“200 nuovi addetti a Savigliano”


Gli effetti positivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza continuano. Il Pnrr finanzia oltre cento nuovi treni prodotti da Alstom e cresce lo stabilimento di Savigliano, visitato dal ministro degli Affari Europei, Tommaso Foti. 
Nel dettaglio, dove nacque il Pendolino, il primo treno super veloce, arriveranno altre duecento persone. Entro fine anno, ingegneri e, soprattutto, operai si aggiungeranno agli oltre mille e cento dipendenti Alstom, nella città del Cuneese. 
Il gruppo francese mostra gli ultimi progetti nella sua principale fabbrica italiana al ministro: il regionale da duecento chilometri l’ora per la direttissima Roma-Firenze. Prime partenze previste nel 2026. Il treno a idrogeno in Lombardia dovrebbe iniziare i viaggi entro giugno. Scadenza ultima fissata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che, con fondi di Bruxelles, finanzia, in parte, entrambi.
“Vi è poi tutto il post 2026 – spiega Foti – per il quale bisogna ovviamente su certe linee, su certe catene, creare una continuità che consenta di dare sempre più innovazione, modernità, competitività, al sistema produttivo italiano”.
A Savigliano, Alstom ha investito trenta milioni di euro. Rivela l’amministratore delegato di Alstom Ferroviaria, Michele Viale: “Arriviamo a produrre oltre trenta casse al mese, tra i cinque e i sette treni regionali più un treno ad alta velocità sul sito”. Dove il nuovo parco fotovoltaico genera un terzo dell’energia necessaria.

Interviste a: Tommaso Foti, ministro Affari europei e Michele Viale, presidente e amministratore delegato Alstom Ferroviaria

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