AGI – L’Italia deve “rafforzare la spesa complessiva per la difesa e la prontezza operativa in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 6 marzo 2025″; deve “aderire ai tassi massimi di crescita della spesa netta raccomandati dal Consiglio il 21 gennaio 2025, con l’obiettivo di porre fine alla situazione di disavanzo eccessivo” e contestualmente “attuare il pacchetto di riforme e investimenti a sostegno del periodo di aggiustamento” di medio termine. Sono le indicazioni contenute nelle raccomandazioni della Commissione europea pubblicate nel quadro del Semestre europeo.
Fronte fiscale
L’esecutivo Ue chiede di “rendere il sistema fiscale piu’ favorevole alla crescita”, intervenendo per “ridurre l’evasione fiscale, il cuneo fiscale sul lavoro e le restanti spese fiscali, comprese quelle relative all’Iva e ai sussidi dannosi per l’ambiente”, nonche’ “aggiornare i valori catastali nel quadro di una più ampia revisione delle politiche abitative, garantendo l’equità”. La Commissione invita inoltre a “migliorare l’efficienza e l’efficacia della spesa pubblica” e a “mitigare gli effetti dell’invecchiamento sulla crescita potenziale e sulla sostenibilita’ fiscale”, anche “limitando l’uso dei regimi di prepensionamento e affrontando le sfide demografiche, attrarre e trattenere forza lavoro qualificata”.
Bruxelles raccomanda inoltre di “accelerare l’attuazione del piano per la ripresa e la resilienza, compreso il capitolo RePowerEU”, e di “sfruttare pienamente gli strumenti Ue, compresi InvestEU e Step, per migliorare la competitivita’”.
La crescita
Su questo versante viene richiesto di “sostenere l’innovazione rafforzando ulteriormente i legami tra imprese e università, gli appalti innovativi, il capitale di rischio aziendale e le opportunità per i talenti”, oltre a “migliorare il ruolo delle università nella commercializzazione dei risultati della ricerca”.
La Pa
Per la pubblica amministrazione, l’Italia è invitata a “migliorarne l’efficienza e rafforzare la capacita’ amministrativa, in particolare a livello locale”, e a “ridurre ulteriormente l’arretrato e i tempi di definizione dei procedimenti giudiziari”. Bruxelles chiede anche di “affrontare le restrizioni rimanenti alla concorrenza, comprese quelle nei servizi pubblici locali, nei servizi alle imprese e nelle ferrovie”.
Ambiente
Sul piano ambientale, la Commissione sottolinea la necessita’ di “intensificare gli sforzi per la diffusione dell’energia rinnovabile, anche riducendo la frammentazione delle normative sulle autorizzazioni e investendo nella rete elettrica”. Allo stesso tempo, si invita a “contrastare i rischi legati al clima e mitigarne l’impatto economico” e a colmare “le inefficienze rimanenti nella gestione delle acque e dei rifiuti”. Infine, sul fronte sociale, Bruxelles sollecita l’Italia a “promuovere la qualità del lavoro e ridurre la segmentazione del mercato del lavoro” per “sostenere salari adeguati” e a “migliorare la partecipazione al mercato del lavoro, in particolare per i gruppi sottorappresentati”, potenziando le politiche attive e garantendo l’accesso a tutele per l’infanzia e di lungo termine.
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