Aeroporti di Roma (AdR), controllata da Mundys spa (ex Atlantia), colosso del settore delle infrastrutture autostradali, aeroportuali e dei servizi legati alla mobilità, controllato dalla famiglia Benetton tramite Edizione spa e da Blackstone Infrastructure Partners, ha collocato un nuovo sustainability-linked bond da 750 milioni di euro a scadenza giugno 2032 e cedola fissa del3,625%, dedicato agli investitori istituzionali, raccogliendo ordini complessivi per tre volte l’importo offerto, con un rendimento in emissione del 3,693%. Il bond, che è stato in particolare sottoscritto da investitori esteri, per una quota superiore all’85%, sarà quotato presso la Borsa irlandese (si veda qui il comunicato stampa).
Il prestito obbligazionario, emesso a valere sul Programma EMTN di Aeroporti di Roma, il cui aggiornamento è stato completato lo scorso 17 aprile 2025, sarà dotato di rating che si attende sia linea con quello dell’emittente e cioé Baa2 di Moody’s, BBB- di Standard & Poor’s e BBB- di Fitch.
L’operazione è stata guidata da un sindacato di banche che ha visto coinvolte, in qualità di joint bookrunners del collocamento, Banca Akros, Barclays, BNP Paribas CIB, Crédit Agricole CIB, IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Natixis, Société Generale e UniCredit (B&D). Tra queste, Crédit Agricole CIB ha agito anche in qualità di Sole Sustainability Structuring Agent.
L’operazione segue il green bond inaugurale nel 2020 e due altri sustainability-linked bond collocati, rispettivamente, nel 2021 e nel 2023. AdR consolida così la propria strategia finanziaria con una quota complessiva di debito “ESG-labelled” che supera ormai il 74%. Non solo. L’emissione segue di pochi giorni la sigla da parte della controllante Mundys di un nuovo sustainability-linked loan da 550 milioni di euro a scadenza finale ottobre 2033 (si veda altro articolo di BeBeez).
In linea con il nuovo sustainability-linked financing framework pubblicato di recente, unitamente alla cosiddetta second-party opinion, la nuova emissione di AdR collega il costo del debito al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità (SPTs) legati a indicatori di performance (KPIs) relativi sia all’azzeramento al 2030 delle emissioni di CO2 controllate direttamente da ADR (Scope 1 e 2) che alla riduzione delle emissioni Scope 3 per passeggero derivanti dagli aeromobili in fase di rullaggio, decollo e atterraggio (landing and take-off), entrambi con riferimento all’aeroporto di Fiumicino.
Sugli Scope 1 e 2 il piano prevede il raggiungimento del NetZero al 2030, attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici – come la nuova Solar Farm inaugurata lo scorso gennaio, la più grande ad essere realizzata all’interno del sedime di un aeroporto europeo -, l’elettrificazione della flotta dei veicoli operativi in aeroporto e l’utilizzo di biocarburanti.
Per quanto riguarda invece lo Scope 3, l’obiettivo di sostenibilità prevede una riduzione del 18.9% al 2030, rispetto alla baseline del 2024, delle emissioni di CO2 per passeggero, promuovendo iniziative per supportare programmi di decarbonizzazione delle compagnie aeree. ADR è tra i pochi aeroporti al mondo ad aver assunto impegni nella riduzione di emissioni Scope 3 legate a fonti aeronautiche.
In caso di mancato conseguimento di uno o più SPTs è prevista l’applicazione di uno step-up sulle due cedole pagabili nel 2031 e nel 2032: in particolare, uno step-up di 25 punti base per anno in caso di mancato raggiungimento di un solo SPT oppure uno step-up di 37,5 pb per anno in caso di mancato raggiungimento di entrambi gli SPTs.
Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, ha commentato: “Con questa nuova emissione rafforziamo la strategia di Sustainable Financing di ADR, a sostegno del nostro piano di investimenti volto a garantire efficienza, modernizzazione e crescita sostenibile agli aeroporti della Capitale, a beneficio del Paese e del nostro territorio. Un quadro industriale e finanziario robusto e credibile ci ha permesso di investire, dal 2013 al 2024, ben 3 miliardi di euro in opere di rigenerazione e ampliamento degli scali di Fiumicino e Ciampino“. E ha aggiunto: “Il mantenimento di una cornice abilitante stabile e affidabile ci consente di guardare al futuro con ambizione: nel 2025 prevediamo investimenti per 400 milioni di euro, in crescita di oltre il 20% rispetto all’anno precedente, propedeutici al Piano di sviluppo di medio-lungo termine, che prevede un impegno di circa 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato. Il nostro obiettivo è contribuire in modo determinante al rafforzamento del trasporto aereo nazionale, promuovere la centralità dell’Italia nelle reti globali e affermare un modello di sviluppo che coniughi crescita economica, innovazione e responsabilità verso le future generazioni”.
Aeroporti di Roma è la società del Gruppo Mundys che gestisce e sviluppa gli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino e svolge altre attività connesse e complementari alla gestione aeroportuale. La società ha chiuso il primi sei mesi 2024 con 619,5 milioni di euro di ricavi consolidati, un ebitda di 275,3 milioni e un indebitamento finanziario netto di 1,147 miliardi (si veda qui la Relazione semestrale al 30 giugno 2024), dopo aver chiuso il 2023 con con 1,13 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di 470 milioni e un indebitamento finanziario netto di 1,097 miliardi (si veda qui il Bilancio 2023).
AdR, Mundys e Blackstone Infrastructure Partners
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