Da ottobre 2025 arrivano rincari su gas ed elettricità che metteranno in difficoltà milioni di italiani. Non si tratta di voci, ma di stime ufficiali: aumenti fino al 5% e una spesa annua che cresce per famiglie e aziende. Ecco i dettagli, cosa sta facendo il Governo e i consigli utili per difendersi.
L’Autorità per l’energia (ARERA) ha già segnalato rincari per il prossimo trimestre. Per il gas si parla di un aumento medio del 5,3% rispetto a settembre, mentre per l’elettricità l’aumento sarà più contenuto ma comunque sensibile.
Le cause sono molteplici: dal rialzo dei prezzi internazionali delle materie prime alla crisi energetica europea, senza dimenticare i costi di trasporto, distribuzione e gli oneri di sistema che gravano sulle bollette italiane.
Questi aumenti non colpiscono solo le famiglie ma anche le imprese, con un aggravio stimato di circa +13,7 miliardi di euro rispetto al 2024 per l’intero comparto produttivo.
Quanto peseranno i rincari sulle famiglie
Una famiglia “tipo” italiana, secondo le simulazioni, spenderà in media:
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521 euro l’anno per la bolletta elettrica, in leggera crescita rispetto al trimestre precedente;
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1.148 euro l’anno per il gas, con aumenti concentrati soprattutto tra l’autunno e l’inverno, quando i consumi aumentano.
Il vero problema non è solo la percentuale di aumento, ma il fatto che arriva in un momento in cui il carovita continua a erodere il potere d’acquisto degli italiani.
Le misure del Governo per famiglie e imprese
Il cosiddetto Decreto Bollette 2025 mette in campo circa 3 miliardi di euro complessivi per provare a contenere gli aumenti.
Le principali misure sono:
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Bonus straordinario da 200 euro per famiglie con ISEE fino a 25.000 euro, sotto forma di sconto diretto in bolletta.
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Estensione dei bonus sociali per elettricità, gas e idrico a chi già ne beneficia, con importi maggiorati.
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Aiuti alle imprese energivore, con l’azzeramento per sei mesi della componente ASOS (una delle voci sugli oneri di sistema).
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Agevolazioni fiscali e sconti per le PMI con potenza impegnata superiore a 16,5 kW.
Si tratta di aiuti concreti, ma temporanei: molti di questi interventi infatti scadranno nel giro di pochi mesi e non risolvono i problemi strutturali del sistema energetico italiano.
I rischi maggiori e chi pagherà di più
Non tutti subiranno lo stesso impatto. Le categorie più esposte sono:
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Famiglie a basso reddito, soprattutto quelle che non hanno accesso ai bonus perché appena sopra le soglie ISEE.
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Aziende con alti consumi energetici, che rischiano di vedere moltiplicati i costi di produzione.
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Utenti con contratti a prezzo variabile, che risentono subito degli aumenti della materia prima.
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Zone del Paese dove i costi di trasporto e distribuzione dell’energia sono più alti, come alcune aree rurali o insulari.
Consigli pratici per limitare i danni
Ecco alcune strategie che famiglie e imprese possono adottare subito:
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Verifica se hai diritto al bonus energia: controlla il tuo ISEE e richiedi lo sconto automatico in bolletta se rientri nei parametri.
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Rivedi il contratto di fornitura: chi è nel mercato libero dovrebbe confrontare tariffe fisse e variabili per scegliere quella più conveniente.
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Riduci i consumi: spegnere gli elettrodomestici in stand-by, impostare temperature moderate per il riscaldamento e investire in lampadine a basso consumo può ridurre sensibilmente la spesa.
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Efficienza energetica: chi può dovrebbe valutare l’installazione di pannelli solari o pompe di calore, sfruttando eventuali incentivi.
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Pianifica il budget: mettere in conto un aumento delle spese autunnali ed invernali aiuta a non trovarsi impreparati.
Le bollette alle stelle da ottobre non sono un’esagerazione giornalistica: gli aumenti ci saranno davvero e, seppur contenuti in percentuale, avranno un impatto pesante per famiglie e imprese.
Il Governo ha messo in campo strumenti per attenuare il colpo, ma servirà anche maggiore attenzione da parte dei cittadini: informarsi, richiedere bonus, rivedere i contratti e ridurre i consumi.
Il messaggio chiaro è che i prossimi mesi richiederanno scelte consapevoli per affrontare un autunno di rincari.
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