Investire sull’intelligenza artificiale conviene? Azioni in rialzo


Il diffuso utilizzo dell’intelligenza artificiale sta spingendo i mercati azionari a livelli record, ma il futuro di questo rally dipende dalla capacità e la volontà dei giganti tecnologici di continuare a investire in infrastrutture. È il monito lanciato da Goldman Sachs, che in un recente report avverte gli investitori sul rischio di una brusca frenata se i cosiddetti hyperscaler — Microsoft, Amazon, Alphabet, Meta e Oracle — dovessero ridurre i loro piani di spesa.

Record di spesa e di valutazione per l’IA

Secondo le stime di Goldman Sachs, la spesa in conto capitale delle Big Tech ha già raggiunto i 368 miliardi di dollari nel 2025, ben oltre le previsioni iniziali. Si tratta soprattutto di investimenti in data center, GPU e capacità cloud, ossia le fondamenta dell’ecosistema IA.

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Questi capitali non sono rimasti sulla carta, ma hanno alimentato ricavi concreti per i fornitori lungo tutta la catena del valore, dai produttori di semiconduttori come Nvidia ai fornitori di hardware, fino ai servizi di infrastruttura.

L’intelligenza artificiale arricchisce le Big Tech

Questi enormi investimenti hanno alimentato la corsa in Borsa delle società legate all’intelligenza artificiale, facendo salire l’indice azionario S&P 500 – cioè l’indice di Borsa che raccoglie le 500 aziende americane più importanti.

Ha raggiunto livelli mai toccati prima perché l’interesse e i soldi che confluiscono sull’IA hanno fatto crescere così tanto il valore complessivo delle aziende quotate che l’indice di riferimento della Borsa Usa è arrivato a nuovi massimi storici.

E in questo scenario, anche le valutazioni delle grandi aziende riflettono questo entusiasmo: Nvidia, Microsoft, Apple, Alphabet e Amazon oggi valgono in media 28 volte i loro utili annuali.

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Si tratta di un livello elevato, ma ancora lontano dagli eccessi della bolla di internet, quando questo rapporto era arrivato a 40 nel 2021 e addirittura a 50 nel 2000. La differenza fondamentale, come ricorda Goldman Sachs, è che stavolta l’aumento dei prezzi delle azioni è sostenuto da guadagni concreti e non soltanto da aspettative future.

Il rischio di un rallentamento

Nonostante il quadro positivo, la banca d’affari mette in guardia da una vulnerabilità strutturale di questo tipi di investimenti, perché se i grandi colossi tecnologici riducessero le loro spese tornando ai livelli del 2022, le aziende che producono hardware e servizi legati all’intelligenza artificiale rischierebbero di perdere fino al 30% della crescita dei ricavi prevista per il 2026 nell’indice S&P 500.

Uno scenario simile porterebbe, secondo le previsioni, a un calo tra il 15% e il 20% del multiplo complessivo dell’indice.

Wall Street rimane divisa

Quindi, anche se i numeri parlano chiaro e i titoli legati all’intelligenza artificiale sono cresciuti del 32% nel 2024 e hanno aggiunto un altro 17% nel 2025, le previsioni degli analisti si snodano verso due possibili scenari:

  • un probabile rallentamento della crescita verso la fine del 2025 o l’inizio del 2026, perché potrebbe calare l’entusiasmo e gli investimenti in IA;
  • un ulteriore sviluppo e potenzialmente dei sistemi IA, considerata dagli ottimisti come una tecnologia rivoluzionaria, ancora all’inizio del suo percorso, in grado di aprire nuovi mercati e cambiare profondamente i modelli di business.

Goldman si posiziona nel mezzo e riconosce che il potenziale è enorme, ma per questo sottolinea anche che il rally dipende in gran parte dalla continuità della spesa delle Big Tech.

Conviene investire oggi?

Investire in intelligenza artificiale conviene, ma non è privo di rischi. È una corsa che, al momento, ha tutte le carte in regola per continuare, ma il suo destino resta legato alla propensione delle grandi aziende tecnologiche a mantenere aperti i rubinetti degli investimenti.

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