Confindustria e Intesa Sanpaolo: sei miliardi per le imprese siciliane


Nella giornata di ieri, si è tenuto a Palermo il terzo incontro territoriale per la presentazione del nuovo Accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, siglato lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo.

Questo programma nazionale, che prevede l’allocazione di duecento miliardi di euro fino al 2028, di cui sei miliardi destinati alle imprese siciliane, ha come obiettivo il rilancio del sistema produttivo, mirando a sfruttare le opportunità offerte dalla Transizione 5.0 e dall’Intelligenza Artificiale. Il programma integra inoltre le risorse già stanziate da Intesa Sanpaolo per supportare gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

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Il presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo, e Eugenio Mastria, direttore commerciale Imprese Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, hanno illustrato le caratteristiche delle nuove misure e hanno avuto un confronto con gli imprenditori sulle strategie di sviluppo. È stata dedicata particolare attenzione alla Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno, vista come uno strumento strategico per stimolare la crescita in Sicilia, migliorando la connettività e la competitività economica. Sono state presentate misure pensate per incentivare nuovi insediamenti produttivi, modernizzare quelli esistenti e sostenere gli investimenti nel settore energetico, contribuendo così a rendere più attraenti i territori italiani con posizioni strategiche per le rotte e gli scambi internazionali, così come si legge su Borsa Italiana.

Il Sud Italia, in particolare la Sicilia, è stato scelto come punto di partenza di questo ciclo di incontri destinati alle imprese, a conferma dell’importanza di questa regione. In totale, l’accordo prevede l’allocazione di 40 miliardi di euro per il Sud, come annunciato nel primo incontro territoriale a Napoli dal Presidente Orsini e dal Responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese.

Il protocollo presentato rappresenta una nuova fase della collaborazione tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, avviata nel 2009. Grazie a un volume complessivo di 450 miliardi di euro in crediti erogati in quindici anni, questa partnership ha contribuito a consolidare il rapporto tra banca e impresa, supportando le PMI e le industrie mature, soprattutto nei periodi più difficili. Numerose iniziative congiunte, anche con l’attivazione di garanzie governative nelle fasi critiche, hanno permesso di sostenere decine di migliaia di imprese, in particolare quelle piccole e medie, che costituiscono la colonna portante del Made in Italy nel mondo.

Le novità principali dell’accordo riguardano:

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  • La crescita delle imprese del Sud, con un focus sulla valorizzazione della Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno
  • Investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti, con particolare attenzione a settori come aerospazio, robotica, intelligenza artificiale e scienze della vita
  • Accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, promuovendo processi innovativi e un’economia circolare, con l’obiettivo di un bilanciamento energetico ottimale tra fonti rinnovabili
  • Sostegno alla ricerca e innovazione, incentivando la nascita di startup e PMI ad alto contenuto tecnologico, attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati
  • Il piano per l’Abitare Sostenibile, finalizzato a migliorare la mobilità e attrarre talenti nell’industria italiana

Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “L’accordo rinnovato con Confindustria, che mette a disposizione delle imprese siciliane 6 miliardi di euro sui 40 miliardi complessivi destinati al Sud Italia, ci consente di rafforzare il supporto al tessuto produttivo dell’isola. Il sistema economico siciliano è caratterizzato dalla presenza di PMI dinamiche, fondamentali per le filiere industriali di tutto il Mezzogiorno. Intesa Sanpaolo si rivolge a queste imprese per aumentarne la competitività, sfruttando la Zona Economica Speciale Unica e offrendo soluzioni di finanziamento dedicate a nuovi investimenti sostenibili”.

Luigi Rizzolo, presidente di Sicindustria, ha dichiarato: “Questo accordo rappresenta una vera opportunità per le imprese siciliane, che oggi hanno più che mai bisogno di strumenti efficaci per affrontare le sfide della transizione digitale, energetica e della competitività globale. Mettere a disposizione 6 miliardi di euro significa offrire leve concrete per investire, innovare e crescere. Sicindustria vuole essere il punto di riferimento per le imprese che vogliono svilupparsi, ampliarsi o innovare in Sicilia, valorizzando il potenziale offerto dalla Zona Economica Speciale Unica, grazie alla semplificazione amministrativa e agli incentivi collegati. Tuttavia, per sfruttare appieno queste opportunità, le imprese devono essere supportate passo dopo passo”.

Durante l’incontro, Eugenio Mastria ha presentato alla platea di imprenditori presenti i dettagli dell’accordo, seguito da una tavola rotonda con interventi di Fabrizio Bignardelli, Direttore di Sicindustria, Giuseppe Desti, Coordinatore Desk Energy & Utilities della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, e Serena Fumagalli del Research Department di Intesa Sanpaolo.



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