Mutui ad agosto 2025 in salita, tassi mai così alti nell’ultimo anno


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Il tasso di interesse sui mutui ad agosto torna a crescere raggiungendo i livelli più alti da settembre 2024. Il tasso medio per l’acquisto di nuove case è infatti arrivato a 3,31%, in rialzo rispetto al 3,20% del mese di luglio. Lo rileva il bollettino mensile dell’Associazione bancaria italiana (Abi), secondo cui nei primi di settembre l’indice Irs a 10 anni, su cui si basa il calcolo del prezzo dei mutui, ha toccato i valori massimi a 2,67%.

Si tratta di un aumento di 44 punti base rispetto a dicembre 2024, quando invece aveva raggiunto i livelli minimi a 2,23%.

I mutui ai massimi da un anno

Nel corso degli ultimi 12 mesi, a partire dai massimi registrati a settembre 2024, il tasso di interesse medio per la sottoscrizione dei mutui per le case era sceso fino al minimo di 3,11% a dicembre 2024, per poi proseguire da febbraio a maggio con un andamento ondivago, per tornare a salire gradualmente fino a toccare nuovamente il picco del 3,31% nell’ultimo mese dell’estate 2025. In ogni caso inferiore ai livelli di dicembre 2023 quando era arrivato a 4,42%.

Un aumento che risentirebbe delle incertezze sui finanziamenti, nonostante la conferma sui tassi sui depositi, mantenuti al 2% dalla Bce nell’ultima seduta del Consiglio direttivo il 12 settembre a Francoforte.

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I tassi di interesse

Una crescita registrata nel bollettino Abi anche per quanto riguarda il tasso Euribor a 3 mesi, che nei primi 11 giorni di settembre 2025 si è aggirato in media sul 2,05%, in aumento di 7 punti base rispetto al livello minimo dell’1,98% fatto segnare a giugno 2025.

Secondo i dati dell’associazione delle banche italiane, sempre all’inizio del mese il tasso lordo dei BOT a sei mesi è stato in media del 2% in crescita di 7 punti base rispetto al livello minimo toccato a giugno 2025 (1,93%). Mentre il tasso lordo dei BTP a 10 anni è stato in media del 3,57%, 23 punti base in più rispetto se comparato con dicembre 2024 (3,34%).

I prestiti a famiglie e imprese

Ad agosto si è registrato, invece, un calo del tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese, dal 3,50% di luglio al 3,42% di luglio del mese precedente e molto lontano dai livelli di dicembre 2023, quando era arrivato al 5,45%.

In generale, sui prestiti sottoscritti negli anni il tasso medio è diminuito lievemente dal 3,94% del mese precedente al 3,92%, mentre l’ammontare dei prestiti a imprese e famiglie è cresciuto dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e in leggero aumento sul +1,3% del mese precedente.

A luglio 2025 i prestiti alle famiglie erano aumentati del 2%, per l’ottavo mese di fila, mentre i finanziamenti alle imprese dello 0,7%, per il secondo mese consecutivo.

Tra luglio 2024 e luglio 2025, le banche hanno ottenuto 175,1 miliardi dalla raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche: 18,2 miliardi famiglie, 17,6 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione.

Un incremento che ad agosto 2025 si attesta al 2,5% su base annua, arrivando a toccare quota 2.100 miliardi, dando seguito all’andamento in positivo iniziato nei primi mesi del 2024.

Sempre nell’ultimo mese estivo i depositi, nelle varie forme, sono cresciuti del 2,7% su base annua (+2,8% il mese precedente), mentre la raccolta a medio e lungo termine, attraverso le obbligazioni, è aumentata dello 0,9% rispetto ad un anno prima (+2,1% nel mese precedente), a 264 miliardi.

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