Tra innovazione e voglia di crescere: il confronto tra imprese Best Performer del Pordenonese


Il coraggio di sognare – e realizzare – gru alte 110 metri e larghe 120 “chiavi in mano” per i cantieri navali di Monfalcone. L’emozione, così forte da diventare commozione, nel parlare dei propri collaboratori, il capitale più prezioso. La volontà di portare innovazione anche in settori, come la pizza, emblema della tradizione italiana. Succede a Pordenone, succede in momento di grande incertezza per i mercati, succede grazie a imprenditori che sono il cuore pulsante del territorio, tanto che Paolo Nadal, il sindaco di Roveredo in Piano, che il  26 maggio ha ospitato la premiazione delle 100 migliori imprese Best Performer del Pordenonese – organizzato del gruppo Nord Est Multimedia, che pubblica il Messaggero Veneto e altri cinque quotidiani, in collaborazione con ItalyPost – ha ricordato che «uno dei capitoli della candidatura di Pordenone a Capitale della cultura 2027 era legato all’imprenditorialità: voi ci insegnate cosa significhi fare impresa».

Costruire futuro

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Un territorio votato alla meccanica, fortemente legato alla nautica, che sta vedendo le proprie imprese confrontarsi – spesso con successo – nella delicata fase del passaggio generazionale. Per Movin, che si occupa di progettare e realizzare impianti “chiavi in mano” per la movimentazione, l’automazione e la logistica industriale, le leve competitive sono customizzazione e flessibilità.

«Siamo da poco passati dall’essere piccola a media impresa – spiega Leonardo Pietro Cervesato, vicepresidente e membro del cda –. I primi risultati di questo investimento sono molto positivi: i tassi di crescita sono piccoli ma costanti, la diversificazione è stata la nostra arma e lo sarà ancora».

Un’eccellenza, quella dell’ingegneria italiana, testimoniata anche dall’amministratore delegato di Lorenzo Holding (gruppo Cimolai Technology) Roberto Cimolai, che ha anticipato un ambizioso progetto che l’azienda svilupperà per Fincantieri: le nuove maxi gru alte 110 metri e larghe 120, capaci di sollevare 800 tonnellate ciascuna, che verranno posizionate nei cantieri di Monfalcone.

L’azienda è leader nella realizzazione di attrezzature customizzate per il sollevamento e la movimentazione di grandi carichi: realizzate tra San Quirino e Carmignano di Brenta, le gru verranno assemblate a Chioggia per poi essere trasportate via chiatta a Monfalcone, dove saranno installate. «È il primo progetto a livello mondiale con queste caratteristiche» racconta Cimolai.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Tessuti d’impresa

C’è chi si è specializzato in materiali sostenibili, pregiati, finemente lavorati. Chi ha investito nelle coperture per trasporti, senza dimenticare le tendocoperture che consentono di essere vicini agli eventi piccoli e grandi del territorio. E ancora chi, grazie ai materiali adesivi e biadesivi risolve «problemi di assemblaggio e incollaggio nei processi produttivi» anche nell’aeronautica.

«La nostra mission è risolvere problemi» sintetizza Alessandro Pontillo, amministratore delegato di The-Ma, spiegando la mission dell’azienda che spazia «dall’automotive, la bianco, alla nautica». Un’evoluzione passata anche per acquisizioni, «l’ultima in pieno Covid, nel 2020, ci ha consentito un balzo di fatturato di un paio di milioni» aggiunge. Tecnica e flessibilità accomunano anche la storia imprenditoriale di Friultex, azienda tessile specializzata in tubolari seamless. «Non siamo propriamente dei terzisti – racconta la titolare Nathalie Pastor – realizziamo il prodotto finale. Mi assumo tutti gli oneri, comprando il materiale».

Le sue proposte, con certificazioni tessili che guardano alla sostenibilità ambientale e al benessere animale, arrivano sugli scaffali di importanti aziende di moda. Una passione per il prodotto testimoniata anche dall’amministratrice delegata di Marcolin Covering Federica Sartor, approdata alla guida dell’azienda dopo il passaggio generazionale che sta guidando la trasformazione lean dell’azienda specializzata in noleggio di tendocoperture e coperture per veicoli industriali.

Gli sviluppi dell’arredo

Diversi, nei panel organizzati nell’ambito dell’evento, gli imprenditori del settore del legno-arredo che hanno portato la loro storia imprenditoriale. Archeda produce mobili da bagno di fascia medio-alta. «Non siamo cresciuti solo perché facciamo un bel prodotto – racconta Maurizio Poletto – ma perché i nostri collaboratori sono validi». Ed è proprio parlando di loro che Poletto si emoziona, strappando un applauso al pubblico che ha riempito l’auditorium comunale di Roveredo in Piano. «Non faccio la guerra del prezzo ma della bellezza: l’azienda deve far sognare». «È limitativo dire che ci occupiamo di arredi per ufficio – spiega Maurizio Furlan, general manager di Dvo, brand del gruppo We Do Spaces – ma forniamo ormai un servizio di arredo di spazi lavorativi».

Da una parte una strategia espansiva tramite acquisizioni, dall’altra tre driver come certificazioni, supply chain e competenze guidano l’azienda nel creare processi. Ed ancora l’esperienza di Omar Pajer, amministratore delegato di La Venus, uno dei maggiori player italiani di porte per interni, antine, accessori e componenti per mobili, che ha testimoniato la necessità di flessibilità anche nel mercato del lavoro.

Tradizione e innovazione

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Impossibile, di fronte a una platea di imprenditori con una così forte propensione all’export, non toccare il tema dei dazi insieme al direttore generale di Banca 360 Giuseppe Sartori. Ma c’è chi, come Dario Roncadin, amministratore delegato del Gruppo Roncadin, che produce 100 milioni di pizze surgelate l’anno, ha «preso il toro per le corna».

«Abbiamo aperto il nostro primo stabilimento americano vicino Chicago. Ogni giorno gestiamo problemi, ma ogni giorno negli Stati Uniti c’è un’opportunità. L’ambientamento non è stato facile, il vantaggio, negli Usa, è che la marginalità è più alta rispetto all’Europa. Un supermercato dell’Illinois o del Michigan ci paga una pizza 3,8 dollari, in Europa 1,70 euro.

Già oggi all’interno del sistema ricerca e sviluppo lavorano 20 persone, l’obiettivo è quello di investire il 2% del fatturato proprio in ricerca e sviluppo. Lavoriamo con progetti a medio lungo termine, per offrire prodotti unici e sempre diversi. Oggi, per esempio, c’è la moda della pizza romana che sta diventando più famosa della classica napoletana».

Dalla nautica alla meccanica

Il legame tra il territorio e il settore della nautica è stato testimoniato, oltre che da Cimolai Tecnhology, dall’esperienza di Seanergy raccontata dall’amministratore delegato Paolo Candotti. Mario Simoncello, consigliere delegato di Mechanica, ha raccontato come il 2023 abbia portato «uno dei bilanci più belli» dell’azienda che progetta, costruisce e testa (direttamente con il cliente) soluzioni per la movimentazione dei materiali.

Le imprese pordenonesi sono anche eccellenza manageriale, come ha spiegato Marco Zampieri, fondatore e ad di Manager a tempo: 160 temporary manager capaci di intervenire lì dove serve, quando serve. «Ora – racconta – si aprono scenari anche per gli ingegneri a tempo». 



Source link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura