Mercato e concorrenza, audizione di Busìa: “Obbligo di indicare il titolare effettivo dell’impresa”


Mercato e concorrenza, audizione di Busìa: “Obbligo di indicare il titolare effettivo dell’impresa”

In Senato Anac chiede più concorrenza sui servizi pubblici locali, maggiore semplificazione ed efficacia dei nuovi poteri sanzionatori assegnati all’Autorità


“Più concorrenza sui servizi pubblici locali, maggiore semplificazione ed efficacia dei nuovi poteri sanzionatori assegnati ad Anac, valorizzazione della piattaforma unica della trasparenza, obbligo di indicare il titolare effettivo dell’impresa per favorire la concorrenza, oltre che la legalità”.
Sono queste alcune delle richieste che Anac fa al Parlamento. Le ha ribadite giovedì 11 settembre 2025 il Presidente dell’Autorità, Giuseppe Busìa, in audizione al Senato sul disegno di legge A.S. n. 1578 per il mercato e la concorrenza.

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“Occorrerebbe recuperare la centralità della concorrenza, la quale non risponde solo ad esigenze legate al corretto funzionamento del mercato, ma è anche essenziale per evitare che solo alcuni operatori se ne avvantaggino”, ha spiegato il Presidente Busìa di fronte alla 9a Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato della Repubblica. “La concorrenza serve per assicurare efficienza economica; per garantire la giusta allocazione delle risorse; per realizzare politiche pubbliche di rilevante impatto, sociale oltre che economico. Per questo va promossa convintamente, anche in questo disegno di legge”.

“Al fine di circoscrivere l’eccessiva discrezionalità degli enti nella predisposizione della ricognizione periodica della situazione gestionale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, sarebbe opportuno prevedere l’elaborazione di schemi tipo per i diversi settori, a cura dell’Autorità di regolazione di settore, sentita l’Anac”, ha aggiunto Busìa. “Ciò sarebbe anche funzionale ad assicurare la tassatività delle sanzioni, evitando che il potere sanzionatorio sia incerto e arbitrario, dando dare luogo a contenziosi. Suggeriamo, poi, di prevedere che le sanzioni vengano applicate non solo per la mancata pubblicazione della relazione, ma anche nel caso emerga che un affidamento in house è stato effettuato in assenza di presupposti. Altrimenti, avremmo il presupposto di sanzionare un adempimento successivo, disinteressandoci della principale lesione alle regole di mercato”.

“Uno strumento essenziale per favorire la concorrenza – ha continuato Busìa– è rappresentato dalla trasparenza, che insieme alla digitalizzazione dei procedimenti, consente di accrescere la controllabilità ed al contempo di rendere più rapidi ed efficienti le procedure: per tale ragione, proponiamo di rafforzare la Piattaforma unica della trasparenza costituita presso Anac, rendendola interoperabile con altre banche dati del sistema, così anche da evitare ulteriori costi e duplicazioni”.

Il Presidente di Anac ha poi chiesto due interventi: il primo, la previsione di uno specifico obbligo, per le imprese che partecipano agli appalti pubblici, di dichiarare il proprio ‘titolare effettivo’ (peraltro già previsto per i contratti finanziati con i fondi del Pnrr). “Un simile obbligo non solo risponderebbe ad esigenze di legalità, ma sarebbe anche funzionale alla tutela della concorrenza, contribuendo a limitare il rischio di offerte combinate o imputabili ad un unico operatore”, ha rimarcato Busia. “In secondo luogo chiediamo un miglioramento della disciplina del partenariato pubblico-privato e delle concessioni delineata dal Codice dei contratti pubblici, con particolare al diritto di prelazione oggi attribuito al promotore del progetto, che deve essere attenuato per non scoraggiare ogni altra offerta competitiva”.

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