Le barriere commerciali e i crescenti dazi doganali stanno spingendo sempre più imprese italiane a cercare soluzioni alternative per mantenere la competitività sui mercati europei. Una strategia che sta prendendo piede è quella di utilizzare la Svizzera come hub operativo, sfruttando la sua posizione geografica privilegiata e il regime commerciale extra-UE per aggirare le complesse normative doganali.
I numeri parlano chiaro: oltre mille aziende italiane operano già dalla Svizzera, dando lavoro a 22.000 addetti e generando un fatturato complessivo di 15 miliardi di euro annui. Nel primo quadrimestre del 2025, l’export italiano verso la Svizzera è cresciuto del 13,1%, confermando il trend positivo di un rapporto commerciale che vale complessivamente 48 miliardi di euro.
‘Vedo sempre più imprenditori italiani che scelgono la Svizzera non per i vantaggi fiscali, ma per ragioni puramente operative’, spiega Domenico De Rosa, consulente esperto in finanziamento d’impresa in Svizzera. ‘Per fare un esempio, un mio cliente del settore chimico importa dalla Cina prodotti che in Unione Europea sono soggetti al 40% di dazi. Operando dalla Svizzera, può importare senza questi dazi per poi vendere ai clienti italiani senza dover nemmeno applicare l’IVA del 22%, ottenendo un vantaggio competitivo del 62% rispetto ai concorrenti in EU’.
La Svizzera si sta rivelando particolarmente attrattiva anche per le aziende che operano nel settore agroalimentare. L’Italia è infatti il primo fornitore di prodotti agroalimentari della Svizzera nel 2023, beneficiando di un mercato interno che ‘adora il Made in Italy’ , come sottolinea De Rosa. Questo fenomeno si inserisce in un contesto più ampio di crescita dei servizi: nel 2023, i flussi con l’estero di servizi hanno registrato un aumento del 12,4% per le esportazioni e dell’8,7% per le importazioni.
‘La Svizzera non è un paradiso fiscale come molti pensano’, chiarisce l’esperto. ‘Le tasse si pagano eccome, ma il vantaggio reale sta nella posizione logistica e strategica. Sei al centro dell’Europa, puoi raggiungere facilmente l’Italia, la Germania o la Francia. Per un’azienda che fa import-export, è il luogo ideale da dove operare’.
Il fenomeno dell’internazionalizzazione attraverso la Svizzera non riguarda solo le grandi corporation. Molte piccole e medie imprese italiane stanno scoprendo che prima di pensare ai mercati oltreoceano, conviene perfezionare la propria strategia di espansione europea partendo da un paese che offre stabilità normativa e facilità operative oltre che burocratiche.
‘Quello che colpisce è la qualità imprenditoriale richiesta‘, osserva De Rosa ‘la Svizzera è un mercato internazionale dove operano i migliori talenti del mondo. Per farsi largo tra attori di mercato molto competitivi, non puoi permetterti inefficienze. Ad esempio, vedo spesso che molte aziende italiane possiedono patrimoni dormienti come macchinari, veicoli o immobili completamente pagati che immobilizzano liquidità preziosa”
La crescente presenza italiana imprenditoriale in Svizzera sta creando anche nuove opportunità nel settore dei servizi finanziari. Le aziende che si internazionalizzano hanno bisogno di soluzioni finanziarie specifiche, dal Factoring al finanziamento fornitori, passando per il Sale & Lease Back (operazione in cui un’azienda vende un proprio bene per ottenere liquidità, continuando però a sfruttarlo pagando un canone di leasing).
‘Sulla piazza finanziaria svizzera’ continua De Rosa ‘strutturiamo soluzioni di finanziamento personalizzate, attingendo a una rete integrata di banche, istituti finanziari non bancari e investitori privati, per offrire strumenti flessibili e fiscalmente efficienti, adatti in particolar modo a realtà con operatività internazionale.”
La tendenza sembra destinata a consolidarsi, anche considerando che circa 1.400 imprese svizzere operano già in Italia, principalmente nei settori industriali, creando un ponte commerciale bidirezionale sempre più solido. Il 68,8% delle aziende svizzere paga puntualmente i fornitori italiani, un dato che testimonia la solidità dei rapporti commerciali tra i due paesi.
Le prospettive future indicano una crescita del fenomeno, soprattutto per quelle eccellenze italiane che fino ad oggi si sono principalmente concentrate sulla produzione senza sviluppare adeguate strategie distributive. La Svizzera rappresenta un mercato internazionale di prova ideale per testare prodotti e strategie prima di affrontare mercati più complessi e distanti.
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