DDL AI: la triestina Aindo promuove al Senato il dialogo tra imprese, istituzioni e ricerca


La gestione dei dati sanitari si conferma una delle leve strategiche per il futuro della salute pubblica e dell’economia globale. Si stima che, entro il 2030, il mercato mondiale della sanità digitale passerà da 347 a oltre 768 miliardi di dollari1; mentre l’intelligenza artificiale applicata al settore della salute, valutata 18,7 miliardi di dollari nel 2023, è destinata a toccare i 317 miliardi entro il 20322.

Questo contesto in rapida espansione pone l’Italia di fronte alla necessità di definire regole chiare ed efficaci: è il tema al centro del Convegno “DDL AI: verso una nuova era della gestione dei dati sanitari”, organizzato da Aindo – società che ha sviluppato e brevettato una piattaforma di generazione di dati sintetici che abilita l’uso di dati sensibili nel rispetto della privacy – a Palazzo Giustiniani. L’incontro si propone di stimolare il dibattito sul ruolo degli strumenti finanziari innovativi a supporto dell’ecosistema dell’innovazione, in una prospettiva che valorizzi la coerenza tra sviluppo tecnologico, sostenibilità regolatoria e tutela dei diritti.

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L’incontro, introdotto dalla Vice Presidente del Senato Licia Ronzulli e concluso con i saluti del Sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze Federico Freni, ha visto gli interventi di diverse autorità regolatorie: il Presidente AIFA Robert Nisticó ha espresso il punto di vista dell’agenzia sulle sfide dell’Intelligenza Artificiale in Sanità mentre Paolo Foggi (AIFA), Luigi Montuori (Garante Privacy), Giulio Pompilio (IRCCS Monzino) hanno condiviso il panel dedicato al rapporto tra ricerca clinica, privacy e sanità digitale.

A seguire, hanno partecipato alla tavola rotonda “Dal dato all’azione: la PA protagonista della rivoluzione digitale?” Guido Rasi (Ministero della Salute), e Beatrice Delfrante (Agenas). Maria Rosaria Campitiello (Ministero della Salute), Marcello Cattani (Farmindustria) sono stati protagonisti di un approfondimento su farmaceutica e salute pubblica nell’era dell’AI.

Daniele Panfilo, co-fondatore e CEO di Aindo, ha presentato la tecnologia di generazione dei dati sintetici e il contributo che le sue applicazioni possono offrire alla ricerca sanitaria, spiegando in che modo il dato sanitario sia uno strumento fondamentale per la tutela del diritto alla salute e sottolineando come il DDL AI consentirà la costruzione di una strategia nazionale che coniuga innovazione, tutela dei diritti e sviluppo economico.

“L’approvazione del DDL AI rappresenta un punto di svolta per l’Italia, che ci proietta in una nuova era della sanità digitale. Per la prima volta, il riutilizzo dei dati sanitari per l’addestramento dei modelli di Intelligenza Artificiale viene riconosciuto come di rilevante interesse pubblico, superando i paradigmi normativi tradizionali e liberando un potenziale enorme per l’innovazione in ambito medico. La creazione di una base giuridica autonoma e indipendente per la sintesi e l’anonimizzazione dei dati a fini di ricerca è un passo avanti decisivo: ci permetterà di operare con maggiore agilità, e in taluni casi senza necessità di notifica o approvazione dei comitati etici, riducendo drasticamente i tempi di sviluppo e accelerando il progresso scientifico. È un vero cambio di paradigma che non solo favorirà l’avanzamento della ricerca, ma consentirà anche la costruzione di ecosistemi sanitari più intelligenti, efficienti e orientati al futuro”, dichiara Daniele Panfilo,  co-fondatore e CEO di Aindo.

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“Il dato sanitario diventa finalmente uno strumento strategico per la tutela del diritto alla salute, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Con questa riforma, si apre un ventaglio di opportunità senza precedenti per valorizzare i dati all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, proiettando potenzialmente l’Italia tra i Paesi leader nell’integrazione tra Intelligenza Artificiale e salute in Europa e anticipando l’attuazione  dell’European Health Data Space (EHDS)”, aggiungeDavide Ruffo, Chief Institutional Relations Officer di Aindo. “Siamo convinti che questa normativa non solo migliorerà l’efficacia e la personalizzazione delle cure, ma contribuirà anche a ridefinire i modelli di finanziamento e organizzazione della sanità pubblica, rendendoli più sostenibili e orientati all’innovazione. Continueremo a collaborare con le istituzioni e in particolare con Agenas e con il Garante privacy Italiano, cui viene demandato un preciso compito per la definizione delle future linee guida su anonimizzazione e sintetizzazione.”  

ll nuovo DDL introduce infatti una base giuridica autonoma (art. 8, comma 3) che sancisce la legittimità della sintetizzazione dei dati sanitari per finalità di ricerca, aprendo la strada a un uso più ampio dell’AI in campo sanitario. Questa misura avrà un impatto significativo nel ridurre le tempistiche della produzione di evidenze nonché incrementare la fattibilità e la robustezza degli  studi clinici, accelerando la ricerca e la validazione di nuove terapie e migliorare la prevenzione delle malattie.

Note per la stampa

[1] Dimensione del mercato della salute digitale, Mordor Intelligence

[2] Mercato dell’AI in sanità, GMI

Chi è Aindo

Fondata nel 2018 da due specialisti dell’intelligenza artificiale – Daniele Panfilo (CEO) e Sebastiano Saccani (Head of R&D) – Aindo è una scaleup nata dalla SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste e attualmente è insediata in Area Science Park nel campus di Padriciano e a Milano presso Le Village di Crédit Agricole. La missione di Aindo è quella di agevolare l’adozione e lo sviluppo di soluzioni avanzate di intelligenza artificiale (IA) mediante la realizzazione di un nuovo standard globale per l’accesso e la condivisione dei dati, basato sulla tecnologia dei dati sintetici. Questi ultimi rappresentano un nuovo paradigma tecnologico: i dati sintetici sono completamente artificiali ed hanno le stesse proprietà statistiche dei dati reali; sono però privi di informazioni sensibili. Nel 2021 Aindo ha raccolto un investimento dal fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer mentre nel 2023 ha siglato l’accordo per un investimento di 6 milioni di euro guidato da United Ventures e con Vertis Venture 3 Technology Transfer. Nel 2025 si è aggiudicata il finanziamento dell’European Innovation Council (EIC) Accelerator: è una delle tre aziende italiane selezionate tra 1.211 candidate provenienti da tutta Europa. La proposta vincente di Aindo prevede l’ottenimento di una sovvenzione di ricerca da 2,1 milioni di euro.

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