Ponte tra istituzioni e cittadini: “Civicamente Area Nuova” sarà presentata a Mesagne – Senza Colonne News


Di Marina Poci per il numero 419 de Il7 Magazine
Un laboratorio di idee e proposte per offrire gratuitamente ai cittadini, alle imprese e alle associazioni piani di sviluppo e soluzioni a problemi gestionali che, spesso, limitano la piena operatività degli enti territoriali, frenando la realizzazione di politiche di crescita e innovazione: con questo ambizioso obiettivo è stata ufficialmente fondata “Civicamente Area Nuova”, un’associazione culturale che si propone di mettere competenze e professionalità al servizio della comunità salentina.
L’iniziativa porta la firma di Antonio Giuseppe De Donno – già Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi – e Soriana Drazza (vice presidente), Simona Lazzari (segretaria), Loredana Manco, Federica Marangio.
Alla base del progetto c’è una visione etica di alto profilo: chi ha potuto formarsi e raggiungere traguardi accademici, ha rappresentato un costo per la società, e per questo è giusto “restituire” quel sapere alla comunità sotto forma di servizi e competenze.
L’associazione, che per garantire un approccio rigoroso e multidisciplinare si doterà di un comitato scientifico di elevata professionalità, si propone come un ponte tra cittadini, imprese, associazioni, enti territoriali e università, con l’intento di rafforzare la collaborazione e promuovere progetti innovativi a beneficio dell’intera comunità.
“Civicamente Area Nuova” opererà in un primo momento sul territorio meridionale della provincia di Brindisi e su quello settentrionale della provincia di Lecce, con la volontà di creare uno spazio pubblico di confronto aperto, privo di espressioni partitiche, nel quale discutere di temi cruciali per lo sviluppo sostenibile: cultura, economia, servizi sociali, ambiente, salute, senza trascurare gli aspetti giuridici e filosofici che costituiscono le fondamenta della nostra civiltà.
È il Procuratore De Donno, immerso nel mondo dell’associazionismo da quando è in pensione, a spiegare la genesi del progetto: “Credo nell’associazionismo che completa l’opera della politica, soprattutto in un momento storico di grave crisi di valori come è quello che stiamo vivendo, anche in conseguenza della scomparsa dei grandi partiti di massa. Sono fermamente convinto che, come sostiene l’articolo 4 della Costituzione italiana, i cittadini debbano appropriarsi degli spazi di democrazia e socialità e porsi come soggetti attivi del miglioramento sociale, economico e culturale dei territori che vivono. Per questo occorre promuovere le aggregazioni di persone di buona volontà
Nel corso dell’evento di presentazione del nuovo ente, previsto per sabato 20 settembre presso il castello normanno-svevo di Mesagne, De Donno, che della città messapica si dichiara “orgoglioso cittadino onorario, perché qui le associazioni hanno fortemente sostenuto la lotta per la legalità unitamente a magistratura, forze dell’ordine e amministrazioni comunali”, si presenterà alla platea con un intervento dal titolo “L’associazionismo come motore di benessere per le comunità”, nel quale focalizzerà l’attenzione su quella che definisce una visione “tocquevilliana” della cittadinanza attiva: “Dobbiamo entrare nell’ottica dello scambio: lo Stato riconosce le libertà dei singoli e delle associazioni e chiede in cambio che i singoli e le associazioni si impegnino per il benessere economico, sociale, culturale delle comunità. Naturalmente, per creare coscienza civica, non possiamo che partire dalle scuole: è infatti contemplata espressamente nell’atto costitutivo anche la promozione di sinergie con il mondo scolastico, per venire incontro alle esigenze di un’istituzione, quale è appunto la scuola, a cui nel nostro tempo è demandato un compito non soltanto formativo, ma anche educativo”.
Nell’intenzione dei fondatori, l’associazione di prefigge l’ambiziosa sfida di vincere quella che De Donno chiama “la scommessa del millennio”, ovvero “creare coscienza civica” in un periodo storico nel quale le coscienze civiche si stanno spegnendo e si stanno riducendo gli spazi di mediazione tra cittadini e istituzioni: “Siamo testimoni quotidiani del disimpegno, motivo per cui dobbiamo con forza sostenere la necessità dell’impegno collettivo. Diversamente, non riusciremo a evitare il declino della nostra civiltà. Declino del quale, purtroppo, già osserviamo tutti i sintomi”, aggiunge il Procuratore.
L’iniziativa, alla quale parteciperà per i saluti istituzionali anche il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, sarà moderata dalla giornalista Federica Marangio e prevederà interventi di alto profilo di esperti che – ragionevolmente – parteciperanno anche alle future attività dell’associazione: Pasquale Bonasora presidente di Labsus – Laboratorio per le sussidiarietà, tratterà il concetto di amministrazione condivisa dal principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale ai patti di collaborazione; Antonio Rota, esperto in sistemi di sviluppo dei territori, si soffermerà su metodologie e tecniche per lo sviluppo economico e sociale; Loredana Manco, architetta, esperta di place making, si interrogherà sull’urbanistica partecipata; Massimo Guastella, professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea ad UniSalento, esporrà sul tema della conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale del territorio; Marco Benvenuto, professore associato in Public Management e Management Sanitario ad UniSalento, si occuperà della salute intesa come volano di sviluppo; Simona Lazzari, fisioterapista, consigliere dell’Ordine dei Fisioterapisti, parlerà di benessere comunitario e resilienza sanitaria.
A presentare l’associazione ci penserà Soriana Drazza, dottoressa di ricerca in Diritto Pubblico e Management Pubblico presso UniSalento, vice presidente nel neonato organismo: “Civicamente Area Nuova è un progetto che nasce dalla constatazione che non c’è uno spazio pubblico nel quale cittadini, mondo accademico, imprese e istituzioni possano confrontarsi senza il filtro e le mistificazioni dei colori politici”, spiega, aggiungendo che sul territorio “manca un soggetto terzo in grado di fare pianificazione strategica: da qui l’esigenza di creare un’associazione che faccia da ponte, ascolti tutti e, sulla base delle competenze degli esperti, elabori piani strategici di risoluzione dei problemi sociali lavorando con approccio scientifico, facendo seguire la fase delle proposte a quella dell’analisi e dello studio del territorio”.
L’obiettivo è quello di accedere, in un secondo momento, a fondi di finanziamento nazionali ed europei, ma attualmente ciò che preme sottolineare alla dottoressa Drazza è l’ottica di restituzione con la quale gli esperti si approcciano a vivere le prime attività associative: “Visto che tutti noi che abbiamo studiato siamo stati un costo per la società, è giusto che prestiamo servizio gratuito per elaborare strategie di sviluppo utili alla comunità. Più saremo ad abbracciare questo punto di vista, più diventeremo partecipi della cosa pubblica”, precisa.
Tre, per Drazza, le emergenze sulle quali l’associazione lavorerà in prima battuta: salute e ambiente da un lato, che non possono che essere considerati in modo inscindibile, e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dall’altro, affinché diventi volàno di offerta di servizi e promozione di attività.
“Non nasciamo per contrapporci alla politica, ma per collaborare con la politica nella ricerca di soluzioni. Vogliamo avvicinare i cittadini alla cosa pubblica e invitarli a dibattere dei loro bisogni, convincendoli che non è più tempo di demandare alle istituzioni la risoluzione dei problemi che li riguardano”, completa Soriana Drazza.
Un solco nel quale si pone anche il Procuratore De Donno, quando afferma che “il cittadino va educato a sentirsi protagonista delle grandi trasformazioni di questo tempo, non soltanto soggetto passivo e consumatore di scelte altrui”.






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