Nel Decreto Infrastrutture importanti aiuti per le imprese per il rinnovo mezzi, indennizzi automatici in caso di ritardi e procedure semplificate per gli affidamenti degli appalti.
Il Decreto Legge 73 pubblicato in Gazzetta Ufficiale si occupa di infrastrutture, imprese del settore autotrasporto e fonti rinnovabili, un pacchetto di misure volto a velocizzare le procedure per l’apertura dei cantieri per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, semplificare e favorire le imprese.
Particolare attenzione viene posta alle imprese del settore trasporti con una serie di interventi. Ecco gli aiuti per le imprese previsti per il rinnovo mezzi e non solo.
Aiuti alle imprese per il rinnovo parco mezzi
Il Decreto Infrastrutture prevede un fondo rivolto alle imprese del settore trasporti e da utilizzare per il rinnovo parco mezzi. Il fondo prevede lo stanziamento di 12 milioni di euro, di cui 6 milioni nel 2025 e 6 milioni nel 2026.
L’uso dei fondi è finalizzato al rinnovo della flotta veicolare del settore dell’autotrasporto. Le modalità di accesso saranno definite da un decreto del Ministero delle Infrastrutture, di concerto con il MEF.
Questo non è l’unico intervento, previsto, infatti, un indennizzo automatico di 100 euro per ogni ora di ritardo, o frazione di ora, con una franchigia di 90 minuti. Quindi per i primi 90 minuti non si applica la sanzione, successivamente l’indennizzo viene riconosciuto automaticamente. La somma è a carico del committente e del caricatore.
Prevista una sanzione anche in caso di violazioni contrattuali, le stesse sono applicate dall’Autorità garante della concorrenza, su iniziativa del creditore o del Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori.
Semplificazione appalti
Tra gli aiuti previsti anche semplificazioni per gli appalti in favore di imprese di costruzione e fornitura. Riconosciuta la possibilità di affidamento diretto sopra la soglia ed esclusione automatica delle offerte anomale in gare con meno di 5 partecipanti.
Le gare “sopra soglia” comunitaria sono quelle che superano i limiti economici stabiliti a livello europeo per i vari settori economici. Per gli appalti che superano la soglia sono prescritte procedure che ecluderebbero l’affidamento diretto dei lavori. Prevista, invece, la gara aperta con la partecipazione di operatori economici provenienti da tutti gli Stati Membri dell’UE. Naturalmente questo comporta termini temporali più lunghi.
Velocizzate, infine, le procedure per la pianificazione e la realizzazione degli impianti per energie rinnovabili.
La velocizzazione può essere adottata per le aree industriali individuate dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) tramite una mappatura nazionale.
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