Gruppo Renco emette un sustainability-linked bond da 45 mln euro. Lo sottoscrivono, tra gli altri, BPER e il fondo PMI Italia III di Finint Investments sgr


Il Gruppo Renco, attivo a livello internazionale nei settori dell’ingegneria, del general contracting e dello sviluppo di progetti, ha emesso un sustainability-linked bond da 45 milioni di euro.

Ad aver assistito Renco group e l’arranger è stato lo studio legale Hogan Lovells e il bond è stato integralmente sottoscritto da un pool di investitori tra i quali BPER Corporate & Investment Banking (che ha agito anche in qualità di joint bookrunner) e Finint investments sgr, con il fondo di private debt PMI Italia III. Alcuni investitori beneficiano della “Garanzia Archimede” rilasciata da SACE sul 50% delle obbligazioni sottoscritte.

Microcredito

per le aziende

 

I proventi derivanti dall’emissione saranno utilizzati da Renco group per nuovi investimenti finalizzati all’efficientamento energetico e alla green economy, nonché per nuove iniziative per la crescita di Renco in Italia.

Renco Group, fondato a Pesaro nel 1979 dalla famiglia Gasparini, è uno dei principali player nell’offerta di servizi di ingegneria, costruzione, manutenzione e asset management. In particolare, le principali attività di Renco includono servizi di consulenza, fornitura di personale tecnico, servizi di ingegneria e costruzione per i settori dell’energia, dell’Oil & Gas e delle infrastrutture civili. Il gruppo, che conta oltre 4200 dipendenti e più di 70 società e branch in tutto il mondo.

Il gruppo è articolato in tre sub-holding principali: Renco spa, focalizzata nello sviluppo di strutture complesse nei settori dell’energia e dell’edilizia civile, offrendo servizi che spaziano dall’ingegneria all’esercizio e manutenzione di progetti. Renco Asset Management, dedicata alla gestione di hotel, edifici polifunzionali e servizi logistici per supportare le operazioni di cantiere. E Renco Valore, che gestisce gli asset del gruppo, curandone la gestione e lo sviluppo. Il gruppo ha chiuso il bilancio 2023 con 582,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 70 milioni e un debito finanziario netto di 103,6 milioni, con quest’ultimo che include una serie di prestiti obbligazionari della capogruppo. E ha chiuso il primo semestre 2024 con un valore della produzione pari a 152,8 milioni (-44% sul primo semestre 2023), un ebitda di 13,3 milioni (a -43%) e un risultato operativo di 2,8 milioni di euro (-80%).

Sul fronte del debito, a oggi sono ancora in circolazione un bond emesso nell’ottobre 2020 per 10 milioni di euro a scadenza 1° gennaio 2027 collocato sempre in private placement; un bond emesso a fine luglio luglio 2022 per 15 milioni con scadenza 30 settembre 2028 collocato in private placement e sottoscritto per 12,5 milioni dai fondi Anthilia BIT III e Anthilia Eltif Economia Reale di Anthilia Capital Partners sgr e dal fondo Ver Capital Credit Partners SMEs VII di Ver Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez); e un altro bond emesso sempre a fine luglio 2022 per 5 milioni con scadenza 30 luglio 2026 sempre collocato in private placement.

Microcredito

per le aziende

 

Ricordiamo che a maggio 2024 il Gruppo Renco si è assicurato un finanziamento da 10 milioni di euro erogato da Cherry Bank con garanzia SACE Futuro al 70%  (si veda altro articolo di BeBeez). Il  finanziamento, della durata di 48 mesi, è destinato a coprire le esigenze di capitale circolante necessarie per l’approntamento di forniture strategiche nelle aree delle infrastrutture sociali ed energetiche. Nel dettaglio il finanziamento permetterà la realizzazione di importanti progetti quali padiglioni scientifici universitari, un parco eolico e la fornitura di elettrocompressori integrati su centrali di compressione gas.

Poi un mese fa Renco Group, insieme a SIMEST, la società del Gruppo CDP per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato a favorire nuovi investimenti, maggiore competitività, anche internazionale, e crescita sul mercato delle imprese della filiera del Gruppo Renco. L’accordo è stato siglato da Regina Corradini D’Arienzo, ceo di SIMEST, e da Giovanni Rubini, ceo di Renco (si veda qui il comunicato stampa).

Un ulteriore accordo, nell’ambito del progetto “Filiere d’Impatto” avviato da SIMEST seguendo gli indirizzi strategici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a supporto della crescita e della competitività, anche in Italia, delle imprese appartenenti alle filiere italiane dei champion nazionali, tra cui Renco Group.

Il progetto nasce anche nella cornice del Piano Mattei per l’Africa in collaborazione con la Struttura di Missione per l’attuazione del Piano istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che individua la promozione delle esportazioni e degli investimenti tra gli ambiti di intervento. Con l’obiettivo, tra l’altro, di fornire sostegno alle imprese italiane di filiera, in particolare le PMI, con interessi in Africa per investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e rafforzamento della solidità patrimoniale, nonché nella formazione di manodopera qualificata proveniente dal continente africano.



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