ANCONA – In un incontro con gli elettori tenutosi nei giorni scorsi presso la Mole Vanvitelliana, l’assessore regionale uscente e ricandidato al consiglio, Goffredo Brandoni, ha tracciato un bilancio del suo operato e delineato le sfide future per il territorio, con un’attenzione particolare alla critica situazione di Conerobus, l’azienda di trasporto pubblico locale.
Durante il suo intervento, Brandoni, forte della sua esperienza decennale come sindaco di Falconara e assessore regionale con deleghe chiave quali Bilancio, Credito e Trasporti, ha rivendicato i risultati ottenuti. Tra questi, ha citato il risanamento del bilancio regionale, con il giudizio positivo dell’agenzia di rating Fitch, lo stanziamento di ingenti risorse per la programmazione europea e un’azione costante a sostegno delle imprese e delle infrastrutture.
Analizzando i documenti che riassumono l’attività di questi anni, emergono interventi significativi in diversi settori. Per quanto riguarda i trasporti, sono stati evidenziati investimenti per oltre 135 milioni di euro per il rinnovo del parco mezzi, l’avvio del piano eMobility ReMa, il potenziamento della flotta ferroviaria e l’introduzione della bigliettazione unica treno-bus. Un fiore all’occhiello è il nuovo treno diretto Monaco-Marche, visto come un’opportunità strategica per il turismo e l’economia locale.
Sul fronte del demanio, l’assessore ha ricordato il dialogo costante con gli operatori balneari in vista della direttiva Bolkestein e gli interventi di difesa della costa, come il progetto integrato Falconara-Montemarciano da 17 milioni di euro.
Un altro fiore all’occhiello è la gestione dei fondi europei. “Abbiamo velocizzato i tempi di chiusura delle pratiche, passando da oltre due anni agli attuali sei mesi,” ha evidenziato Brandoni. Un’efficienza che, secondo i dati forniti, ha portato le Marche a essere la prima regione in Italia nella classifica nazionale per la rendicontazione di spesa UE nel ciclo 2014-2020 e a posizionarsi, per il 2020-2027, al primo posto per il Fondo Sociale (FSE+) e al terzo per i fondi alle imprese (FERS).
Il punto più critico del suo discorso ha riguardato la gestione di Conerobus. Brandoni non ha usato mezzi termini, puntando il dito contro quelle che ha definito le cause del pesante indebitamento dell’azienda. “Quella di Ancona- ha affermato l’assessore- è la provincia con la più alta percentuale di utenti che non pagano il biglietto”. Un’evasione tariffaria che, unita a una presunta sovrabbondanza di personale rispetto agli introiti, minerebbe la stabilità finanziaria della società.
Ma le accuse non si sono fermate qui. Brandoni ha sollevato un’altra questione spinosa: la manutenzione dei mezzi. Secondo quanto dichiarato, gli autobus di Conerobus verrebbero portati fuori provincia per le riparazioni e i controlli, nonostante l’azienda disponga di operai specializzati assunti proprio per svolgere queste mansioni all’interno delle proprie officine. Una pratica che, se confermata, rappresenterebbe un ulteriore e significativo aggravio di costi per un’azienda già in difficoltà.
L’intervento di Brandoni apre dunque un acceso dibattito sulla gestione del trasporto pubblico locale, ponendo questioni di efficienza e sostenibilità economica al centro della campagna elettorale. Mentre da un lato si rivendicano importanti investimenti e miglioramenti nel settore a livello regionale, dall’altro emergono pesanti critiche su una delle principali aziende partecipate del territorio, indicando una strada di necessarie riforme per garantirne il futuro.
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