Sul bonus casa 2026 Gava tenta di ridurre la detrazione e di lasciare inalterate le percentuali attribuite fino ad oggi.
La preoccupazione di gran parte dei cittadini italiani è che il bonus casa nel 2026 possa subire ulteriori tagli rispetto a quelli già prospettati dal Governo. Il Bilancio purtroppo non gode di grandi numeri, motivo per cui abbassa le aspettative.
Vannia Gava, viceministra sia della sicurezza che dell’ambiente, ha proposto all’esecutivo di lasciare il beneficio fiscale attualmente al 50% (ma soltanto se gli interventi sono sulle prime abitazioni), così da evitare il passaggio al 36%.
Bonus casa 2026: che speranze ci sono?
Gava spera insieme a Giorgetti di poter lasciare il bonus casa 2026 a percentuali “alte”, e inoltre di poter ridurre gli anni per poter sfruttare il credito d’imposta, dagli attuali 10 ai 5.
Non dobbiamo dimenticare – tagli a parte- le abolizioni di misure come il bonus mobili, l’incentivo sull’eliminazione delle barriere architettoniche (oggi al 75%) e l’addio al Superbonus, comportando delle penalizzazioni importanti.
Così facendo, sostiene la viceministra per l’ambiente e la sicurezza, si rischia non solo di alimentare il lavoro in nero nell’edilizia, ma ci si allontana dall’obiettivo Green previsto dall’Europa.
Un “danno” finanziario
La difficoltà più grande del Governo consisterebbe nel budget finanziario. Come detto in più battute, la criticità più evidente sta nelle risorse inserite in Bilancio, sempre più “poche”.
Ridurre il godimento delle detrazioni in 5 anni anziché 10, e lasciare le percentuali alte (al 50%), implicherebbe avere un esborso oltre i 2 miliardi di euro.
Inizialmente la durata decennale era stata prevista per contenere gli oneri a carico dello Stato, che è già alle prese con molteplici spese pubbliche.
Da parte di CNA e Confedilizia c’è soddisfazione nell’intenzione di provare a mantenere i benefici fiscali alti. Anche perché, sottolineano entrambe, è sufficiente comprendere che con i vantaggi odierni c’è un giro d’affari di quasi 40 miliardi di euro, mentre al contrario i ricavi si ridurrebbero a 15 miliardi.
La risposta concreta potremmo averla dopo che il Governo pubblicherà il Bilancio di quest’anno, così da decretare l’effettivo impatto finanziario in base alle decisioni sui bonus casa 2026 e per gli anni successivi.
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