Nel 2025 diversi bonus tra i più apprezzati da famiglie e imprese non verranno più rinnovati. Cosa cambia con la nuova Legge di Bilancio.
Dopo anni in cui i bonus fiscali hanno rappresentato uno strumento cruciale per sostenere spese domestiche, investimenti green e digitalizzazione, il 2025 inaugura una fase completamente diversa. La Legge di Bilancio approvata per il nuovo anno prevede infatti una drastica riduzione del numero di agevolazioni disponibili, con la cancellazione di alcune delle misure più utilizzate da famiglie e imprese.
Il 2025 segna la fine di una stagione di agevolazioni fiscali
Tra i primi a scomparire c’è il tanto apprezzato Bonus Verde, introdotto per incentivare la cura degli spazi esterni privati. Chi sperava in una proroga sarà deluso: la detrazione del 36% per lavori di giardinaggio, installazione di manti erbosi e arredi da esterno non verrà confermata. Anche l’Ecosismabonus, pensato per migliorare la sicurezza sismica ed energetica degli edifici, non sarà più disponibile nelle forme conosciute, lasciando attivo soltanto l’Ecobonus tradizionale, ma con percentuali di detrazione più basse rispetto al passato.
Una delle sorprese meno gradite riguarda la soppressione del bonus caldaie, che finora permetteva di recuperare fino al 65% delle spese per l’installazione di impianti ad alta efficienza. Dal 2025 non sarà più previsto, lasciando scoperti molti interventi programmati.
Tecnologia, mobilità e acqua: addio agli aiuti su più fronti
Non si salvano nemmeno i bonus legati alla tecnologia domestica. Non sarà più possibile accedere al contributo per l’acquisto di TV e decoder compatibili con il digitale terrestre di nuova generazione, una misura che aveva aiutato molte famiglie ad affrontare il passaggio al DVB-T2. La stessa sorte tocca al bonus Internet, che sosteneva l’accesso alla banda larga, oggi non più incluso nella lista delle agevolazioni attive.
Sul versante ambientale, il Governo ha deciso di eliminare anche il credito d’imposta per le stufe a pellet e per i sistemi di potabilizzazione dell’acqua, due misure che avevano ricevuto un buon riscontro in termini di richieste.
Nel settore della mobilità sostenibile, un’altra misura significativa sparisce: il bonus per le colonnine di ricarica domestica per veicoli elettrici. L’incentivo, che copriva fino all’80% delle spese, non sarà più accessibile. A questo si aggiunge il taglio del bonus carburante da 200 euro per i dipendenti del settore privato, sostituito da una revisione dei fringe benefit.
Il filo conduttore di queste decisioni, come spiegano fonti ufficiali quali Sky TG24, Fiscal Focus e Ediltecnico, è l’intenzione di concentrare le risorse pubbliche su ambiti ritenuti più urgenti, come l’energia pulita e la transizione ecologica. Tuttavia, per molti cittadini, il cambiamento rappresenta una perdita concreta in termini di risparmio e accessibilità.
Chi intende usufruire di bonus ancora validi ha tempo solo fino alla fine dell’anno. Dal 2025 lo scenario fiscale sarà più selettivo, segnando la conclusione di una fase in cui le agevolazioni erano diffuse e facilmente accessibili.
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