non garantiamo la sicurezza dei leader a Mosca il 9 maggio

Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, nel quotidiano briefing con la stampa, ha risposto alle domande sulla possibile visita del Segretario di Stato americano alla parata del Giorno della Vittoria, sull’invito riviolto da Londra alle Forze armate ucraine e sul disaccordo di Kiev con il cessate il fuoco di tre giorni.

“Lo scopo della tregua pasquale proposta dalla Russia, così come l’attuale iniziativa di dichiarare un cessate il fuoco per le festività dell’8, 9 e 10 maggio, è quello di testare la disponibilità di Kiev a trovare modi per una pace sostenibile a lungo termine tra Russia e Ucraina”, ha dichiarato, “non ci aspettavamo dichiarazioni ambigue ma definitive e, soprattutto, azioni volte a smorzare il conflitto durante le vacanze”. Invece, “la riluttanza del regime [ucraino] a rispondere direttamente alla proposta avanzata dalla Russia mostra chiaramente che la base ideologica dell’attuale regime di Kiev è il neonazismo”

Peskov ha poi definito sacrilego l’invito allee Forze armate ucraine alla parata di Londra che celebra l’80° anniversario della vittoria sulla Germania nazista: “Invitare alle celebrazioni del Giorno della Vittoria i seguaci di elementi neonazisti e l’eroizzazione di veri e propri neonazisti nel loro stesso paese è, ovviamente, non solo una mancanza di rispetto per quei britannici, per quei veterani britannici che hanno dato la loro vita durante la Seconda guerra mondiale, ma è, in russo, una bestemmia”. A chi chiedeva se Londra si sarebbe così privata dell’opportunità di diventare un mediatore nel conflitto, ha replicato: “”Francamente, Londra non ha preteso finora soprattutto il ruolo di mediatore. Un mediatore può essere qualcuno che ha una distanza paritaria rispetto ai partecipanti al conflitto. Londra non è e non può essere un mediatore di questo tipo”.

Rispetto infine a quanto riportato citando proprie fonti lo scorso 1 maggio da  Zvezda Tv, emittente controllata dal ministero della Difesa russo, sulla partecipazione di un rappresentante statunitense alla parata del 9 maggio, con il nome del Segretario di Stato Marco Rubio in cima alla lista, il portavoce ha detto di “non avere informazioni” e additato “i media americani che danno un sacco di notizie diverse”.