Transizione Digitale ed Ecologica: finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per le imprese italiane anche non esportatrici


La misura “Transizione digitale o ecologica” del Fondo 394/81, gestita da SIMEST, è stata rafforzata e aggiornata nel 2025 con importanti novità. Oltre al finanziamento agevolato e al cofinanziamento a fondo perduto fino a 200.000 €, dal 7 agosto 2025 possono accedere anche le imprese non esportatrici, a condizione che appartengano a una filiera a vocazione esportatrice: è sufficiente che almeno il 10% del fatturato derivi da clienti italiani con quota export ≥ 3% .

Un’altra novità riguarda le spese ammissibili: sono ora agevolabili anche quelle per l’ottenimento della diagnosi energetica, fondamentale per l’accesso al contributo a fondo perduto del 20%. Quest’ultimo beneficio, prima riservato alle imprese energivore o già in percorso di efficientamento, è stato esteso anche alle imprese che non hanno ancora una diagnosi ma si impegnano a ottenerla entro la stipula del contratto, pena la revoca dell’agevolazione .

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Rivediamo le caratteristiche di questa interessante Misura di Simest.

Finalità

La misura Transizione digitale o ecologica del Fondo 394/81 di SIMEST sostiene i programmi delle imprese italiane volti a rafforzare la loro competitività internazionale.
Gli interventi mirano a favorire investimenti in innovazione digitale, sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, oltre che al rafforzamento patrimoniale delle imprese.
L’agevolazione combina finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto, con procedure a sportello e valutazione in ordine cronologico.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

  • imprese italiane regolarmente costituite e in attività, in regola con obblighi fiscali, contributivi e di legge;

  • micro, piccole e medie imprese, anche innovative e startup innovative, singole o in rete soggetto.

Dal 7 agosto 2025 la platea è stata ampliata: possono accedere anche le imprese non esportatrici, purché appartenenti a una filiera a vocazione internazionale, con almeno il 10% del fatturato derivante da clienti italiani che realizzano una quota export ≥ 3%.

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Restano ammesse anche:

  • imprese con export diretto ≥ 10%;

  • imprese energivore o che hanno avviato percorsi di efficientamento, con export diretto ≥ 3%.

Interventi ammissibili

La misura si inserisce in un pacchetto più ampio di sei linee di intervento del Fondo 394/81. In particolare, la linea Transizione digitale o ecologica copre:

  • spese per innovazione digitale,

  • spese per transizione ecologica,

  • spese per rafforzamento patrimoniale,
    con l’obiettivo di consolidare la competitività internazionale delle imprese.

Spese ammissibili

 

Sono finanziabili spese sostenute dal rilascio del CUP fino a 24 mesi dalla stipula del contratto (con proroga di 6 mesi).
Le principali voci ammissibili riguardano:

 

  • Digitale: integrazione dei processi, modelli organizzativi digitali, software, hardware, contenuti digitali, blockchain per notarizzazione processi, consulenze specialistiche, progetti Industria 4.0 (cybersecurity, big data, cloud, AR/VR, IoT, robotica, manifattura additiva).
  • Ecologica: efficientamento energetico e idrico, mitigazione impatti ambientali, certificazioni ambientali e relative diagnosi energetiche.
  • Rafforzamento patrimoniale: investimenti materiali, immateriali (escluso avviamento) e finanziari limitati a incrementi di capitale o finanziamenti soci alle controllate.
  • Consulenze: per domanda e asseverazioni, entro il 5% dell’importo deliberato e massimo 100.000 €.

Tipologia e misura dell’aiuto

  • Copertura: fino al 100% del progetto; minimo 10.000 €; massimo pari al minore tra 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci e un tetto per dimensione (500.000 € microimprese, 2,5 milioni € PMI, 5 milioni € altre imprese).

  • Vincoli di destinazione: almeno il 50% del finanziamento a investimenti digitali o ecologici; fino al 50% a rafforzamento patrimoniale, elevabile al 70%, 80% o 90% in casi particolari (aumento costi energetici, Balcani, aree alluvionali 2023, imprese energivore/efficientamento).

  • Durata: 6 anni, con 2 anni di preammortamento e 4 di rimborso.

  • Tasso agevolato: scelta tra 10%, 50% o 80% del tasso di riferimento UE.

  • Fondo perduto: fino a 200.000 € in regime de minimis; aliquota base 10%, elevabile al 20% per energivore e imprese in efficientamento, estesa anche a chi si impegna a ottenere la diagnosi energetica entro la stipula.

Modalità e termini di presentazione delle domande

Dalle ore 09:00 del 7 agosto 2025 è possibile accedere al Portale per la compilazione e presentazione delle richieste di finanziamento relative allo strumento “Transizione Digitale o Ecologica”

 



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