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Artigiani e commercianti, contributi 2025 in scadenza. Domanda di riduzione in stallo


Il 16 maggio è la scadenza per il versamento della prima rata dei contributi fissi 2025 dovuti da artigiani e commercianti. Resta al momento bloccata la domanda di riduzione al 50 per cento prevista per le nuove attività

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Artigiani e commercianti verso la prima importante scadenza con i contributi dovuti per il 2025.

È fissato al 16 maggio il termine per pagare la prima rata dei contributi INPS, dovuti in misura fissa a prescindere dal proprio reddito.

Un appuntamento che richiederà un esborso importante per gli iscritti alle gestioni INPS artigiani e commercianti, chiamati per il 2025 a versare una quota complessiva di contribuzione pari rispettivamente a 4.460,64 euro e 4.549,70 euro, da suddividere in quattro rate trimestrali.

L’appuntamento ormai dietro l’angolo fa i conti con l’attesa sull’apertura del canale per fare domanda di accesso alla riduzione contributiva, novità introdotta dalla Manovra 2025 per i nuovi imprenditori. Nelle scorse settimane l’INPS ha pubblicato l’attesa circolare, ma a oggi resta ancora chiuso lo sportello telematico per accedervi.

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Artigiani e commercianti, contributi 2025 in scadenza: quanto si paga per la prima rata

Come ogni anno, anche per il 2025 sono quattro le scadenze previste per pagare i contributi fissi dovuti dai titolari di partita IVA iscritti alle gestioni INPS artigiani e commercianti.

La prima è fissata al 16 maggio 2025, data che avvia la fase di pagamento della quota contributiva dovuta a prescindere dal reddito. Successivamente bisognerà annotare in calendario i termini del 20 agosto, 17 novembre e del 16 febbraio 2026.

Il valore dei contributi annuali dovuti sul minimale è stato definito con la circolare INPS n. 38/2025 ed è pari a:

  • 4.460,64 euro per gli artigiani;
  • 4.559,70 euro per i commercianti.

L’importo di ciascuna rata è quindi pari a 1.115,25 per gli artigiani e 1.137,50 per i commercianti. Queste le somme che dovranno essere versate entro la prima scadenza del 16 maggio 2025 e nei tre successivi appuntamenti.

I contributi dovuti sulla quota eccedente il reddito minimale – pari per l’anno in corso a 18.555 euro – devono essere versati entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche, a titolo di saldo 2024, primo e secondo acconto 2025.

I dati e gli importi utili per il pagamento dei contributi dovuti da artigiani e commercianti sono disponibili nel Cassetto previdenziale, nella sezione “Dati del mod. F24”, a cui può accedere il contribuente o un suo delegato.

Nuovi imprenditori, domanda di riduzione dei contributi INPS ancora in stallo

L’appuntamento del 16 maggio si incrocia con il debutto dell’esonero contributivo del 50 per cento previsto per i nuovi imprenditori.

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un’agevolazione contributiva che, per 36 mesi, consente ai neo iscritti alle gestioni artigiani e commercianti di “abbattere” l’importo dovuto.

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Dopo mesi d’attesa, con la circolare INPS n. 83/2024 sono state fornite le istruzioni operative. Peccato che al momento resta ancora in stallo la procedura d’accesso all’agevolazione.

Come si legge infatti nella stessa circolare, sarà un successivo messaggio ad annunciare l’avvio della possibilità di fare domanda per l’applicazione dello sconto del 50 per cento sui contributi.

Arrivati ormai a ridosso della scadenza del 16 maggio fa però discutere l’evidente ritardo da parte dell’INPS. Nei fatti, al momento resta bloccata la possibilità di versare la prima quota di contributi dimezzata e, al contrario, nel Cassetto Previdenziale sono già messi a disposizione i dati per la compilazione degli F24, senza sconti.

Si resta in ogni caso in attesa di novità, auspicando l’apertura del canale per l’invio della richiesta, tramite il Portale delle agevolazioni INPS (ex DirResCo) in tempi brevi.



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