Cessione del credito e sconto in fattura: la risposta Agenzia Entrate 240/2025


Il tema delle opzioni alternative alle detrazioni continua a
generare dubbi applicativi, soprattutto dopo l’entrata in vigore
del decreto-legge n. 39/2024. Per esempio, è
ancora possibile ricevere, a titolo di compenso
professionale
, crediti d’imposta maturati da un’impresa
edile tramite sconto in fattura e già caricati sulla piattaforma
“cessione crediti” del cassetto fiscale? Oppure il blocco alle
cessioni delle rate residue introdotto dal DL n. 39/2024 impedisce
anche questo tipo di operazioni?

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Dopo il decreto Superbonus: il Fisco sulla cessione del
credito

Sull’interessante quesito, posto da uno studio professionale, ha
fatto chiarezza l’Agenzia delle Entrate con la
Risposta
del 15 settembre 2025, n. 240
. Lo studio istante,
incaricato di prestazioni professionali per una società di
costruzioni
, ha ricevuto una proposta di pagamento
degli onorari tramite cessione di crediti maturati con lo sconto in
fattura ex art. 121, comma 1, lett. a), del d.l. n. 34/2020.

Premesso che dal 29 maggio 2024 (data di entrata in vigore della
legge n. 67/2024, di conversione del D.L. n. 39/2024) non è
più consentito ai beneficiari delle detrazioni optare per la
cessione delle rate residue non ancora fruite, lo studio ha chiesto
se il divieto si estenda anche alle cessioni
operate
dalle imprese edili che hanno già trasformato la
detrazione in credito d’imposta.

Nel rispondere, il Fisco ha richiamato la normativa di
riferimento e fatto una distinzione tra due ipotesi. Vediamone i
dettagli.





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