È possibile effettuare la sostituzione del condizionatore beneficiando dell’apposita detrazione senza però aver effettuato lavori di ristrutturazione? La risposta la fornisce il Fisco, offrendo alcuni interessanti chiarimenti in seguito al quesito presentato da una contribuente. Vediamo quanto spiegato e quali sono i riferimenti normativi da tenere in considerazione.
A Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: “Devo sostituire il mio condizionatore con uno più a più basso consumo e vorrei sapere se, in assenza di lavori, posso usufruire dell’apposita agevolazione e, in caso affermativo, in che modo va eseguito il bonifico”.
Sostituzione del condizionatore, qual è la detrazione 2025
Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha innanzitutto ricordato che l’agevolazione fiscale per gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici è disciplinata dall’articolo 14 del Dl n. 63/2013 e dall’articolo 16-bis, lett. h), del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir).
Bonus condizionatori 2025 senza ristrutturazione
Secondo quanto disposto, gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici “possono essere realizzati anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia”.
Il Fisco ha poi ricordato che, in base a quanto previsto dalla legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) all’articolo 1, comma 55, “la detrazione in esame spetta anche per le spese documentate sostenute nel 2025, ad esclusione di quelle per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, nella misura fissa pari al 36 per cento delle spese sostenute. La detrazione è elevata al 50 per cento nel caso in cui le spese siano sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale”.
Ma attenzione. Per poter fruire dell’agevolazione, i pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale. In merito, è importante ricordare che nella causale del versamento devono essere indicati il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del destinatario delle somme (cioè, della ditta o del professionista che ha effettuato i lavori), il numero e la data della fattura a cui il bonifico si riferisce.
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