Nell’ambito di un ciclo di incontri che il consiglio direttivo di Confartigianato Federimpresa Cesena promuove con i parlamentari locali e i principali esponenti politici del territorio, nella sede di Confartigianato è stata ospite l’on. Alice Buonguerrieri (FdI), accompagnata dal capogruppo consiliare al Comune di Cesena Marco Casali.
Il Gruppo di Presidenza di Confartigianato, composto da Daniela Pedduzza, Stefano Soldati e Fulvia Fabbri, insieme al segretario Stefano Bernacci, ha portato all’attenzione tre problematiche considerate dirimenti per il futuro delle imprese artigiane.
“La prima – hanno affermato – riguarda la revisione della legge quadro sull’artigianato che risale al troppo lontano 1985. Confartigianato sostiene che i vincoli che disciplinano l’impresa artigiana sono ormai obsoleti e necessitano di una revisione per renderli più confacenti alla realtà odierna, profondamente mutata in questi quasi quarant’anni”.
“Il secondo punto – riporta Confartigianato -ha riguardato il ddl montagna, recentemente approvato dal Parlamento. Ora però si apre la partita decisiva dei decreti attuativi che definiranno le modalità di richiesta e di utilizzo da parte delle imprese degli incentivi previsti per i giovani e per le nuove attività, pari a una dotazione complessiva di 200 milioni di euro. Confartigianato valuta positivamente il ddl, ma chiede che gli incentivi non siano limitati alle sole imprese di nuova costituzione: occorre infatti garantire sostegno anche a quelle realtà già attive che ogni giorno affrontano le difficoltà di fare impresa in montagna, zone spesso caratterizzate da costi aggiuntivi, isolamento infrastrutturale e servizi ridotti”.
“Un decreto attuativo sarà inoltre determinante per stabilire con chiarezza che cosa si intende per “zona montana”. La definizione è infatti decisiva, perché da essa dipenderà l’accesso alle risorse e la possibilità per molte imprese di beneficiare degli aiuti. Senza una delimitazione corretta e condivisa si rischia di lasciare escluse intere comunità produttive che vivono e operano in territori oggettivamente disagiati. Il terzo tema affrontato è stato quello dell’accesso al credito per le piccole imprese. In un periodo in cui le difficoltà di finanziamento si fanno sempre più pressanti, Confartigianato guarda con interesse e speranza alla nascita di una banca pubblica dedicata alle micro e piccole imprese, capace di rispondere in maniera concreta ai bisogni di chi crea lavoro e ricchezza sul territorio”.
“Nel dibattito – riporta ancora Confartigianato – al quale hanno preso parte anche vari consiglieri, è stato toccato un ulteriore argomento di grande attualità: il dissesto idrogeologico. Sono state ricordate le conseguenze drammatiche dell’alluvione del 2023 e la necessità di proseguire con gli interventi di messa in sicurezza del territorio. È stato apprezzato lo sforzo del governo nel rendere più celeri i ristori destinati alle imprese e alle famiglie colpite, ma rimane forte l’esigenza di pianificare azioni preventive per ridurre il rischio di nuovi disastri e tutelare il tessuto economico-produttivo locale. L’onorevole Buonguerrieri, nel suo intervento conclusivo, ha accolto con favore le istanze sollevate da Confartigianato, riconoscendo la validità delle proposte e la necessità di un confronto costante con il mondo delle imprese. Ha inoltre manifestato la disponibilità a organizzare un momento di confronto pubblico a Cesena non appena l’iter della riforma della legge quadro sull’artigianato avrà raggiunto una fase avanzata, così da poter discutere con imprenditori e cittadini gli sviluppi e le prospettive future”.
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