I soldi ci sono, ma non si utilizzano. La Sicilia è fanalino di coda nell’uso dei fondi strutturali europei: lo sostiene la Uil, che ha elaborato un rapporto sull’uso dei finanziamenti comunitari. Secondo il sindacato, che fornisce dati sulle rendicontazioni aggiornati al 28 febbraio, l’Isola sarebbe ferma all’1,19 per cento, ben lontano dal 18 per cento registrato ad esempio dalla Liguria. La Uil è in allarme: “Ogni euro non utilizzato – dice la segretaria regionale Luisella Lionti – è una risposta non data ai problemi di questa terra”.
Non è l’unico rischio disimpegno in vista. L’Ance, l’associazione dei costruttori, calcola infatti in 3 miliardi di euro i fondi che l’Isola rischia di perdere a vantaggio di altre regioni: una somma che tiene conto del taglio di 800 milioni su manutenzione delle strade e rigenerazione urbana, dell’esclusione dal Pnrr di due lotti della ferrovia Palermo-Catania e del by-pass di Augusta e delle risorse del Piano di ripresa e resilienza da destinare al sostegno dell’export. Per il presidente dell’Ance Salvo Russo “la prima emergenza da risolvere è fare uscire la Sicilia dal suo isolamento”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link