Crac Us Pistoiese. Tre le misure cautelari. Domiciliari a De Simone. Ma è ricoverato in coma


di Alessandro BenigniPISTOIAArresti domiciliari con obbligo del braccialetto elettronico per Maurizio De Simone, obbligo di presentarsi quotidianamente alla Polizia Giudiziaria per l’avvocato Alessandro Gammieri e interdizione all’esercizio della professione per un anno per il commercialista Antonio Gammieri. Sono queste le misure di custodia cautelare notificate – a seguito degli interrogatori preventivi eseguiti davanti al gip Luca Gaspari – ai protogonisti del crac dell’Us Pistoiese 1921, tutti indagati per bancarotta fraudolenta, emissione e utilizzo di fatture false, compensazione di crediti fiscali inesistenti e appropriazione indebita: il patron ’de facto’ del club, De Simone, l’ex amministratore unico Alessandro Gammieri e suo padre, il commercialista Antonio Gammieri, che operava nel ’dietro le quinte’ della società. Tre figure “che hanno portato al dissesto della società calcistica”, evidenziano le Fiamme Gialle. Nessun provvedimento cautelare richiesto, invece, per gli altri due indagati dal sostituto procuratore Chiara Contesini: Matilda Jace, allora presidente ’fittizia’ e rappresentante legale dell’Us, e Omar Vecchione, allora amministratore della Omav.

Nel luglio scorso, al termine di un’operazione brillantemente condotta dai militari della Guardia di Finanza di Pistoia e dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Pistoia, era stata dato esecuzione a un maxisequestro preventivo – per un totale di circa un milione e settecentomila euro – nei confronti della pregressa dirigenza, di fatto e di diritto, della squadra di calcio cittadina. Sequestrati beni, in particolare, per circa 500mila euro: si trattava di due immobili (uno a Napoli, l’altro a Cosenza) e di un auto di lusso. Bloccati anche i conti correnti dei cinque indagati. Adesso, è stata la volta delle ordinanze di custodia cautelare personali, la più stringente delle quali è andata a carico di Maurizio De Simone. Il 45enne, che si trovava già in carcere ad Avellino dal marzo scorso nell’ambito dell’indagine per un giro di fittizi crediti d’imposta per oltre trenta milioni di euro per lavori edilizi, mai eseguiti legati all’accesso al bonus facciate, risulta peraltro attualmente ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Avellino a seguito di un Ictus.

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

“L’attività costituisce ulteriore testimonianza del costante impegno del Corpo a tutela della collettività, delle imprese rispettose delle regole e dei consumatori – affermano le Fiamme Gialle, la cui attività sul caso può adesso dirsi conclusa – attraverso il contrasto a tutti quei comportamenti illeciti che ostacolano lo sviluppo economico e distorcono la leale concorrenza”.

“Siamo moderatamente soddisfatti, anche se la nostra ambizione resta quella di poter dimostrare la totale estraneità ai fatti contestati – spiega l’avvocato Ugo D’Amato, legale di Antonio e Alessandro Gammieri – La procura di Pistoia aveva avanzato la richiesta della misura degli arresti domicilari, che invece è stata respinta. Anche per l’inchiesta parallela di Avellino c’era stata una richiesta di custodia in carcere, ugualmente respinta. Ora attendiamo l’avviso di conclusione delle indagine e restiamo fiduciosi”. L’ordinanza relativa a De Simone è stata notificata ieri al suo legale, l’avvocato Antonio Perillo di Avellino, mentre il suo assistito si trova ricoverato nell’ospedale Moscati di Avellino, dopo che venerdì scorso è stato colto da ictus: le sue condizioni sarebbero serie e in questo momento i medici lo avrebbero indotto in coma farmacologico. “Stiamo seguendo l’evolversi della situazione con apprensione”, ha spiegato Perillo.



Source link

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.