Ennesimo rinvio per il rinnovo del collegio sindacale di Cassa Depositi e Prestiti il cui cda ieri ha eletto solo il vertice della controllata al 76% di Simest, finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all’estero. Nulla da fare per il FII e Cdp Equity.
Le frizioni nella maggioranza continuano a frenare le scelte in Cdp, di cui il Tesoro possiede l’82,77% e le fondazioni il 15,93%. Per la sesta volta c’è stata fumata nera nell’assemblea chiamata a rinnovare il collegio dei sindaci, scaduti a maggio. Il mancato accordo politico nel governo ha portato all’ennesimo rinvio della riunione dei soci al 29 settembre. Le fondazioni da tempo sono pronte a confermare i due rappresentanti: Patrizia Graziani, Davide Maggi mentre il presidente Carlo Corradini è espressione congiunta dei due soci. Non c’è convergenza sui due posti oggi ricoperti da Franca Brusco e Mauro D’Amico. La riunione dei soci resta aperta.
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ASSEMBLEA SLITTA AL 29
Il cda invece ha proceduto a ri nnovare gli organi di Simest. Al posto del presidente Pasquale Salzano, a luglio divenuto ambasciatore in Marocco, è stato indicato Vittorio De Pedys, docente alla ESCP Business School mentre confermata l’ad Regina Corradini D’Arienzo, con un passato in banca (gruppo Banco Popolare e Bnp Paribas).
Il consiglio di Cassa ha deliberato nuovi interventi per 230 milioni, in linea con gli obiettivi del piano strategico al 2027. Per il mondo delle imprese, sono state approvate operazioni «per piani di espansione sui mercati globali» di imprese attive «in filiere chiave dell’economia».
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