Tenerife: tra fondi pubblici e startup, un ecosistema in evoluzione


Tenerife non è soltanto un paradiso turistico. 

Negli ultimi anni si è andata configurando come un terreno fertile per l’innovazione, la nascita di nuove imprese e lo sviluppo di politiche pubbliche orientate alla sostenibilità e alla digitalizzazione. 

Il quadro normativo e finanziario dell’arcipelago, unito a una crescente attenzione da parte delle istituzioni locali, offre oggi un ventaglio di opportunità sia per le amministrazioni pubbliche che per gli attori privati, inclusi imprenditori e investitori stranieri.

La Zona Especial Canaria (ZEC) è uno dei pilastri del regime economico e fiscale delle Canarie. 

Si tratta di un’area a bassa imposizione fiscale autorizzata dalla Commissione Europea, pensata per attrarre investimenti e attività economiche ad alto valore aggiunto. 

Alle imprese registrate come ZEC si applica un’imposta sulle società del 4% (contro il 25% medio spagnolo), oltre a vantaggi in termini di contribuzione sociale.

A ciò si aggiungono i vari strumenti regionali e insulari di incentivazione. 

Il Cabildo de Tenerife, ad esempio, promuove bandi annuali per il sostegno all’innovazione tecnologica, alla transizione ecologica e alla coesione sociale. 

Alcuni programmi sono specificamente pensati per startup e PMI (piccole e medie imprese) che sviluppano soluzioni innovative in settori strategici quali il turismo intelligente, l’agricoltura sostenibile, l’economia circolare e la trasformazione digitale dei servizi.

Il panorama dei bandi disponibili è eterogeneo; si va da sovvenzioni dirette a fondo perduto a linee di credito agevolate, fino a voucher per la consulenza tecnica, spesso co-finanziati da fondi europei (FEDER e FSE+). 

Non mancano i partenariati pubblico-privato (PPP), incentivati soprattutto nei progetti di rigenerazione urbana o servizi innovativi nella pubblica amministrazione.

Le amministrazioni locali possono beneficiare di bandi per l’efficienza energetica, la digitalizzazione dei servizi e l’inclusione sociale. 

Per le imprese, i Living Lab promossi in collaborazione con università e centri di ricerca (come l’Universidad de La Laguna o ITER) offrono spazi di sperimentazione per prototipi, test di prodotto e networking tecnologico.

Nonostante il quadro favorevole, uno dei principali ostacoli rimane la scarsa accessibilità alle informazioni: i bandi sono spesso disponibili solo in lingua spagnola, con requisiti burocratici complessi e tempi stretti di candidatura. 

Inoltre, l’assenza di una piattaforma centralizzata per la consultazione dei fondi disponibili può scoraggiare le piccole realtà, soprattutto quelle straniere.

Da qui nasce l’esigenza di servizi di supporto specialistico per una rete in crescita, visto il tangibile fermento imprenditoriale.

Tenerife si configura così come un ecosistema in divenire, capace di coniugare qualità della vita, incentivi concreti e una crescente cultura della progettualità. 

Gli italiani presenti sull’isola, siano essi residenti o aspiranti imprenditori, possono trovare qui un contesto ideale per trasformare idee in realtà imprenditoriali, soprattutto se supportati da una rete informativa adeguata o servizi specialistici atti a semplificare l’accesso alle procedure.

Investire tempo nella conoscenza dei bandi disponibili, affidandosi magari ad esperti nel settore, e costruire partnership con soggetti locali, può rappresentare la chiave per avviare o potenziare un’attività economica a Tenerife. 

In un’epoca in cui l’accesso ai fondi europei diventa sempre più strategico, cogliere le opportunità offerte dall’isola significa non solo contribuire allo sviluppo locale, ma anche consolidare una visione europea dell’imprenditoria, aperta, sostenibile e interconnessa.

Marco Volpe

ASIMAR TENERIFE

Servizi Immobiliari, Bandi e Startup

 



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