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Politica agricola comune: allarme dei Verdi, “semplificazione non deve avvenire a scapito del clima”


(Bruxelles) “Misure contraddittorie”. Il “pacchetto omnibus” sulla Politica agricola comune, presentato oggi a Bruxelles dalla Commissione europea, non piace al gruppo dei Verdi all’Europarlamento. Il gruppo degli ecologisti “apprezza gli sforzi volti a sostenere meglio gli agricoltori biologici e i piccoli agricoltori, riducendo la burocrazia o facilitando il rispetto delle norme ambientali, che però non devono andare a scapito degli obiettivi climatici”, spiegano gli eurodeputati Verdi. “L’indebolimento di alcune norme e disposizioni ecologiche esistenti potrebbe portare a un aumento dell’inquinamento idrico e compromettere gli obiettivi sul clima e la biodiversità”. Inoltre, “questa proposta si concentra eccessivamente sull’alleggerimento degli oneri amministrativi per i governi, mentre gli agricoltori continuano a dover affrontare prezzi ingiusti, una concentrazione crescente delle imprese e una distribuzione iniqua delle sovvenzioni”.
Cristina Guarda, eurodeputata verde, commenta: “Questo pacchetto è un insieme di misure contraddittorie. Alcune delle semplificazioni per le piccole aziende agricole e per il settore biologico vanno senz’altro nella giusta direzione. La riduzione della burocrazia è un primo passo positivo, ma non è sufficiente a garantire redditi equi per i piccoli agricoltori. Ed è un errore pericoloso credere che indebolire la protezione della biodiversità possa fermare il declino delle piccole aziende agricole. Un ambiente sano è fondamentale per un’agricoltura sostenibile”. “Una maggiore flessibilità per gli Stati membri non deve avvenire a scapito della protezione ambientale e della salute pubblica”.





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