“Stabilizzateci”. Duecento lavoratori a rischio nelle Marche


Il giorno cerchiato sul calendario è il 30 giugno 2026. Se a quella data la legge di bilancio non immetterà risorse per stabilizzarli, 12mila precari della giustizia in Italia e 200 nelle Marche resteranno senza lavoro. Figure altamente formate: informatici, esperti di digitalizzazione, funzionari a supporto di giudici e magistrati. Tre anni fa, erano stati assunti a tempo determinato fino al 30 giugno 2026 per velocizzare la giustizia, tra gli obiettivi del Pnrr. Compito che hanno svolto a pieno perché, secondo la Cgil, hanno permesso di smaltire 100mila procedimenti civili in un anno, circa un terzo dell’arretrato. “Ora rischiamo di tornare a una giustizia dai tempi infiniti”, sostiene il sindacato, sceso in piazza ad Ancona, per lo sciopero nazionale.

Nel servizio video, le interviste a Matteo Pintucci, segretario generale della Funzione pubblica della Cgil, e a Lorenzo Picardi e Paola Saccomanni, funzionari all’Ufficio per il processo alla Corte di Appello di Ancona.
 

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