Le aziende individuali brianzole hanno lavorato per lo Stato fino all’8 luglio di quest’anno, due giorni in meno rispetto al 2024, un lieve miglioramento che indica un panorama della pressione fiscale ancora in chiaroscuro. Il dato emerge dalla settima edizione dell’Osservatorio fiscale della Cna nazionale, “Comune che vai, fisco che trovi”, report che indica come la pressione fiscale sulle imprese individuali italiane registri un lieve miglioramento nel 2024, scendendo dal 52,8% al 52,3%.
Monza al 55° posto su 114 capoluoghi
L’analisi condotta su 114 capoluoghi italiani, evidenzia però persistenti squilibri territoriali, con la Lombardia che si distingue per capoluoghi virtuosi come Sondrio, Milano e Brescia, ma anche per realtà in difficoltà come Mantova, Pavia e Cremona. Nel cuore della Brianza, Monza si posiziona al 55° posto con un Total Tax Rate (TTR) del 52%, un dato che la colloca in una zona intermedia, riflettendo un carico fiscale ancora significativo per le piccole imprese del territorio. Il rapporto, che prende come riferimento un’impresa tipo con un laboratorio artigianale di 350 mq, un negozio di 175 mq e ricavi di 431.000 euro, conferma che l’efficienza amministrativa è cruciale per alleggerire il peso fiscale e sostenere il tessuto economico locale.
“Carico fiscale sostenibile se lo Stato è efficiente”
Giovanni Bozzini, presidente di Cna Lombardia, sottolinea: “L’Osservatorio è uno strumento decisivo per monitorare l’andamento del Total Tax Rate città per città, territorio per territorio. Per noi piccolissimi, piccoli e medi imprenditori è discriminante lavorare fino a giugno, luglio o agosto per un socio chiamato Stato. Più questo socio è virtuoso, efficiente, prudente, capace, più noi possiamo contare su un carico fiscale sostenibile e fare al meglio il nostro lavoro. Cogliamo un leggero miglioramento, ma molta strada è ancora da fare”.
Lombardia: regione a due velocità
In Lombardia, la regione economica più dinamica d’Italia, la pressione fiscale varia sensibilmente tra i capoluoghi. Sondrio si distingue come il più virtuoso, occupando l’8° posto nazionale con un TTR del 49,8% e un Tax Free Day al 30 giugno, grazie a un’efficiente gestione amministrativa e a tributi locali contenuti. Milano segue al 16° posto (TTR 50,5%, Tax Free Day 3 luglio), beneficiando di un contesto imprenditoriale competitivo e di servizi avanzati, mentre Brescia si piazza al 25° posto (TTR 50,9%, Tax Free Day 4 luglio). Bergamo e Lodi, rispettivamente al 37° e 38° posto, registrano un TTR del 51,3% (Tax Free Day 6 luglio), seguite da Monza al 55° posto con un TTR del 52% (Tax Free Day 8 luglio). Como (61°, TTR 52,1%, Tax Free Day 9 luglio), Lecco e Varese (entrambi al 70°-71°, TTR 52,5%, Tax Free Day 10 luglio) si collocano nella media nazionale, ma Mantova (78°, TTR 52,8%, Tax Free Day 11 luglio), Pavia (82°, TTR 53%, Tax Free Day 12 luglio) e soprattutto Cremona (105°, TTR 55,7%, Tax Free Day 22 luglio) evidenziano criticità.
Bolzano virtuosa, Agrigento maglia nera
L’Osservatorio CNA offre una fotografia dettagliata della pressione fiscale sulle imprese individuali, calcolando il Total Tax Rate (TTR) – che include Irpef, addizionali regionali e comunali, Imu, Tari e altri tributi – e il Tax Free Day, ovvero il giorno in cui un’impresa smette di lavorare per il fisco e inizia a generare profitto netto. A livello nazionale, il TTR medio è sceso al 52,3%, permettendo alle imprese di “liberarsi” dal fisco il 9 luglio, due giorni prima rispetto al 2023. Bolzano si conferma il capoluogo più virtuoso, con un TTR del 46,3% e un Tax Free Day al 19 giugno, mentre Agrigento chiude la classifica al 114° posto con un TTR del 57,4%, lavorando per il fisco fino al 27 luglio.Le disparità territoriali sono marcate: il Nord, con un TTR medio del 50,8%, risulta più favorevole rispetto al Mezzogiorno (54,2%), dove l’efficienza amministrativa è spesso inferiore. Tra i fattori che determinano le differenze spiccano le addizionali Irpef (comunali e regionali), l’Imu sugli immobili produttivi e la Tari, che varia significativamente in base alla gestione dei rifiuti.
“Meno burocrazia e incentivi fiscali per le Pmi”
Il lieve calo del Ttr nazionale è un segnale positivo, ma insufficiente per Cna, che chiede riforme strutturali: semplificazione burocratica, riduzione delle addizionali locali e incentivi fiscali per le PMI. In Brianza, dove l’artigianato e le piccole imprese rappresentano il 60% dell’economia locale (dati Unioncamere), un TTR più basso potrebbe liberare risorse per innovazione e occupazione. Con il Tax Free Day che spazia dal 30 giugno di Sondrio al 22 luglio di Cremona, la sfida per il 2026 è chiara: più efficienza, meno tasse, per una regione che non lasci indietro nessuno.
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