo lo spreco d’acqua e migliorando la qualità dei raccolti. È stato dimostrato come un’irrigazione mal calibrata comprometta sia la resa sia gli obiettivi enologici. L’integrazione della fertirrigazione nel sistema migliora ulteriormente l’efficienza, adattandosi anche alle esigenze nutrizionali stagionali.

Linda Stel e Valentina Caron di Ersa Fvg hanno illustrato il progetto AgriLab, una rete di “living labs” che coinvolge direttamente gli agricoltori nella sperimentazione e nell’uso di Dss e sensoristica avanzata. Attraverso piattaforme come AgriCS, vengono simulate strategie irrigue, fertilizzazioni e bilanci di carbonio, offrendo soluzioni digitali personalizzate. I dati raccolti, pur nel rispetto della privacy, vengono elaborati per creare modelli condivisi, utili anche a contesti simili. Una simulazione interattiva su mais ha evidenziato come la corretta tempistica irrigua sia più efficace della semplice quantità distribuita.

3. Conoscenza e innovazione nel Piano strategico Pac 2023-27

Da sempre la Regione Friuli Venezia Giulia crede che formazione e consulenza siano importanti per gli agricoltori e per lo sviluppo del comparto, per questo all’interno del Piano strategico Pac 2023-2027 Fvg i fondi regionali del Sissar, considerata la coerenza degli obiettivi della Legge n.5/2006 e quelli della Pac, sostengono interventi legati alla consulenza e creano un volano per promuovere lo sviluppo tecnologico e la digitalizzazione. È il messaggio lanciato al Sissar Open Day da Sonia Venerus della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche – Servizio sviluppo rurale della Regione. Lo chiedono gli stessi imprenditori agricoli.

«Inoltre – ha spiegato Venerus – il nostro sforzo sui fronti della conoscenza, della divulgazione, della consulenza, per creare una più incisiva integrazione tra iniziative con fondi regionali e con Fondi Ue, deve massimizzarsi con l’integrazione fra gli aspetti tecnico-politici regionali, nazionali ed europei e la fase della conoscenza e dell’innovazione a diversi livelli».

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Una soluzione è l’Akis (Agricultural knowledge and innovation system, sistema di conoscenza e innovazione in agricoltura), strumento organizzativo che trova inquadramento nel Psp 2023/27. «L’Akis faciliterà il flusso di informazioni tra i soggetti – ha concluso – e tra i vari livelli regionale, nazionale ed europeo. Infatti, saranno istituiti 21 Coordinamenti Akis regionali e uno nazionale». Tutto ciò per garantire agli agricoltori informazioni utili per ottenere dalla Pac ricadute pratiche, mirate, a favore delle proprie aziende.

4. Miglio e sorgo, colture alternative resistenti agli effetti del cambiamento climatico

Stress idrici e termici sempre più frequenti mettono a dura prova le colture tradizionali come il mais. Così gli agricoltori rimediano con altre specie dalle esigenze più modeste, ma che possono portare comunque ottime soddisfazioni, a patto di avere una filiera organizzata. Durante il convegno, i relatori hanno presentato esperienze e dati agronomici su miglio e sorgo, due specie che mostrano un’elevata capacità di adattamento.

Stefano Bolzanello, agricoltore e associato Confagricoltura, ha illustrato la coltivazione del miglio, cereale senza glutine ricco di proteine (fino al 18%), adatto alla dieta celiaca e resistente alla siccità estiva. La semina varia tra 13 e 50 kg/ha con interfila da 12 a 45 cm. Bolzanello ha sottolineato la necessità di un’essiccazione immediata per l’uso alimentare e ha condiviso la sua esperienza con varietà precoci (raccolta in 63 giorni) e tardive.

Stefano Bortolussi, tecnico di Aiab Friuli, ha parlato delle prove condotte in agricoltura biologica e conservativa, integrando cover crop e colture alternative in rotazioni estese. Sorgo, panico e altre colture migliorano la fertilità del suolo, limitano le infestanti e offrano opportunità produttive anche in sistemi a basso input meccanico.

Infine, Rodolfo Franchin del Consorzio di Bonifica Fvg ha presentato esperienze con il sorgo da granella come alternativa al mais. In particolare, ha evidenziato il risparmio idrico e le produzioni stabili anche in suoli poveri. Inoltre, il sorgo, poco esigente e resistente alla diabrotica, offre vantaggi ambientali e nutrizionali.

5. Lavori in corso per una frutticoltura di qualità

Il Sissar Open Day 2025, anche in ambito frutticolo, ha confermato il proprio impegno per un’agricoltura che guarda al lungo periodo.
Ferdinando Cestari, tecnico di Aiab Fvg, ha illustrato innanzitutto le attività svolte in ambito di Sissar A sul melo biologico. «Rileviamo – ha sottolineato – dati fenologici secondo le scale BBCH e Fleckinger e monitoriamo patologie fungine e batteriche come ticchiolatura, oidio, colpo di fuoco e Glomerella, oltre a fitofagi tramite trappole a feromoni sessuali e di aggregazione». Il Sissar B ha poi finanziato attività dimostrative e consulenze.

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«Nel 2025 – ha proseguito Cestari – testeremo l’efficacia di fungicidi bio su Glomerella – come polisolfuro di calcio, olio di arancio dolce e zolfo liquido con biostimolante – e studieremo il ruolo delle strisce fiorite nel migliorare la presenza di impollinatori e nemici naturali».

Armando Paoli, direttore della cooperativa Frutta Friuli, ha raccontato l’evoluzione post-fusione delle cooperative storiche: «Abbiamo convertito e ampliato i meleti raggiungendo 230.000 quintali di produzione, e piantato 150 ettari di kiwi tra verde, giallo e rosso».

Andrea Giuliani, tecnico della cooperativa, ha aggiunto: «Puntiamo a frutteti strutturalmente più resilienti: lavoriamo su gestione della chioma, termoterapia sul sottofila, difese passive come reti chiuse e sistemi antibrina. Il vero avversario oggi è il cambiamento climatico, che impatta su fioriture, stress termici ed equilibrio vegetativo. La nostra risposta è innovazione agronomica e sostenibilità».

6. Multifunzionalità in zootecnia: valorizzare il territorio attraverso l’allevamento

Il formaggio Montasio è l’unica Dop lattiero casearia del Friuli Venezia Giulia. E come sottolineano dal consorzio di tutela, «è molto più di un formaggio: è l’anima della regione, simbolo della tradizione».

Per convincersene, ha aggiunto all’evento di Udine Maurizio Francescutti, tecnico del consorzio, basta incontrare gli operatori dei 50 stabilimenti situati nella zona di origine; oppure gli allevatori che conducono le 650 stalle produttrici del latte per la caseificazione. «Dalle loro parole emergerà orgoglio e senso di appartenenza». Interessante il supporto al Sissar dato dal consorzio, con la sua azione di consulenza e assistenza in zootecnia.

Dalla produzione casearia alle attività sociali: all’evento Sissar un secondo relatore, Alberto Grizzo, del Cefap Friuli Venezia Giulia, ha confermato come la ricchezza delle diverse espressioni della zootecnia, in altre parole la multifunzionalità, possa contribuire a servire il territorio. Grizzo ha sottolineato come il Cefap abbia ritenuto socialmente utile organizzare visite agli allevamenti di ovini e caprini a favore dei ragazzi più svantaggiati.

Ma la multifunzionalità in zootecnia può essere espressa anche dagli stessi animali allevati. Lo ha evidenziato Lorenzo Degano, tecnico dell’associazione allevatori Anapri, ricordando come le bovine della razza Pezzata rossa, protagoniste nella fornitura del latte ai caseifici della regione, siano dotate di “duplice attitudine”. Oltre al latte, cioè, sono geneticamente predisposte anche all’ottenimento di un secondo diverso prodotto, la carne.

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7. Filiere in crescita per nocciolo e olivo

ll seminario sulle nuove filiere agricole in Friuli Venezia Giulia ha messo a confronto due colture in forte sviluppo: nocciolo e olivo. Marco De Munari, presidente di Friuliana Nocciole, ha evidenziato i 420 ettari già impiantati, prevalentemente con Tonda Gentile delle Langhe. «L’obiettivo è creare una rete che migliori competitività e qualità, anche tramite accordi di filiera». Il tecnico Michael Centa ha illustrato le sperimentazioni in corso. Sono stati testati anche trattamenti fitostimolanti contro la cascola e tecniche di impollinazione supplementare per superare problemi di asincronia tra fioriture maschili e femminili. Contro la cimice asiatica, si stanno provando totem con feromoni come metodo alternativo agli insetticidi.

Bruno Della Vedova, presidente del Consorzio Olio Evo Fvg, ha descritto una realtà giovane ma dinamica: 30.000 piante su circa 58 ettari, con centro di trasformazione a Martignacco. «Puntiamo a un prodotto di qualità tracciabile, con possibilità di marchio Igp». La tecnica? Impianti a sesto ampio (6×6) o ad alta densità (fino a 450 piante/ha), orientati alla raccolta meccanizzata.

Francesca Pinzano, tecnico del Consorzio, ha ricordato l’importanza della scelta varietale e dell’introduzione di impollinatori, oltre al monitoraggio fitosanitario su siti pilota. Alan Mechi, del Consorzio Tergeste Dop, ha invece posto l’accento sulla potatura a vaso policonico e sulla necessità di adattare varietà e forme di allevamento a un territorio difficile, per aumentare rese e contenere i costi.

8. Il futuro delle estensive: flash su patata e mais

Uno dei seminari si è concentrato sulla produzione delle patate secondo l’esperienza della cooperativa friulana Copropà. Il presidente Pier Vito Quattrin, ha informato che tra le scelte più innovative c’è l’osservazione di un disciplinare tecnico di produzione integrata con controlli in campo, servizio di assistenza tecnica ai soci, monitoraggio di elateridi e tignola, riunioni tecniche di aggiornamento e formazione, alcune certificazioni (lotta integrata, Aqua, Global Gap), esecuzione di analisi post raccolta sulle patate (annerimento, imbrunimento, analisi multiresiduali), adozione di packaging innovativi.

Dalle patate al mais, secondo l’esperienza di Alberto Vendrame, esponente di Confagricoltura e imprenditore agricolo. Ha proposto esempi di applicazioni in campo di dispositivi e processi innovativi. Tra questi agricoltura di precisione, tecnologie satellitari, isobus, irrigazione automatizzata e più efficiente perché eseguita con rainger e pivot.

Al mais per l’alimentazione umana si è applicato Daniele Castagnaviz, presidente di Confcooperative Fvg e Confservizi Fvg, nonché consigliere delegato della coop Essiccatoi Fvg. Per questo tipo di produzione il rispetto dei requisiti di sicurezza alimentare, e in particolare dei limiti di contaminazione da aflatossine, è un fattore chiave per i coltivatori. «L’esperienza friulana – ha detto Castagnaviz – dimostra che la raccolta precoce, prima delle piogge autunnali, può permettere di ottenere un mais alimentare dotato delle migliori caratteristiche qualitative e di un basso contenuto in micotossine».

9. Fare le mosse giuste per vincere la partita della competitività

Dalle scelte colturali a quelle degli investimenti più adatti e utili alla crescita delle aziende in base alle loro caratteristiche. Dalla consulenza per la compilazione delle domande per partecipare ai bandi Ps Pac fino alle facilitazioni per l’accesso al credito. Ma anche suggerimenti per incentivare la multifunzionalità e sensibilizzazione al rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Sono solo alcune delle tematiche di cui si occupa la consulenza aziendale per supportare le aziende agricole nella gestione e pianificazione delle attività. Di questo si è parlato durante uno dei seminari proposti al pubblico presente al Sissar Open Day 2025.

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Francesco Chiabai consulente di Kmecka Zveza ha parlato dei bandi Ps Pac, elogiando quelli sul primo insediamento giovani che hanno aiutato molti aspiranti imprenditori agricoli a iniziare l’attività o a rilevare quella dei genitori.

Carlo Bacchetti, tecnico dell’Asu Fc (Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale) che si occupa di prevenzione, ha illustrato i principali controlli che di solito si eseguono nelle aziende, soprattutto riguardo ai sistemi antiribaltamento delle trattrici e alla protezione delle prese di potenza.

Infine, Pier Antonio Belletti, apicoltore, tecnico e consulente apistico, ha mostrato come l’apicoltura e tutto quello che le ruota intorno possa diventare occasione di business e turismo. Oltre al miele, infatti, un agriturismo apistico può proporre ai clienti percorsi sensoriali ed esperienze di wellness legate ai prodotti delle api, dalla pappa reale ai cosmetici.


1. Aiab Friuli Venezia Giulia

L’Associazione italiana per l’agricoltura biologica del Friuli Venezia Giulia (Aiab Fvg) è da anni un punto di riferimento per il biologico nella regione. Nata con l’obiettivo di promuovere un’agricoltura che tuteli l’ambiente, la biodiversità e le persone, Aiab Fvg opera su più livelli per accompagnare agricoltori, tecnici e consumatori nella diffusione di pratiche agricole responsabili e certificate. Centrale nel lavoro dell’associazione è la consulenza tecnica alle aziende agricole, che vengono seguite nel percorso verso la certificazione biologica e supportate nell’adozione di tecniche agronomiche innovative ed ecocompatibili.

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I settori in cui i tecnici Aiab operano, sin dal 2015, sono quelli della frutticoltura, orticoltura, seminativi e viticoltura, mettendo in atto azioni di monitoraggio delle patologie, assistenza tecnica agronomica e attività dimostrative pratiche in campo. Parallelamente, Aiab Fvg si dedica con continuità alla divulgazione del biologico attraverso corsi di formazione, seminari, eventi pubblici e campagne di sensibilizzazione rivolte sia agli operatori agricoli sia ai cittadini. Tra le iniziative più significative si segnala Godo – Gruppo Organizzato di Domanda e Offerta, che crea un legame diretto tra produttori e consumatori, accorciando la filiera e valorizzando la provenienza certa e la qualità dei prodotti biologici a prezzi accessibili.

Aiab Fvg è anche molto attiva nelle scuole e nelle istituzioni pubbliche: promuove l’introduzione di mense scolastiche biologiche e sviluppa progetti educativi volti a diffondere una cultura alimentare consapevole sin dai più piccoli. Allo stesso tempo, collabora con università e centri di ricerca per sperimentare e applicare metodi colturali avanzati, nel pieno rispetto dei principi dell’agricoltura biologica.

Tra i progetti più apprezzati c’è “Alberi per il Bio”, volto al miglioramento del paesaggio agrario attraverso la piantumazione di alberi e siepi, e le numerose esperienze nel campo dell’agricoltura sociale, che uniscono produzione e inclusione. Presente con stand, incontri e laboratori in manifestazioni come Bioest e Festa regionale del biologico, Aiab Fvg continua a farsi promotrice di una cultura agricola consapevole e radicata nel territorio, portando avanti ogni giorno una visione concreta e partecipata di biologico.

Attività

Nell’ambito del programma Sissar, Aiab Fvg ha messo in campo una serie di attività mirate alla promozione dell’agricoltura biologica e alla diffusione di buone pratiche tra le aziende agricole regionali:

  • Organizzazione di visite tecniche aziendali e giornate dimostrative dedicate alle principali colture biologiche, con focus su gestione del suolo, avvicendamenti colturali e difesa fitosanitaria naturale;
  • Realizzazione di corsi pratici per tecnici e agricoltori su tematiche specifiche come la fertilità del terreno, il controllo delle infestanti in biologico e la preparazione dei terreni per le semine autunnali;
  • Attività di divulgazione attraverso incontri pubblici e momenti formativi su tutto il territorio regionale, con attenzione alle innovazioni in ambito bio e alle normative di settore;
  • Supporto tecnico alle aziende aderenti attraverso consulenze individuali sul campo, finalizzate al miglioramento della gestione colturale in ottica agroecologica;
  • Partecipazione ai tavoli tecnici e attività di raccordo con Ersa per condividere dati e osservazioni utili all’elaborazione di linee guida specifiche per l’agricoltura biologica. Contributo alla produzione di materiale informativo e schede tecniche su pratiche e tecnologie a basso impatto, distribuite a livello territoriale. Attraverso queste azioni, Aiab Fvg ha favorito un approccio partecipativo e consapevole alla gestione agricola, rafforzando la rete di aziende biologiche e promuovendo la sostenibilità come leva di sviluppo rurale.

Contatti: tecnici@aiab.fvg.it


2. Ape Friuli Venezia Giulia

L’Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia (Ape Fvg) e un’organizzazione non profit fondata nel 2006 con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile e l’efficienza energetica nel territorio regionale. Uno dei settori chiave del suo operato e l’agricoltura, un comparto strategico in cui l’innovazione energetica può portare significativi benefici economici e ambientali.

Ape Fvg supporta le aziende agricole nell’adozione di soluzioni che migliorano l’efficienza energetica dei processi produttivi, riducono i consumi e incentivano l’uso delle fonti rinnovabili. Questo approccio consente non solo di diminuire i costi operativi, ma anche di rendere le imprese agricole più resilienti alle variazioni dei prezzi dell’energia e alle sfide ambientali.

L’Agenzia fornisce consulenza specializzata per integrare tecnologie avanzate come il biogas, il fotovoltaico e l’agrivoltaico nelle aziende agricole, favorendo la produzione di energia da fonti rinnovabili senza compromettere la produttività dei terreni. Inoltre, promuove l’adozione di sistemi di gestione intelligente dell’energia, che permettono di monitorare i consumi e ottimizzare l’uso delle risorse.

Un altro ambito di intervento e l’efficientamento delle strutture aziendali, tra cui stalle, serre e impianti di trasformazione agroalimentare. Ape Fvg aiuta le imprese a individuare soluzioni per ridurre la dispersione termica, migliorare l’isolamento e utilizzare al meglio le risorse idriche ed energetiche.

L’Agenzia partecipa a progetti di ricerca e sviluppo a livello nazionale ed europeo, contribuendo alla sperimentazione di modelli innovativi per la sostenibilità energetica in agricoltura.

Inoltre, organizza corsi di formazione e workshop per agricoltori e tecnici del settore, con l’obiettivo di diffondere conoscenze pratiche e promuovere l’uso consapevole dell’energia.

Grazie alla collaborazione con istituzioni, università e associazioni di categoria, Ape Fvg e un punto di riferimento per chi opera nel settore agricolo e vuole investire in un futuro più sostenibile.

L’Agenzia continua a lavorare affinché il Friuli Venezia Giulia diventi un modello di eccellenza nell’integrazione tra agricoltura ed energia rinnovabile, contribuendo alla crescita di un settore più efficiente, competitivo e rispettoso dell’ambiente.

Attività

Ape Fvg ha contribuito al progetto Sissar con una serie di azioni dedicate alla promozione dell’efficienza energetica e della sostenibilità nelle aziende agricole del territorio:

  • Organizzazione di incontri tecnici e formativi per agricoltori e tecnici sulle opportunità offerte dalle energie rinnovabili in ambito rurale, con focus sulla produzione di energie rinnovabili e il bilancio energetico nei processi produttivi aziendali, anche riguardo agli aspetti colturali e di allevamento.
  • Realizzazione di visite aziendali dimostrative per illustrare casi concreti di produzione e autoconsumo energetico nelle imprese agricole del Friuli Venezia Giulia.
  • Attività di divulgazione e supporto informativo su bandi, incentivi e normative riguardanti la transizione energetica in agricoltura, con sportelli informativi dedicati.
  • Collaborazione con Ersa e con le realtà del sistema Sissar per integrare i temi dell’energia sostenibile nelle pratiche agricole quotidiane e nei percorsi di innovazione delle aziende.
  • Produzione di materiale tecnico e schede operative per l’adozione di soluzioni energetiche a basso impatto, orientate alla riduzione dei costi e delle emissioni.
  • Partecipazione attiva ai tavoli regionali di confronto sul tema della sostenibilità ambientale in agricoltura, portando il punto di vista energetico nella progettazione delle politiche di sviluppo rurale.

Attraverso queste attività, Ape Fvg ha accompagnato le aziende agricole nel percorso verso una maggiore autonomia energetica, promuovendo un’agricoltura resiliente e attenta al futuro del pianeta.

Contatti: sissar@ape.fvg.it


3. Anbi Friuli Venezia Giulia

In Friuli Venezia Giulia operano Consorzio di Bonifica Cellina Meduna, Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia che costituiscono l’Associazione dei Consorzi di Bonifica della Regione. Questi enti svolgono attività per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio e dell’ambiente, per la prevenzione dal rischio idraulico del territorio e delle comunità insediate.

In merito all’attività svolta, i tre Consorzi coprono una superficie territoriale di 373.717 ettari dei quali 88.122 ettari sono soggetti a bonifica e 93.413,16 ettari di superficie irrigata. Essi hanno 31.528 posizioni agricole attive ed il servizio irriguo si basa su 2.263 km di canali e canalette irrigue a cielo aperto, 107 pozzi di prelievo da falda freatica o superficiale e 69 stazioni di pompaggio.

In ottemperanza alla LR. n.11/2015 ai Consorzi di bonifica è stata affidata la gestione di quasi tutti i corsi d’acqua sul territorio regionale.
Con l’attuazione del “Piano energetico” i Consorzi hanno:

  • perseguito l’obiettivo di compensare i consumi di energia per la propria attività istituzionale attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • attuato uno dei compiti prioritari affidati dalla legge e dagli statuti ai Consorzi, ovvero la salvaguardia e la tutela del territorio;
  • canoni ridotti, utilizzando i proventi dell’energia elettrica per l’attività di bonifica sul territorio.

L’Associazione Consorzi di Bonifica del Friuli Venezia Giulia nel 2025 svolgerà una serie di iniziative volte a supportare e innovare il settore agricolo, in particolare sugli aspetti inerenti lo sviluppo di filiere corte, l’agricoltura biologica, il risparmio di energia sostenibile, l’efficienza energetica e la produzione e l’uso di energie rinnovabili per l’agricoltura, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse idriche e l’aumento della biodiversità. Il programma prevede attività di consulenza, assistenza specialistica e dimostrazioni
pratiche.

Attività

INCONTRI TECNICI COLLETTIVI IN PRESENZA
  • Incontri all’interno dei comprensori aziendali della Magnolia, Cantina Sociale di Rauscedo e stazione di pompaggio Sesto al Reghena.
  • Incontri all’interno del comprensorio dell’Azienda Agricola Bianchini F.lli.
  • Incontri all’interno del comprensorio delle aziende Fondazione Villa Russiz, La Taviela e Tofful.
AZIONI DIMOSTRATIVE
  • Monitoraggio dello stato idrico della coltura di Vitis vinifera per il comprensorio della Cantina Sociale di Rauscedo.
  • Impostazione dello stress idrico guidato sui vigneti.
  • Monitoraggio dello stato idrico delle colture di mais e soia. Applicazione della fertirrigazione con percorsi nutrizionali dedicati.
  • Supporto alla gestione collettiva del consiglio irriguo: il caso del Consorzio Bonifica Cellina Meduna – Stazione di pompaggio di Sesto al Reghena.
  • Il sorgo come alternativa al mais per l’impiego zootecnico in areale del medio e alto Friuli in risposta alle esigenze di una gestione sostenibile della risorsa idrica.
  • L’irrigazione e la fertirrigazione di precisione.
CONSULENZA E ASSISTENZA IN AZIENDA
  • Introduzione alle certificazioni volontarie d’uso sostenibile dell’acqua e di tutela quali-quantitativa della risorsa idrica;
  • Le soluzioni agronomiche volte all’ottimizzazione della risorsa idrica e della fertirrigazione;
  • La gestione sostenibile della risorsa idrica con particolare riguardo ai sistemi irrigui adottati;
  • Introduzione all’utilizzo di software di supporto decisionale (DSS) per la gestione irrigua (ad esempio Irriframe e AgriCS) e all’utilizzo della sensoristica dedicata;
  • Introduzione al corretto utilizzo delle risorse idriche e della fertirrigazione
    mirata all’ottimizzazione dell’utilizzo dei fertilizzanti nel rispetto della normativa vigente.

Contatti: f.giacomello@cbcm.it


4. Cefap Friuli Venezia Giulia

Il servizio di assistenza tecnica e consulenza verrà erogato su tutto il territorio regionale, con l’obiettivo di supportare e valorizzare il comparto agricolo, a beneficio delle seguenti categorie di imprese:

  • imprese agricole, comprese quelle associate, che dispongano di un’unità tecnico-economica situata prevalentemente all’interno del territorio regionale. Queste imprese devono essere regolarmente iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese, ai sensi dell’articolo 2 del DPR n. 558/1999;
  • cooperative agricole e loro consorzi, che abbiano un’unità tecnico-economica collocata
    principalmente nel territorio regionale e risultino iscritte al registro regionale delle cooperative, come previsto dall’articolo 3 della Legge Regionale n. 27/2007.

A disposizione delle aziende agricole vi è un infopoint dedicato, situato presso la sede del CeFAP a Codroipo. Questo spazio è stato pensato per offrire un primo punto di contatto alle imprese interessate, fornendo informazioni essenziali e una pre-consulenza tecnica attraverso il supporto di referenti esperti interni. L’infopoint consentirà alle aziende di ricevere indicazioni preliminari sulle diverse tematiche di interesse. L’obiettivo è orientare
le imprese nella scelta del tipo di assistenza tecnica più adatta alle proprie esigenze, facilitando un accesso mirato ai servizi disponibili.

Oltre alla consulenza individuale, verranno organizzati incontri collettivi in presenza, durante i quali le aziende potranno approfondire argomenti di rilevante interesse per il settore agricolo. Questi eventi saranno condotti da tecnici qualificati e da esperti del settore, in modo da garantire un aggiornamento continuo e un confronto diretto su
tematiche di attualità e innovazione.

In aggiunta, il CeFAP attiverà un servizio specifico di consulenza e assistenza tecnica individuale, che sarà erogato direttamente presso le aziende che ne faranno richiesta. Questo servizio prevede l’intervento di tecnici altamente specializzati, selezionati dal CeFAP, che si recheranno in loco per fornire supporto pratico e soluzioni mirate alle esigenze produttive e gestionali delle singole imprese.
Grazie a questa iniziativa, le aziende agricole potranno contare su un supporto qualificato e
personalizzato, migliorando così la propria competitività e sostenibilità all’interno del mercato regionale e nazionale.

Attività

TEMATICHE PER CUI È POSSIBILE RICHIEDERE IL SERVIZIO SISSAR:
  • Miglioramento della gestione economica e delle pratiche ambientali: supporto per
    ottimizzare la redditività aziendale e ridurre l’impatto ambientale;
  • Condizionalità rafforzata: assistenza per il rispetto delle normative europee e nazionali in materia di agricoltura sostenibile;
  • Agricoltura 4.0: implementazione di nuove tecnologie digitali e soluzioni innovative per
    l’ottimizzazione della produzione agricola;
  • Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro: consulenza per garantire la conformità alle
    normative vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori;
  • Sviluppo di servizi nelle fattorie didattiche e sociali: supporto per la creazione e gestione di attività educative e sociali nelle aziende agricole;
  • Sviluppo della competitività aziendale: strategie per migliorare la comunicazione aziendale, anche in lingua inglese, e per incrementare la multifunzionalità dell’impresa agricola.

Contatti: s.feltrin@cefap.fvg.it


5. Cia – Agricolae

Il servizio offerto dalla Cia-Agricolae aiuta le aziende agricole a migliorare la loro sostenibilità economica. L’obiettivo è analizzare i processi e le performance delle aziende per ottimizzare i risultati e guidare gli investimenti. Il punto principale è far comprendere agli imprenditori agricoli quanto sia importante analizzare i dati per prendere decisioni più consapevoli. Il tecnico studierà le necessità specifiche di ciascuna azienda per creare un piano di lavoro personalizzato, con obiettivi concordati.

Gli strumenti forniti aiuteranno a gestire l’azienda in modo moderno e più efficace. L’assistenza si concentrerà su due aspetti importanti: la parte economica, che riguarda il rapporto tra costi e ricavi, e la parte monetaria, che riguarda il flusso di denaro in entrata e in uscita.

Inoltre, si forniranno le basi per realizzare un piano di marketing che permetta di analizzare il business, definire gli obiettivi e sviluppare strategie di comunicazione e promozione. Verranno esplorate le opportunità per diversificare l’attività principale, come ad esempio aprire un agriturismo, trasformare i prodotti, avviare fattorie didattiche e sociali o vendere direttamente ai consumatori.

Un altro aspetto del servizio riguarderà l’applicazione delle normative Bcaa (Buone condizioni agronomiche e ambientali) nell’azienda. Sarà redatta una lista di controlli per garantire il rispetto delle norme e aiutare l’imprenditore a seguire costantemente le buone pratiche agricole e ambientali. Perché aderire alla consulenza?

  • Conoscere i dati aziendali e i costi reali: avere una visione chiara e precisa dei numeri è essenziale per una gestione più efficiente della tua azienda;
  • Fruibilità delle informazioni: non dovrai più avere dubbi su bilanci e report! Il nostro servizio renderà chiare anche le voci più complesse;
  • Visibilità esterna e obiettiva: un punto di vista esterno, non emotivamente
    coinvolto, ti aiuterà a riflettere sulle problematiche aziendali in modo oggettivo
    e produttivo;
  • Un aiuto gratuito e non vincolante: potrai ottenere supporto nella presa di decisioni, sia per piccole che per grandi scelte;
  • Uno strumento utile nel lungo periodo: la consulenza ti fornirà un supporto concreto, che potrai continuare a utilizzare anche in futuro.

Attività

• Per ogni azienda sarà predisposto un percorso individuale:
– Analisi della forza lavoro impiegata, dei prodotti e dei processi.
– Rilevamento delle esigenze aziendali (es. problemi di liquidità; verifica fattibilità investimenti; integrazione del reddito; ricerca nuovi canali commerciali; apertura punto vendita, …).
• Redazione del piano di lavoro
• Elaborazione di tabelle per la rilevazione dei dati
• Rilevazione dati
• Analisi mirata a seconda delle esigenze:
– Controllo di gestione
> Imputazione delle spese per centri di costo
> Definizione del costo effettivo di ogni singolo prodotto finito
> Marginalità
> Per gli agriturismi: food cost (dal costo del prodotto agricolo alla ricetta finita)
> Determinazione del corretto prezzo di vendita per ogni prodotto
> Punto di pareggio
> Definizione di eventuali azioni correttive
– Fattibilità investimenti
> Redazione Business Plan
> Previsionali flussi finanziari con particolare riferimento ad eventuali investimenti
> Valutazione dell’effettiva convenienza del potenziale investimento
– Diversificazione: valutazione possibilità di introdurre attività complementari quali agriturismo, trasformazione interna o da conto terzi e attività didattica
• Relazione finale ed esposizione all’azienda dei risultati ottenuti e valutazione di eventuali azioni
• Rilascio di uno strumento base (excel) di controllo
di gestione facilmente fruibile per monitorare
autonomamente anche dopo la fine del progetto

Contatti: c.missana@cia.it


6. Coldiretti Friuli Venezia Giulia

Consulenza e assistenza specialistica per la multifunzionalità in agricoltura e altri ambiti strategici. La Federazione regionale Coldiretti Friuli Venezia Giulia accompagna le aziende agricole verso modelli di business competitivi e sostenibili. Oltre alla diversificazione aziendale, offriamo consulenza specialistica sulla condizionalità e le norme Bcaa, supporto per migliorare le prestazioni economiche e ambientali dell’impresa, e assistenza nella gestione e prevenzione dei rischi.

La multifunzionalità rappresenta oggi un’opportunità centrale: dall’agriturismo alle fattorie didattiche e sociali, dagli agriasili alla vendita diretta, ogni azienda può trovare il proprio percorso di sviluppo. I tecnici qualificati supportano l’imprenditore nell’analisi aziendale completa, identificando opportunità di miglioramento e conformità normativa. Particolare attenzione è rivolta alle realtà delle zone svantaggiate montane, dove
interventi mirati possono valorizzare le specificità territoriali e contrastare lo spopolamento.

L’approccio iintegrato permette di affrontare le sfide del settore agricolo con soluzioni personalizzate. Promuoviamo l’agricoltura multifunzionale come modello capace di coniugare tradizione e innovazione, redditività e sostenibilità.
Attraverso la rete Coldiretti, le aziende possono accedere anche a opportunità di formazione continua e scambio di esperienze con altre realtà.

Attività

  • Consulenza sugli obblighi di condizionalità e norme Bcaa del Eegolamento Ue 2021/2115, con analisi aziendale e verifica delle pratiche agricole tramite checklist personalizzate per garantire la conformità e l’accesso ai contributi comunitari;
  • Supporto per il miglioramento delle prestazioni economiche e ambientali dell’azienda, valutando innovazioni produttive e organizzative, con consulenza finanziaria mirata ad aumentare la redditività attraverso strategie sostenibili;
  • Servizi specialistici per la diversificazione dell’attività agricola e multifunzionalità, con
    consulenza su agriturismo, fattorie didattiche e sociali, agriasili, vendita diretta e altre
    opportunità per integrare il reddito aziendale;
  • Assistenza nella prevenzione e gestione dei rischi con analisi delle vulnerabilità aziendali e delle misure di sicurezza, fornendo strumenti concreti per la tutela dell’impresa e degli operatori;
  • Incontri tecnici dedicati al food cost nell’azienda agrituristica, alla presenza web e brand identity, alle opportunità della fattoria didattica e sociale, e ai finanziamenti disponibili per investimenti in multifunzionalità;
  • Visite guidate a realtà agricole innovative fuori regione, selezionate come casi di eccellenza nella diversificazione aziendale e sostenibilità, per stimolare nuove idee attraverso il confronto diretto con esperienze di successo;
  • Consulenza mirata per le aziende in zone svantaggiate montane, con incontri dedicati
    per valorizzare il potenziale delle imprese agricole nelle aree montane, trasformando i
    vincoli territoriali in opportunità;
  • Sportelli di assistenza tecnica disponibili in 20 sedi Coldiretti distribuite in tutta la
    regione, garantendo un supporto capillare e personalizzato agli imprenditori agricoli
    in ogni territorio del Friuli Venezia Giulia.

Contatti: luca.demarchi@coldiretti.it


7. Confagricoltura Fvg – Agrisoluzioni Srl

Confagricoltura Friuli Venezia Giulia, attraverso la propria società Agrisoluzioni Srl, ha aderito per il secondo anno consecutivo all’attività di consulenza e assistenza specialistica altamente qualificata Sissar. Forte dell’esperienza passata proseguirà nell’intento di organizzare incontri collettivi (sia in presenza che on line) e singoli, su chiamata.
Le imprese agricole potranno chiedere la consulenza di un tecnico abilitato che, con sopralluogo aziendale, valuterà la corretta applicazione della normativa riguardante la sicurezza sul lavoro sia per l’impresa che per le attività connesse.

Verrà controllata la documentazione richiesta in fase di controllo da parte degli Enti competenti e verrà rilasciata una check list con l’indicazione delle eventuali azioni da attuare. Con la collaborazione di Ersa e di diverse società del settore verranno organizzati incontri per valutare l’economicità delle colture e i possibili interventi atti a migliorare i ricavi dell’impresa diminuendo i capitoli di spesa e raggiungendo una migliore sostenibilità
economica.

Naturalmente, produrre meglio e con minori costi deve andare di pari passo con
una crescita della competitività. La capacità di saper vendere e di presentare al meglio il
proprio prodotto è ormai ineluttabile. Il saper parlare in pubblico e con il pubblico in occasione di fiere, degustazioni o fornitori. Tutti i corsi e gli incontri organizzati verranno pubblicizzati tramite la stampa locale, i canali social (Instagram) e il sito di Confagricoltura Friuli Venezia Giulia.

Inoltre, saranno organizzate visite a imprese e prove in campo di macchinari o nuove tecniche di lavorazione sia in Friuli Venezia Giulia che in altre regioni.
Il miglior utilizzo dell’acqua, le minime lavorazioni e la realizzazione di impianti arborei saranno alcuni dei temi trattati nelle visite presso le diverse realtà. In base alle esigenze delle imprese agricole si potrà prevedere la partecipazione alle fiere dedicate di settore presenziando così agli incontri maggiormente formativi.

Attività

  • Sviluppo e studio dello stato di competitività dell’impresa agricola e del suo potenziale
    di crescita attraverso investimenti mirati, migliorando la capacità nelle vendite e nella
    presentazione dell’impresa e dei prodotti agricoli;
  • Programmazione colturale delle campagne agrarie sotto il punto di vista agronomico ed economico con valutazione dei risultati delle precedenti e, in base ai cambiamenti climatici, le migliori opportunità offerte e richieste dal mercato;
  • Valutazione e attenta gestione dei principali nutrienti presenti nel suolo.
    La salute del suolo e il suo ripristino;
  • Programmazione di uno strumento elettronico utile per l’impresa agricola al fine di valutare la massima e migliore sostenibilità aziendale, anche attraverso un’informatizzazione dei dati di produzione delle colture, dei nutrienti e dei macchinari utilizzati;
  • Elaborazione del progetto di multifunzionalità, anche in relazione alle fattorie didattiche
    e all’agricoltura sociale. Una visione a 360° delle possibilità offerte all’impresa agricola
    e sostenibilità degli investimenti;
  • Informazione e supporto all’impresa agricola nei confronti degli obblighi derivanti dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro con sopralluogo aziendale. Particolare attenzione
    verrà prestata alle nuove casistiche di rapporti di lavoro (es. il contratto di appalto) e implicazioni normative;
  • L’occupazione in agricoltura, la normativa di riferimento sia relativamente a manodopera
    italiana che straniera, comunitaria e non. Il welfare aziendale anche al fine di rendere maggiormente sostenibile l’impresa nella governance.

Contatti: assistenzatecnicafvg@confagricoltura.it


8. Confcooperative – Confservizi Fvg

Confservizi Fvg Srl è la società di servizi di Confcooperative Fvg dedicata all’erogazione di un’ampia gamma di servizi specialistici sia alle cooperative agricole associate sia ai soci agricoltori:

  • aggiornamento normativo e tecnico;
  • attività informativa e di consulenza specializzata;
  • assistenza amministrativa e tecnica per la presentazione di domande di finanziamento;
  • aggiornamento per la predisposizione della documentazione di supporto alla presentazione delle domande credito agevolato;
  • promozione e assistenza alla realizzazione dei progetti a valere sul Csr 2023/2027; adeguamento alle normative igienico-sanitarie ed ambientali: elaborazione ed aggiornamento dei manuali di auto-controllo;
  • organizzazione dei corsi per aziende agricole necessari all’ottenimento del
    patentino per l’uso di fitofarmaci;
  • organizzazione dei corsi per l’ottenimento del patentino trattoristi;
  • assistenza ed accompagnamento alla stesura del documento di valutazione del rischio (Dvr), alla definizione di procedure specifiche per la gestione del rischio in azienda e alle modalità di adeguamento alle normative collegate;
  • assistenza per la realizzazione di progetti di certificazione volontaria (Globalgap, Iso 9001, Brc, Aqua); assistenza e consulenza sugli adempimenti previsti dalla normativa comunitaria dell’Ocm vino e sulle Dop e Igp.

Confservizi Fvg da tre anni opera come soggetto erogatore dei servizi previsti dalla programmazione Sissar. I soggetti fruitori sono: le imprese agricole singole e associate con almeno un’unità tecnico-economica situata prevalentemente sul territorio regionale, iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese di cui all’art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 14 dicembre 1999, n. 558; le cooperative e loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del Dlgs 18 maggio 2001, n. 228 con unità tecnico-economica situata prevalentemente sul territorio regionale, iscritte nel registro regionale delle cooperative.

Attività

SISSAR A – SEMINATIVI
Monitoraggio del territorio con la raccolta di dati significativi per la difesa integrata
e biologica; monitoraggio fitopatie e micotossine; redazione e pubblicazione di bollettini fitopatologici.
SISSAR B – SEMINATIVI
A) Incontri tecnici in presenza e online
Gestione agronomica di specifiche filiere, per l’ottenimento di un prodotto di qualità; moderne tecniche di meccanizzazione delle filiere di settore; miglioramento della qualità del prodotto in fase di raccolta e post raccolta; valutazione dei miglioramenti aziendali nell’ottica della sostenibilità
B) Azioni dimostrative
Filiera di qualità del mais alimentare; filiera di qualità del grano tenero di forza
C) Consulenza e assistenza in azienda su chiamata
Gestione agronomica di specifiche filiere, per l’ottenimento di un prodotto di qualità;
moderne tecniche di meccanizzazione delle filiere di settore; miglioramento della
qualità del prodotto in fase di raccolta e post raccolta; valutazione dei miglioramenti
aziendali nell’ottica della sostenibilità.
SISSAR A – VITIVINICOLO
A) Monitoraggio della flavescenza dorata
SISSAR B – VITIVINICOLO
A) Incontri tecnici in presenza e online
Linee di difesa anticrittogamica; defogliazione post fioritura; gestione del sottofila; bilancio fitosanitario pre vendemmia, tecniche di potatura; presentazione risultati azioni dimostrative.
B) Azioni dimostrative
Indagine sulla diffusione della cocciniglia; gestione territoriale sostenibile della cocciniglia (p. ficus); attività di analisi e studio sulla concimazione e nutrizione della vite, finalizzata al miglioramento della qualità e sanità delle uve; incidenza della defogliazione e dell’uso di caolino nello sviluppo degli aromi nella varietà Sauvignon.
C) Consulenza e assistenza tecnica
Gestione della chioma; buone pratiche per la mitigazione del rischio di deriva, inquinamento puntiforme e normativa Piano d’Azione Nazionale sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari; viticoltura di precisione e l’utilizzo di sistemi innovativi per il monitoraggio e la gestione sostenibile degli input per la coltivazione della vite; pratiche agronomiche e scelte aziendali per la produzione integrata e la sostenibilità degli ecosistemi agrari.

Contatti: sissar@confservizifvg.it


9. Consorzio Olio Tergeste Dop

Il Consorzio Olio Dop Tergeste nasce nell’anno 2002 per volontà degli olivicoltori triestini.
Le attività del Consorzio fin dai primi anni di operatività, sono state guidate dalla ferma convinzione che i prodotti di eccellenza debbano essere facilmente riconosciuti dai consumatori e la denominazione Dop è il riconoscimento principale di qualità.
Le aziende fondatrici hanno da sempre goduto di un territorio altamente vocato, il quale ha dato negli anni prodotti di altissimo livello. Il Consorzio ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali nel 2006, un attestato che gratifica quanti si sono impegnati nel progetto di perseguire la qualità dell’olio tanto legato alla tradizione e alla cultura locale.

Nel nostro territorio la cultura della qualità significa portare il “concept” oltre la spremitura e l’imbottigliamento, vuole dire conoscere e preservare l’ambiente, tramandare un sistema di produzione che garantisca al consumatore finale, attraverso controlli rigorosi e certificati, di acquistare il vero olio Tergeste Dop.
Oltre ai compiti istituzionali dovuti dal riconoscimento ministeriale, il Consorzio assiste tutti i produttori della provincia di Trieste incentivando l’olivicoltura, nella convinzione che questa forma secolare di coltivazione sia necessaria per mantenere la biodiversità del territorio triestino.

Il Consorzio Dop Tergeste vigila il territorio per controllare il corretto utilizzo delle denominazioni indicate sulle etichette, controlla gli abusi e le contraffazioni legate all’olio extravergine di oliva. Il Consorzio segue in prima persona la valorizzazione della produzione dell’olio extravergine di oliva e il miglioramento della qualità ed esegue attività di promozione e divulgazione della Dop Tergeste in Italia e nel mondo.

Con la programmazione 2025-2027, il progetto “Sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale” (Sissar), a cui aderisce il Consorzio Dop Tergeste, continuerà a offrire anche alle aziende olivicole regionali servizi di consulenza e assistenza specialistica altamente qualificata per la promozione delle conoscenze (vedi legge regionale 23 febbraio 2006 n.5).

Attività

SISSAR A
• Monitoraggio del territorio con la raccolta di dati significativi per la difesa integrata e biologica
• Controllo in campo sulla salute dell’oliveto e verifica dei parassiti
• Stesura di bollettini decisionali settimanali sull’ andamento della stagione olivicola
• Controlli di maturazione delle olive per fornire il momento ottimale di raccolta
SISSAR B
• Organizzazione e partecipazione a eventi collettivi su tematismi quali:
– Gestione agronomica dell’oliveto, con particolare riferimento alla potatura, fertilizzazione, irrigazione e alla valutazione della gestione fitosanitaria della coltura
– Moderne tecniche di meccanizzazione in olivicoltura
– Tecniche di miglioramento della qualità del prodotto in fase di raccolta e post raccolta
– Attività di divulgazione, formazione, informazione relativamente al riconoscimento e al contenimento di fitopatie collegate ad organismi di quarantena e/o patogeni emergenti
• Attività diretta in campo come:
– Assistenza diretta alle aziende olivicole
– Prove innovative sperimentali in campo su olivo
– Prove dimostrative sull’utilizzo di nuove attrezzature che migliorino le condizioni di coltivazione e riducano l’impatto economico e ambientale

Contatti: alan.mechi@gmail.com


10. Consorzio per la tutela del formaggio Montasio Dop

Il formaggio Montasio è l’unica Dop lattiero-casearia del Friuli Venezia Giulia. E come sottolineano dal Consorzio di tutela, «è molto più di un formaggio: è l’anima della regione, simbolo di una tradizione che si è fatta identità».

Per convincersene, basta incontrare i titolari e i tecnici dei 50 stabilimenti situati nella zona di origine, tra produttori, stagionatori e l’associazione dei produttori del latte; oppure gli stessi allevatori che conducono le 650 stalle produttrici del latte destinato alla caseificazione. Dalle loro parole emergerà anche orgoglio e senso di appartenenza.
Ma è anche sufficiente assaggiare il formaggio ad occhi chiusi: un’attenta degustazione permetterà di apprezzare anche gli aromi delle erbe dei pascoli in cui riposano le bovine che forniscono il latte alla filiera.

In altre parole, continuano dal Consorzio, il Montasio Dop «non è solo un formaggio: è un racconto, un’eredità, un’emozione che parla delle terre friulane e delle montagne che custodiscono le sue origini». Realizzato solo con latte fresco, non pastorizzato, caglio e sale, il Montasio fa di questa semplicità il proprio valore aggiunto.
Interessante poi l’azione del Consorzio a supporto del Sissar, con la sua attività di consulenza e assistenza specialistica nel campo della zootecnia da latte.

Nell’ambito della Legge regionale 23 febbraio 2006 n. 5 “Sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale (Sissar)”, sono stati attivati, per l’anno 2025, servizi gratuiti di consulenza e assistenza specialistica altamente qualificata in zootecnia da latte.
I servizi, finanziati dalla Regione Fvg ed erogati dal Consorzio per la tutela del formaggio Montasio, si concentreranno su aspetti legati alla prospettiva colturale e di allevamento, alle tecniche sostenibili di produzione e anche a soluzioni qualitative nella produzione lattiero casearia.

Le finalità del progetto sono il miglioramento dell’efficienza e della sostenibilità delle imprese zootecniche e la valorizzazione delle produzioni lattiero casearie delle imprese agricole, delle cooperative e dei loro consorzi presenti in Friuli Venezia Giulia tramite un’attività di consulenza scientifica esperta e altamente specializzata al fine di portare
un miglioramento della qualità del latte e delle produzioni lattiero casearie.

Attività

I SERVIZI PER GLI ALLEVAMENTI E PER I CASEIFICI
Ecco alcuni esempi dei servizi erogati dal Consorzio nell’ambito del Sissar.

PROSPETTIVE COLTURALI E DI ALLEVAMENTO E TECNICHE SOSTENIBILI DI PRODUZIONE
Rivolto alle imprese che operano nel settore della zootecnia da latte.
Il servizio si prefigge il fine di veicolare le informazioni sulle migliori tecniche di produzione
e di proporre interventi correttivi per la risoluzione di specifiche problematiche riguardanti:
• aspetti agronomici e colturali;
• aspetti di allevamento.

SOLUZIONI QUALITATIVE NELLA PRODUZIONE LATTIERO CASEARIA
Il servizio è rivolto alle imprese che operano
nella trasformazione lattiero-casearia con la finalità
di apportare miglioramento qualitativo nelle fasi di:
• produzione;
• stagionatura.

Contatti: info@formaggiomontasio.net


11. Consorzio produttori olio extravergine d’oliva del Friuli Venezia Giulia

Con la programmazione Sissar 2025-2027 la Regione Friuli Venezia Giulia ha esteso il sistema integrato dei servizi al sostegno dello sviluppo dell’olivicoltura, anche alle province di Udine e di Pordenone. L’obiettivo è quello di offrire un’opportunità di diversificazione delle colture e valorizzazione dei prodotti del territorio, puntando ad aumentare l’estensione e produzione degli oliveti, razionalizzare le coltivazioni e produrre un olio di eccellente qualità da porre sul mercato con marchio Igp.

Il settore olivicolo in Friuli Venezia Giulia sta mettendo a dimora sia oliveti con sesti di impianto tradizionali (ad es. 200 piante/ha) negli areali di collina, che con sesti di impianto a maggior densità (ad es. 500 piante/ha) in pianura. Il consorzio si impegna
a sostenere le imprese con attività di consulenza e assistenza tecnica a chiamata per la gestione agronomica e la difesa integrata e biologica degli oliveti esistenti ed anche per i nuovi impianti.

Queste attività si inseriscono molto bene nel programma di sviluppo e crescita del Consorzio per l’aggregazione di una filiera sempre più ampia di operatori, la realizzazione e conduzione di un innovativo centro di trasformazione e per la formazione e la crescita professionale.

Grazie al sostegno della Regione e all’interesse delle imprese il Consorzio sta diventando il punto di riferimento per il rilancio dell’olivicoltura in Fvg, scommettendo su innovazione, formazione, sostenibilità, qualità e tracciabilità.
Oltre alle attività di gestione agronomica e di difesa integrata, il programma delle attività per il 2025 prevede di sviluppare le tematiche relative all’epoca di raccolta, alla trasformazione e alla produzione di un olio di qualità. A questo riguardo si menziona il premio di “Consorzio dell’anno 2025” ottenuto dal Gambero Rosso.

Attività

Le attività proposte dal Soggetto erogatore/Consorzio si focalizzano su: monitoraggio,
formazione e sperimentazione per le imprese in Provincia di Udine e Pordenone.
In particolare, saranno messe in campo le seguenti iniziative:

  • monitoraggio dei principali agenti patogeni dell’olivo su un numero selezionato e rappresentativo di oliveti, collaborando alla redazione dei bollettini fitopatologici di difesa integrata e biologica;
  • consulenza e assistenza specialistica altamente qualificata a singole aziende con riferimento alla progettazione e gestione agronomica dell’oliveto, difesa integrata, potatura, tecniche di raccolta, conferimento al frantoio;
  • eventi di formazione e incontri tecnici collettivi in presenza con focus su tematiche di interesse per l’intera filiera olivicola regionale (come ad es. caratterizzazione delle varietà di
    olivo autoctone, gestione agronomica dell’oliveto, impollinazione, attrezzature e sesti d’impianto, filtraggio e stoccaggio dell’olio, avvio all’assaggio degli oli, visite in oliveto e in frantoio);
  • azioni dimostrative in campo con focus su tematiche di interesse per la filiera,
    in particolare per la raccolta meccanizzata delle olive su impianto intensivo e prova di raccolta meccanizzata in impianti convenzionali, presso imprese agricole in Regione.

L’ente erogatore già fornisce assistenza ai soci del Consorzio e anche alle aziende friulane interessate all’olivo. Questo servizio sarà ora strutturato secondo le linee guida Sissar 2025.

Contatti: info@oliofvg.it


12. Cooperativa agricola Fiumicello

La storia della Cooperativa Agricola Fiumicello Soc. Coop. Agr. è un racconto di determinazione, collaborazione e crescita costante, radicato nel desiderio di migliorare le condizioni di vita degli agricoltori locali. Nata negli Anni ‘50 del secolo scorso, in un periodo in cui la vita rurale era segnata da difficoltà economiche, l’idea di unire le forze per affrontare le sfide comuni iniziò a germogliare tra i lavoratori della terra.

Il primo passo concreto fu la creazione della sezione di Fiumicello del “Club 3P” nel 1958, un’associazione che riuniva dodici coltivatori con l’obiettivo di sperimentare nuove tecniche di produzione e migliorare le colture. Questo spirito di innovazione e collaborazione si rivelò vincente, alimentando l’entusiasmo e la convinzione che la strada intrapresa fosse quella giusta.

Tuttavia, le ristrettezze economiche del tempo limitavano le possibilità di crescita. Gli agricoltori condividevano gli attrezzi, ma l’accesso ai finanziamenti pubblici era precluso. Fu così che, grazie all’intuizione di un dirigente dell’Assessorato all’Agricoltura di Udine, nacque l’idea di costituire una cooperativa vera e propria.

Il 15 marzo 1964, presso lo studio del notaio Nicolò Quarantotto a Cervignano del Friuli (UD), fu redatto l’atto costitutivo della Cooperativa Agricola Fiumicello Soc. Coop. Agr. I nove soci fondatori, tra cui Edi Bianchin, Mario Delneri e Cesarino Zuppel, diedero vita a un’organizzazione che avrebbe segnato la storia dell’agricoltura locale.
I primi anni furono caratterizzati da sacrifici e investimenti pionieristici. L’acquisto di attrezzature, come la prima mietitrebbia, rappresentò un passo fondamentale per migliorare l’efficienza del lavoro. Nonostante le difficoltà economiche e le avversità climatiche, lo spirito di collaborazione e la determinazione dei soci permisero alla cooperativa di crescere e di ampliare i propri servizi.

Negli anni successivi, la Cooperativa Agricola Fiumicello continuò a evolversi, adattandosi alle nuove esigenze del mercato e investendo in tecnologie all’avanguardia.
Oggi, rappresenta un punto di riferimento per gli agricoltori della zona, offrendo una vasta gamma di servizi e contribuendo allo sviluppo del territorio, con un’attenzione particolare alla qualità delle produzioni cerealicole, foraggere e vitivinicole.

Attività

La Cooperativa Agricola Fiumicello Soc. Coop. Agr. è oggi una realtà consolidata, che opera nel settore agricolo con un’ampia gamma di servizi e attività. Nell’ambito delle attività Sissar, la Cooperativa promuove:

  • Servizi specifici per le colture del pero e del pesco;
  • Consulenza e assistenza specialistica in ogni singola azienda con servizi finalizzati al
    miglioramento della gestione agronomica e fitosanitaria sulle colture di pero e pesco;
  • Attività di monitoraggio delle principali avversità che interessano pero e pesco, con redazione di specifici bollettini di difesa divulgati ai produttori;
  • Incontri collettivi volti agli agricoltori dedicati all’approfondimento di tematiche di interesse quali: prevenzione e contenimento dello sviluppo di principali patogeni/parassiti e/o fisiopatie su pero e pesco, nuove varietà di pesco, fertilizzazione specifica e formazione sui migliori sistemi di allevamento e tecniche di potatura.

Al di fuori dell’ambito delle attività Sissar, la cooperativa offre servizi specifici ai propri soci, come fornitura di mezzi tecnici (sementi, concimi, fitofarmaci, ecc..) e di macchine all’avanguardia per le lavorazioni del terreno, la raccolta e altre operazioni agricole, oltre a servizi inerenti alla commercializzazione dei prodotti.

Contatti: agrifium2007@gmail.com


13. Copagri – Casaverde

La Confederazione produttori agricoli (Copagri) è un’organizzazione professionale agricola a vocazione generale che rappresenta oltre 650.000 associati su tutto il territorio nazionale. Fondata con l’obiettivo di supportare e tutelare gli interessi degli agricoltori italiani, Copagri offre una gamma completa di servizi per facilitare le relazioni, semplificare l’approccio burocratico e ottimizzare i processi produttivi delle aziende agricole.

L’organizzazione è attivamente coinvolta in diverse iniziative e progetti a sostegno del settore agricolo. Tra questi, il Caa-Caf Agri, un centro autorizzato di assistenza agricola costituito per assistere le aziende nei procedimenti amministrativi finalizzati all’erogazione di aiuti comunitari, nazionali e regionali, nonché nella consulenza per la gestione e lo sviluppo delle attività agricole.

Inoltre, Copagri ha promosso la cooperativa Gaia Energia, la prima grande comunità di produttori e consumatori di energia rinnovabile prodotta dagli agricoltori italiani, con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e sostenere la produzione e il consumo di energia certificata dal marchio etico Gaia.

Nel contesto del Friuli Venezia Giulia, Copagri Fvg è stata fondata nel 2016 a Codroipo e oggi conta sette sedi nella regione. Questa organizzazione regionale si dedica a fornire assistenza e servizi alle aziende agricole locali, rispondendo alle esigenze specifiche di un territorio di confine caratterizzato da prodotti di alta qualità.
Copagri Fvg offre consulenza agronomica e zootecnica, supporto nelle domande Pac, gestione di pratiche per contributi agevolati, stime e valutazioni dei danni, oltre a servizi fiscali e di patronato.

Un esempio concreto dell’impegno di Copagri Fvg è la partecipazione al Sistema Integrato dei Servizi di Sviluppo Agricolo e Rurale (Sissar), attraverso la società di servizi Casaverde. Questo coinvolgimento evidenzia la volontà dell’organizzazione di offrire sempre più, nei territori in cui opera (nel caso specifico il Friuli Venezia Giulia) consulenza e assistenza
specialistica altamente qualificate per specifici settori produttivi, contribuendo allo sviluppo e alla competitività delle aziende agricole regionali.

In altri termini, Copagri continua a rappresentare un punto di riferimento fondamentale
per gli agricoltori italiani, offrendo supporto a livello nazionale e regionale attraverso una vasta gamma di servizi e iniziative volte a promuovere lo sviluppo sostenibile e la competitività del settore agricolo.

Attività

Gli aspetti colturali e di allevamento e le tecniche sostenibili di produzione in specifici settori produttivi.

  • Obblighi derivanti dai criteri di gestione obbligatori e le norme Bcaa di cui al titolo III, capo I, sezione 2, del regolamento (Ue) 2021/2025;
  • I piani e i programmi di diversificazione aziendale verso aspetti didattici e sociali,
    compresa l’organizzazione e la programmazione dell’offerta, mediante l’introduzione di strumenti, metodi e tecniche di gestione economica aziendale e di piani di marketing;
  • Gli aspetti inerenti alle prestazioni economiche e ambientali dell’azienda agricola, compresi gli aspetti relativi alla competitività;
  • Gli aspetti inerenti allo sviluppo di filiere corte, l’agricoltura biologica, il risparmio di
    energia sostenibile, l’efficienza energetica e la produzione e l’uso di energie rinnovabili per l’agricoltura, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse idriche, l’aumento della biodiversità o delle prestazioni in termini di biodiversità e gli aspetti sanitari dell’allevamento;
  • La prevenzione e la gestione dei rischi;
  • La modernizzazione, il rafforzamento della competitività, l’integrazione settoriale, l’orientamento al mercato e la promozione dell’imprenditorialità e dell’innovazione,
    in particolare per la preparazione e l’attuazione dei progetti dei gruppi operativi Pei;
  • Le condizioni di occupazione e gli obblighi dei datori di lavoro, nonché la salute e la sicurezza sul lavoro e l’assistenza sociale nelle comunità agricole;
  • La normativa regionale in materia di diversificazione dell’attività agricola, con particolare riferimento alle fattorie didattiche e all’agricoltura sociale.

Contatti: 0432.815970 / Mob. 389.1445680


14. Copropà

La Cooperativa produttori patate (Copropà) rappresenta oggi una realtà consolidata nel panorama agricolo del Friuli Venezia Giulia. Nata nel 1988 dalle ceneri della storica Latteria di Ovoledo di Zoppola, la cooperativa ha saputo evolversi fino a diventare un punto di riferimento per la pataticoltura regionale.
Partita con soli 6.000 quintali di patate raccolte nel 1990, Copropà ha registrato una crescita costante, arrivando oggi a lavorare tra i 40.000 e 50.000 quintali annui. Questo sviluppo è stato possibile grazie all’adesione di nuovi soci, attualmente circa 70, provenienti dalle province di Pordenone e Udine.

La cooperativa coltiva principalmente varietà a pasta gialla come Marabel, Costance, Belamì, Sensation e Colomba, mentre per la pasta bianca predilige la Kennebec, particolarmente apprezzata in Friuli. Per la campagna 2025/2026 sono stati seminati circa 150 ettari di patate.

Le patate Copropà vengono prodotte seguendo un disciplinare interno che limita l’uso di fertilizzanti, diserbanti e antiparassitari. Ogni lotto viene sottoposto ad analisi chimiche e organolettiche per garantire l’assenza di residui di pesticidi. La cooperativa ha ottenuto importanti certificazioni come il marchio regionale Aqua e, dal 2020, anche Global Gap.
Copropà non si ferma alla tradizionale commercializzazione del prodotto fresco. Negli ultimi anni ha ampliato la propria offerta con prodotti di quarta e quinta gamma: patate intere, a fette, a cubetti o a spicchi, disponibili in varie confezioni da 1 a 5 kg. La quinta gamma prevede anche la cottura a vapore delle patate già confezionate, preservandone tutte le caratteristiche organolettiche.

In collaborazione con il Sissar regionale, la cooperativa è impegnata in varie sperimentazioni: prove di coltivazione della cipolla, fertirrigazione con calcio e magnesio, colture intercalari per combattere gli elateridi (uno dei principali problemi della pataticoltura attuale) e monitoraggio degli stessi. Un socio ospita anche le prove varietali Ersa.
Copropà rappresenta un modello virtuoso di cooperazione agricola, capace di coniugare tradizione e innovazione, garantendo ai consumatori prodotti di qualità e agli agricoltori soci un’adeguata valorizzazione del loro lavoro.

Attività

SERVIZIO DI CONSULENZA E ASSISTENZA TECNICA

A partire dal 20 marzo 2025, Copropà offrirà un servizio di consulenza e assistenza specialistica su chiamata, grazie a due tecnici qualificati, per tutte le aziende del territorio con fascicolo del produttore aggiornato.
Inoltre, verranno organizzati incontri collettivi e azioni dimostrative su tematiche chiave per la pataticoltura e le colture in rotazione:

  • Prova di ottimizzazione della fertirrigazione;
  • Tecniche di sovescio per il contenimento degli elateridi;
  • Introduzione della coltivazione della cipolla in rotazione con la patata;
  • Strategie innovative di diserbo sulla patata Copropà potrà inoltre organizzare eventi di formazione e aggiornamento per il personale Sissar e per le aziende regionali, incluse partecipazioni a fiere, convegni e visite tecniche.
DIVULGAZIONE DEL SERVIZIO

L’iniziativa sarà promossa attraverso:
• Pubblicazione sul sito Copropà
• Inviti sui siti istituzionali (Ersa Fvg, Regione Fvg, enti locali)
• Mailing list delle aziende interessate
• Altri canali di diffusione
Periodo di attività: 20 marzo 2025-31 dicembre 2025
Zona di riferimento: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Settore: Orticolo (Patata)
Tematiche affrontate:
• Tecniche sostenibili di produzione
• Diversificazione aziendale e marketing
• Tecnologie digitali in agricoltura
Per maggiori informazioni, consultare il sito Copropà.

Contatti: amministrazione@copropa.it


15. Friulana nocciole

Friulana Nocciole Società agricola cooperativa nasce nel 2021 dalla volontà di un gruppo di produttori friulani di affrontare in forma aggregata le sfide poste da una coltura nuova, una scommessa per il territorio. Fino ad una decina di anni fa, il nocciolo, presente in forma spontanea in regione, non aveva trovato diffusione in coltura specializzata. I primi impianti sono stati realizzati basandosi su conoscenze ed esperienze maturate in altre regioni italiane.

Tuttavia, già dai primi anni, si è compreso che le caratteristiche pedologiche e climatiche del nostro ambiente richiedevano un adeguamento delle tecniche di coltivazione. Primo passo della neonata cooperativa è stato, pertanto, quello di dotarsi di un tecnico con lo scopo di affrontare le problematiche di carattere agronomico e di incrementare le produzioni.

Al momento della costituzione la cooperativa contava venti soci ed una superficie di circa cento ettari. Il crescente interesse nei confronti della coltura sta determinando un rapido incremento sia dei produttori che chiedono di associarsi, sia delle superfici da gestire. Stante queste premesse, si ritiene che la corilicoltura possa acquisire
importanza crescente, affermandosi nel contesto produttivo regionale.

I progetti per il 2025 riguardano aspetti diversi della produzione. Un primo obiettivo è quello di implementare il processo di stabilizzazione del prodotto. È in programma la realizzazione di una nuova e più moderna linea che consenta di processare in tempi rapidi un quantitativo maggiore di nocciole consentendo, al contempo, un miglioramento della qualità complessiva delle partite.

Un ulteriore ambizioso progetto riguarda la realizzazione di un’attività a carattere dimostrativo/sperimentale di durata pluriennale, volta ad approfondire il ruolo dell’impollinazione nel risultato produttivo. Verranno indagati aspetti di carattere genetico e fisiologico, correlandoli allo specifico contesto territoriale. Una parte rilevante dell’attività è rivolta all’impollinazione supplementare.
Scopo ultimo dell’iniziativa è quello di fornire un impulso alla coltivazione della specie in regione, dotando i produttori degli strumenti necessari per affrontare con professionalità e
competenza le sfide del futuro.

Attività

Assistenza tecnica di campo con servizi mirati e personalizzati rivolti alla progettazione di nuovi impianti, alla gestione agronomica e fitosanitaria.

  • Concentrazione, stabilizzazione e stoccaggio delle produzioni da destinare alla vendita;
  • Attività dimostrative volte all’approfondimento e alla ricerca di possibili soluzioni in merito a problematiche che interessano la coltura.
    A riguardo, con il supporto di Ersa e con la collaborazione di alcune università (Università di Torino e Università di Udine) sono state approfondite, con esperienze dedicate, tematiche inerenti la rispondenza varietale, gli aspetti pedologici correlati alla risposta vegeto-produttiva, la mitigazione degli stress climatici e la gestione di criticità di carattere patologico e fisiologico;
  • Attività di monitoraggio delle principali avversità che interessano la coltura con stesura,
    in collaborazione con Ersa, di uno specifico bollettino di difesa;
  • Formazione degli agricoltori con momenti di carattere tecnico (workshop, giornate in campo, visite a realtà di riferimento impegnate nella produzione e nella trasformazione delle nocciole) dedicati all’approfondimento delle principali tematiche di interesse;
  • Attività di divulgazione volte a promuovere la coltivazione del nocciolo.

Contatti: marco.demunari@gmail.com


16. Frutta Friuli

Frutta Friuli è la più grande organizzazione di produttori frutticoli del Friuli Venezia Giulia ed è nata nel 2022 a seguito della fusione tra le due maggiori e storiche cooperative del territorio: la Friulfruct sca di Spilimbergo fondata nel 1965 e la Friulkiwi sca di Rauscedo nata nel 1984. La cooperativa ha mantenuto due stabilimenti produttivi, uno a Rauscedo e uno a Spilimbergo dove ha anche la sede legale e amministrativa.

Sono 160 i suoi soci, che lavorano con passione e attenzione 650 ettari di frutteti. Attraverso una serie di interventi improntati all’innovazione dei suoi spazi produttivi, ha ora una capacità di conservazione di 260 mila quintali tra le due sedi. Frutta Friuli ha un fatturato di circa 20 milioni di euro annui, dato che la pone tra le realtà di punta del settore agricolo.

Frutta Friuli ha un forte orientamento all’export. Paesi arabi, Asia, Medio Oriente e America sono i suoi principali mercati di sbocco. Il mercato interno rappresenta circa il 20% del fatturato realizzato principalmente con la Grande distribuzione organizzata. La cooperativa è particolarmente attenta all’aspetto ambientale, sia in campagna, adottando metodi di produzione integrata e impianti fotovoltaici.

Frutta Friuli commercializza i propri prodotti attraverso tre marchi:

  • Friulfruct per le mele, tra cui le tradizionali Gala, Granny Smith, Golden Delicious, Red Delicious, Fuji e Morgenduft;
  • Friulkiwi per i kiwi. I frutteti dei soci vedono una predominanza di kiwi
    verde ma con sempre maggiori presenze di kiwi giallo e le prime coltivazioni di kiwi rosso;
  • Red Queen è il marchio per le mele di varietà Inored Story che si distinguono per essere rosse, dolci, croccanti e ticchiolatura resistenti.

Frutta Friuli – in qualità di soggetto erogatore nell’ambito del progetto di consulenza e assistenza specialistica svolto dal Sissar – nel 2025 svolgerà una serie di iniziative volte a supportare e innovare il settore frutticolo, in particolare per le colture di melo, ciliegio e actinidia. Il programma prevede attività di consulenza, assistenza specialistica e dimostrazioni pratiche per migliorare la produttività e la sostenibilità delle coltivazioni.

Attività

Grazie al sostegno del programma Sissar, Frutta Friuli Sca ha svolto le seguenti attività:
• Incontri tecnici collettivi in presenza. Otto incontri tra aprile e dicembre sui seguenti temi:

– Actinidia:
1. novità sulla moria del kiwi;
2. diradamento dei frutti e gestione della chioma;
3. inserimento insetti utili;
4. gestione delle risorse idriche;
5. risultati delle prove di impollinazione.

– Melo:
1. difesa attiva dalle gelate primaverili con metodi alternativi;
2. prove di climatizzazione degli impianti per la gestione della cascola e scottature;
3. presentazione risultati prove di campo gestione Glomerella.
• Azioni dimostrative. Sei prove pratiche per testare nuove tecniche:
– miglioramento dell’efficacia dell’impollinazione del kiwi Red e Gold Passion;
– inserimento di insetti utili per il contenimento dell’acaro eriofide dell’actinidia;
– sensoristica avanzata per ottimizzare l’uso dell’acqua su actinidia;
– sistemi innovativi di difesa attiva dalle gelate in melicoltura;
– prove di climatizzazione degli impianti per ridurre danni da stress termico;
– gestione della Glomerella del melo.
• Consulenza e assistenza in azienda.

Visite tecniche su:
– valutazione di particolari aspetti della gestione agronomica della coltura in ottica di un miglioramento qualitativo e quantitativo della produzione;
– gestione dell’allevamento e dello sviluppo delle piante in funzione dell’ottimizzazione della difesa, della produttività e della qualità.

Contatti: paoliarmando@gmail.com


17. Kmeca zveza

La Kmečka zveza – Associazione agricoltori è un’organizzazione di categoria che unisce gli
agricoltori operanti nelle zone montane e svantaggiate sul confine con la Slovenia. Dalla sua costituzione nel 1950, considerate le caratteristiche di questo territorio, difende i diritti degli agricoltori, promuove azioni volte alla difesa e allo sviluppo del settore primario, contrastando l’abbandono ed il degrado di queste aree.

Come associazione di categoria offre aiuto ed i propri servizi alle aziende agricole già dalle fasi iniziali di start-up, offrendo assistenza per tutte le necessità che l’imprenditore incontra nel fare impresa.
Questi servizi includono l’assistenza tecnica-fiscale ed amministrativa alle aziende agricole, disseminazione delle conoscenze, assistenza agronomica alle aziende, coordinamento
attività promozionali locali, altre competenze di carattere fiscale e tecnico specifiche per le aziende agricole.

La Kmečka zveza – Associazione agricoltori, inoltre, si fa promotrice di diverse forme di sviluppo delle aziende, attraverso il suo ruolo di congiunzione tra gli imprenditori e gli enti preposti allo sviluppo del settore agricolo.

Kmečka zveza – Associazione Agricoltori je strokovna in stanovska organizacija, ki združuje kmetije na goratih in manj razvitih območjih ob meji s Slovenijo. Od ustanovitve leta 1950, glede na značilnosti tega ozemlja, brani pravice kmetov, spodbuja ukrepe za ohranitev in razvoj primarnega sektorja ter na ta način nasprotuje opuščanju in degradaciji teh območij.
Kmečka zveza deluje v kmetijskem sektorju kot stanovsko združenje in nudi pomoč in storitve kmetijskim podjetjem že na nivoju start-up, in nudi pomoč za vse potrebe, ki jih podjetnik ima pri poslovanju.

Te storitve vključujejo tehnično-davčno in upravno pomoč kmetijskim podjetjem, širitev znanja, agronomsko svetovanje kmetijam, usklajevanje lokalnih promocijskih dejavnosti, druge specifične davčne in tehnične potrebe kmetij. Kmečka zveza – Associazione
Agricoltori promovira tudi različne oblike razvoja podjetij s svojo povezovalno vlogo med podjetniki in organi, odgovornimi za razvoj kmetijskega sektorja.

Attività

  • Stesura dei piani e programmi di diversificazione aziendale compresa l’organizzazione e la programmazione dell’offerta, mediante l’introduzione di strumenti, metodi e tecniche di gestione economica aziendale e di piani di marketing;
  • Analisi delle prestazioni economiche e ambientali dell’azienda agricola;
  • Sviluppo di filiere corte, l’agricoltura biologica, l’efficienza energetica e la produzione e
    l’uso di energie rinnovabili per l’agricoltura, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse idriche, l’aumento della biodiversità o delle prestazioni;
  • Assistenza nella gestione degli obblighi e delle norme Bcaa di cui al titolo III, capo I, sezione 2, del regolamento (Ue) 2021/2115;
  • Supporto nelle scelte di diversificazione dell’attività agricola nelle zone montane e
    svantaggiate, con particolare riferimento alla normativa regionale in materia di agriturismo, fattorie didattiche ed agricoltura sociale.
  • Priprava načrtov diverzifikacije poslovanja, organizacija in načrtovanje ponudbe z uvajanjem orodij, metod in tehnik ekonomskega vodenja in marketinških načrtov;
  • Analiza gospodarske in okoljske uspešnosti kmetijskega podjetja;
  • Razvoj kratkih verig, ekološko kmetovanje, energetska učinkovitost ter proizvodnja in uporaba obnovljivih energetskih virov v kmetijstvu, optimizacija rabe vodnih virov, povečana biotska raznovrstnost ali proizvodnost;
  • Pomoč pri upravljanju standardov Bcaa (Dobri agronomski in okoljski pogoji) iz naslova III, poglavja I, oddelek 2 Uredbe (Eu) 2021/2115;
  • Podpora pri izbiri diverzifikacije kmetijske dejavnosti, s posebnim poudarkom na deželni
    zakonodaji o turističnih, izobraževalnih in socialnih kmetijah.

Contatti: f.chiabai@cia.it


18. Unidoc

L’Unione dei Consorzi Vini Doc del Friuli Venezia Giulia (Unidoc Fvg) rappresenta una realtà consolidata al servizio del sistema vitivinicolo regionale.
Nata dall’unione di tutti i Consorzi di tutela delle Doc del Friuli Venezia Giulia, questa struttura si occupa della promozione dei vini regionali e, su incarico di Ersa, dell’assistenza tecnico-viticola attraverso la raccolta, l’elaborazione e l’analisi di dati agronomici, fenologici e fitosanitari. In particolare, nell’ambito del Sissar, Unidoc Fvg riveste un ruolo chiave nelle azioni di monitoraggio territoriale e di consulenza tecnica, offrendo un supporto concreto e qualificato alle aziende vitivinicole della regione.

Grazie a una squadra di tecnici altamente specializzati e distribuiti in modo capillare su tutte le principali aree vitate del Friuli Venezia Giulia, Unidoc Fvg ha garantito negli ultimi anni una presenza continua sul territorio, contribuendo attivamente alla diffusione di una viticoltura sempre più consapevole. Le attività rientranti nel programma Sissar A e B – rispettivamente dedicate alla raccolta strutturata di dati per la difesa integrata e alla consulenza tecnica specialistica – permettono la redazione di bollettini fitosanitari aggiornati e puntuali, la realizzazione di incontri collettivi tematici, momenti di formazione e confronto, e lo svolgimento di visite tecniche aziendali mirate, che consentono di affrontare in modo puntuale le criticità specifiche di ciascun contesto.

Questo approccio integrato consente non solo di rispondere in maniera efficace alle esigenze tecniche delle imprese vitivinicole, ma anche di valorizzare il patrimonio agricolo e paesaggistico regionale, promuovendo la diffusione di pratiche agronomiche sostenibili.

Unidoc Fvg continua così a rappresentare un punto di riferimento solido nella transizione verso una viticoltura moderna, resiliente e allineata alle sfide poste dal cambiamento climatico e dall’evoluzione normativa.
L’attività svolta si fonda su un dialogo costante e costruttivo con Ersa e con le aziende del territorio, per garantire tempestività, efficacia e qualità nelle azioni di prevenzione, assistenza e supporto tecnico.

Attività

Nel 2025 Unidoc Fvg sta attivando un insieme strutturato di attività nell’ambito del Sissar, sulla base dell’esperienza maturata nel 2024 la quale ha riguardato:

  • Monitoraggio territoriale su vigneti spia distribuiti in modo capillare sul territorio regionale, con oltre 30.000 rilievi relativi a fenologia, fitopatie e fitofagi. I dati raccolti rappresentano un fondamentale supporto a tutte le decisioni tecniche territoriale;
  • Redazione congiunta dei bollettini fitosanitari per la difesa integrata e biologica in
    collaborazione con Ersa, strumenti tecnici fondamentali per orientare le decisioni degli
    operatori verso interventi sostenibili;
  • Incontri collettivi per la formazione e l’aggiornamento, tra cui: il convegno divulgativo
    su prevenzione e contenimento di Flavescenza dorata e Popillia japonica (Buttrio); il corso sulla comunicazione in cantina (Corno di Rosazzo); il seminario sulle strategie nutrizionali in viticoltura (San Martino al Tagliamento); il corso di potatura con tre date a Valvasone Arzene, San Lorenzo Isontino e Corno di Rosazzo;
  • Azioni dimostrative in vigneto, tra cui: la prova sull’efficacia di distribuzione dei fitofarmaci a Gradisca d’Isonzo; la dimostrazione sulla fertilità biologica dei suoli (San Martino al Tagliamento) e il corso pratico di curetage per il Mal dell’Esca (Adegliacco di Tavagnacco);
  • Partecipazione ai tavoli tecnici settimanali Ersa, per l’analisi dei dati relativi al monitoraggio territoriale e l’aggiornamento delle linee guida;
  • Attività di divulgazione e assistenza tecnica su patogeni da quarantena, con particolare riferimento alla Flavescenza dorata, attraverso incontri e supporto ai tecnici e ai viticoltori di oltre 200 aziende, nell’ambito delle azioni previste da Sissar A.

Contatti: assistenza_tecnica@unidocfvg.it





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