Il Green Digital Rating, un modello sviluppato da Brightseed, spin-off dell’Università Bicocca di Milano, propone di ridefinire il concetto stesso di sostenibilità aziendale, affiancando ai tre Pilastri tradizionali ESG una quarta variabile, ovvero quella tecnologica. L’iniziativa prende avvio dalla consapevolezza che la transizione digitale e quella sostenibile sono ormai dimensioni interconnesse, impossibili da trattare come processi separati.
La docente associata di economia e gestione delle imprese all’Università Bicocca e cofondatrice di Brightseed, Alice Mazzucchelli, ha infatti affermato che le imprese rischiano di disperdere risorse quando adottano nuove tecnologie senza inserirle in una visione strategica chiara. In assenza di obiettivi definiti, l’investimento digitale tende a rappresentare un costo aggiuntivo, invece di diventare un fattore di vantaggio competitivo. Lo stesso accade con la sostenibilità, che viene troppo spesso percepita unicamente come un adempimento normativo privo di un concreto valore per l’azienda. Con l’obiettivo di superare questi preconcetti, il modello propone un vero e proprio cambio di prospettiva, orientando le aziende verso un approccio più integrato e trasformativo.
Il Green Digital Rating si articola in 4 aree di analisi, che permettono di misurare il livello di integrazione tra sostenibilità, governance e trasformazione digitale:
1) profit. Valuta la solidità economica e la governance aziendale, analizzando l’efficacia dei processi decisionali, la sostenibilità finanziaria e gli indicatori di bilancio;
2) proof. Riguarda la capacità di raccogliere, gestire e proteggere i dati. In questa dimensione viene esaminata l’aderenza al GDPR, l’adeguamento alle normative sulla privacy, i sistemi di tracciamento della pubblicità digitale e l’efficienza dei canali digitali dell’impresa;
3) people. Misura la percezione del brand all’interno dell’ecosistema digitale. L’analisi considera il livello di notorietà online, la reputazione aziendale e il grado di fiducia che i diversi stakeholder riconoscono al marchio;
4) purpose. Indaga gli impegni e i risultati dell’azienda in termini di sostenibilità ambientale e sociale, valutando se la mission e le azioni intraprese siano coerenti con una visione di lungo periodo.
Il modello si avvale non solo dei dati già in possesso dell’impresa, ma integra anche informazioni provenienti da una pluralità di fonti validate, quali database accademici, strumenti di analytics, analisi personalizzate e survey online. Il Green Digital Rating fornisce una valutazione approfondita che riguarda non solo l’azienda stessa, ma anche l’insieme dei competitor diretti e indiretti del brand.
Il rating è uno strumento avanzato che valuta in modo integrato le performance dell’impresa rispetto alle tematiche ESG (ambientali, sociali e di governance) unite agli aspetti tecnologici e digitali. Non si limita quindi a esaminare singole dimensioni, ma adotta una visione sistemica che riflette la crescente interconnessione tra sostenibilità e innovazione.
Il modello attribuisce uno score basato su una scala da 1 a 5 che rappresenta il livello di attenzione e integrazione delle tematiche ESG e tecnologiche all’interno dell’impresa. Questo indicatore consente all’azienda di valutare il proprio posizionamento competitivo rispetto ai principali competitor, sia diretti che indiretti, e di comprendere il livello di compliance percepita dagli stakeholder.
Oltre alla misurazione, il modello supporta l’impresa nell’identificazione delle aree strategiche su cui intervenire con priorità, facilitando la definizione di una roadmap che integra obiettivi di marketing e azioni di comunicazione mirate. In questo modo, l’azienda può orientare le proprie scelte verso una crescita sostenibile e digitalmente consapevole.
Il Green Digital Rating si propone come strumento innovativo per accompagnare le imprese in una fase di trasformazione epocale, dove competitività, responsabilità e innovazione non possono più essere disgiunte. Integrare le dimensioni ESG con quella tecnologica significa riconoscere che la sostenibilità passa anche dalla capacità di utilizzare il digitale in modo strategico, sicuro ed etico.
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