Campania, IA per semplificare le pratiche agricole


L’intelligenza artificiale è al servizio dell’agricoltura. Ridurre il peso della burocrazia per gli agricoltori è una delle priorità riconosciute a livello nazionale ed europeo.

In Campania, un progetto innovativo guidato dall’Assessorato all’Agricoltura mira a risolvere questo nodo attraverso l’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA). L’iniziativa è stata presentata a Campania Mater, evento organizzato a Napoli e dedicato all’innovazione e alle prospettive di sviluppo del settore primario.

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Dal vigneto al PSR: la sperimentazione in corso

Il primo test è stato condotto sulle pratiche di aiuto relative all’estirpazione e al reimpianto dei vigneti.

Grazie a un’app dedicata, gli agricoltori hanno potuto ricevere assistenza nella compilazione e nella gestione della documentazione necessaria per presentare le richieste agli sportelli regionali. Il successo della sperimentazione ha permesso di estendere il progetto al Programma di Sviluppo Rurale (PSR), ampliando l’ambito di applicazione a diverse misure di sostegno.

Secondo Giuseppe Mercurio, dirigente dell’Assessorato, l’obiettivo è ora facilitare il dialogo tra amministrazioni diverse, consentendo un reperimento automatico delle informazioni necessarie per istruire le pratiche. Una prospettiva che, se confermata, permetterebbe di abbattere tempi e costi legati alla burocrazia, semplificando il lavoro delle aziende agricole.




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Foto di: OmniTrattore.it

Innovazione, giovani e comunità rurali

Il confronto di Campania Mater ha posto l’accento su tre direttrici decisive: innovazione tecnologica, rilancio delle comunità rurali e imprenditoria giovanile. Temi strettamente connessi: i giovani imprenditori agricoli, spesso portatori di soluzioni digitali e sostenibili, rappresentano il motore di un nuovo modello di sviluppo.

Allo stesso tempo, la mancanza di infrastrutture adeguate, come la banda larga in molte aree rurali, rischia di frenare il processo di modernizzazione.

La Campania come laboratorio di buone pratiche

Per l’assessore Nicola Caputo, la regione può diventare un laboratorio di best practice per l’Italia, puntando su trasformazione digitale, ricerca e formazione. Progetti come quello sull’IA dimostrano come la tecnologia possa essere integrata con la tradizione agricola, fornendo strumenti concreti per migliorare la competitività delle imprese.

Un ruolo centrale sarà svolto dalla formazione, indispensabile per garantire che agricoltori e tecnici acquisiscano le competenze necessarie a sfruttare appieno gli strumenti digitali. Solo in questo modo l’innovazione può trasformarsi in sviluppo reale e diffuso.



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